Il Commercialista Veneto n.239 (SET/OTT 2017) - page 15

NUMERO 239 - SETTEMBRE / OTTOBRE 2017
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IL COMMERCIALISTA VENETO
Alessandro Solidoro
MICHELE FIORESE
Ordine di Treviso
La componente tributaria della pressione
fiscale: un'analisi empirica
NORME E TRIBUTI
I
n tutto il mondo i cittadini, l’amministrazione pubblica e i decisori
politici sono sempre più consapevoli del fatto che per il buon fun-
zionamento della società sono necessari sistemi di tassazione ben
sviluppati, efficaci ed equilibrati.
In quest’ottica è ormai generalmente accettata l’idea che “il carico
fiscale sulle imprese ha un impatto diretto sugli investimenti e la crescita”
e che a tale riguardo sono importanti tanto le aliquote fiscali effettive,
quanto l’efficienza dell’amministrazione fiscale
1
.
Riguardo alle aliquote fiscali effettive, la “sostenibilità” del prelievo fisca-
le, secondo principi ampiamente condivisi e che fanno parte delle “Carte
fondamentali” dei principali sistemi statali e sovrastatali, si misura dal suo
incidere sul reddito corrente ed accumulato in misura tale da non pregiudi-
care l’integrità patrimoniale dei soggetti incisi e dai suoi effetti espansivi o
non recessivi sulle attività economiche
2
.
Sulle aliquote fiscali effettive, quale punto di riferimento viene generalmen-
te considerato il “total tax rate (% of profit)” che la World Bank calcola per
i diversi Stati e indica nei rapporti annuali denominati “Doing Business”.
L’ultimo rapporto dellaWorld Bank, pubblicato nel 2017, indica per il 2015
un “total tax rate” del 62,0% in Italia, del 48,9% in Germania, del 38,1% in
Finlandia, del 62,8% in Francia, del 40,04% in Olanda, del 39,5% in Norve-
gia, del 49,1% in Svezia (2014: 64,8% in Italia, 48,8% in Germania, 37,9% in
Finlandia, 62.7% in Francia, 41,0% in Olanda, 39,5% in Norvegia, 49,1% in
Svezia; 2013: 65,4% in Italia, 48,8% inGermania, 40,0% in Finlandia, 66,6%
in Francia, 39,0% in Olanda, 40,7% in Norvegia, 49,4% in Svezia).
Il “total tax rate” calcolato dalla World Bank si riferisce alle società con
personalità giuridica, che svolgono attività commerciali o industriali, di
dimensione medio-grande (più di 60 addetti) e include, oltre alle imposte
sui redditi delle società, i contributi previdenziali, le imposte sui salari, le
tasse sui rifiuti, sugli automezzi e sulle strade, le tasse sulla proprietà e di
ogni altra tassa o tariffa minore, oltre al costo per gli adempimenti ammini-
strativi richiesti per l’amministrazione degli obblighi fiscali e delle domande
di rimborso
3
.
Al di là del valore segnaletico delle differenze di “total tax rate” tra gli Stati e
della evoluzione dell’indice nel tempo (cfr. Tabella I), l’indice della World
Bank non fornisce una rappresentazione specifica della componente tributa-
ria della “pressione fiscale” costituita dalle imposte sui redditi delle imprese.
Per scomporre il fenomeno nei suoi elementi fondamentali, la commissione
di studio sulla fiscalità nazionale e internazionale dell’ordine dei dottori
commercialisti ed esperti contabili di Treviso, con la presidenza del Prof.
Antonio Viotto, ha svolto un’indagine empirica sull’incidenza delle “Impo-
ste sul reddito di esercizio” che risultano dai bilanci delle società di capitali,
contenute nella voce 20 del conto economico (IRES ed IRAP correnti, diffe-
rite e anticipate), sul “Risultato prima delle imposte” (c.d. corporate tax rate).
La ricerca
4
ha utilizzato le informazioni contenute nella banca dati “A.I.D.A.”
di Bureau van Dijk, analizzate, per una panoramica italiana, nella numerosità
delle società di capitali, nei valori dei loro ricavi e delle loro imposte sul
reddito, suddivisi per Regioni. Per la Regione Veneto le stesse grandezze
sono state scomposte per Province.
Il
corporate tax rate
(di seguito, per brevità,
c.t.r.
) è stato calcolato per le
sole società della provincia di Treviso, suddivise per gruppi dimensionali
basati sui ricavi di vendita.
All’interno di ciascun gruppo dimensionale sono stati calcolati il
c.t.r.
me-
diano e la sua distribuzione per quartili, negli anni 2013, 2014 e 2015.
Sono state escluse anche le società che applicavano i principi contabili
internazionali, per le quali il reddito imponibile, a differenza degli altri sog-
getti, è determinato con la “derivazione rafforzata” prevista dall’ultimo pe-
riodo dell’articolo 83 del D.P.R. 917/1986. Il c.t.r. di tali società è stato calco-
lato solo per l’anno 2015.
La misura del
c.t.r.
., la sua distribuzione nelle diverse classi dimensionali e
il suo andamento nel triennio, nella Provincia di Treviso (riassunti nella
Tabella II), mostrano che: nel periodo 2013-2015 il c.t.r. mediano si è forte-
mente ridotto per tutte le classi dimensionali, con una riduzione media
ponderata dell’8,89%; nel 2015 le società con ricavi superiori a 10 milioni di
Euro (che rappresentano il 78,7% dei ricavi aggregati delle società di capi-
tali della Provincia) mostrano un
c.t.r.
mediano del 35%, rispetto a quello
del 44%del 2013; il c.t.r. mediano delle società
Ias adopter
, però, è del 27%.
Tabella I
World Bank Total Tax Rate (
Doing Business
Reports)
2013
2014
2015 var. 15-13
Italy
65,40% 64,80% 62,00% -3,40%
Germany
48,80% 48,80% 48,90% 0,10%
Finland
40,00% 37,90% 38,10% -1,90%
France
66,60% 62,70% 62,80% -3,80%
The Netherlands
39,00% 41,00% 40,04% 1,04%
Norway
40,70% 39,50% 39,50% -1,20%
Sweden
49,40% 49,10% 49,10% -0,30%
Tabella II
Tax rate mediano delle società di capitali nella Provincia di Treviso
*
* solo società con reddito ante-imposte positivo
2013
2014
2015 var. 15-13
Ricavi fino a 250k€
36,00% 35,00% 34,00% -2,00%
Ricavi tra 250 e 500k€
48,00% 45,00% 39,00% -9,00%
Ricavi tra 500 e 1.000k€
50,00% 48,00% 40,00% -10,00%
Ricavi tra 1.000 e 5.000k€
53,00% 49,00% 46,00% -7,00%
Ricavi tra 5.000 e 10.000k€
48,00% 44,00% 37,00% -11,00%
Ricavi oltre 10.000k€
44,00% 42,00% 35,00% -9,00%
Media ponderata
*
45,34% 42,99% 36,45% -8,89%
Società
IAS adopter
27,00%
* rispetto ai ricavi di ciascun gruppo nel 2015
Tabella III
Ricavi delle vendite delle soc. di capitali nella Provincia di Treviso*
* tutte le società con sede nella Provincia
2013
2014
2015 var. 15-13
Ricavi aggregati
39.561.308
51.620.650
56.256.980
16.695.672
Variazione percentuale
30,48% 8,98% 42,20%
SEGUE A PAGINA 16
1
Così World Bank,
Doing Business 2017
, pag. 35.
2
Tra gli studi giuridici più recenti, si segnalano quelli di G. Moschetti,
Il principio di proporzionalità come “giusta misura” del potere nel diritto tributario
, CEDAM, 2017 e
di M. Poggioli,
Indicatori di forza economica e prelievo confiscatorio
, CEDAM, 2012.
3
"Doing Business records the taxes and mandatory contributions that a medium- size company must pay in a given year as well as measures of the administrative burden of paying
taxes and contributions and complying with postfiling procedures (...)Taxes and contributions measured include the profit or corporate income tax, social contributions and labor
taxes paid by the employer, property taxes, property transfer taxes, dividend tax, capital gains tax, financial transactions tax, waste collection taxes, vehicle and road taxes,
and any other small taxes or fees”, WB,
Doing Business 2017
,pag. 142.
V. anche alle pagg. 143-144 le “
Assumptions about the business
”, che circoscrivono l’analisi a determinate categorie di contribuenti e alla pagg. 144-145 le “
Assumptions about
taxes and contributions
”, che chiariscono come viene misurato il “total tax rate”.
4
Che è consultabile su
1...,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14 16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,...32
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