Il Commercialista Veneto n.236 (MAR/APR 2017) - page 21

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NUMERO 237 - MAGGIO / GIUGNO 2017
IL COMMERCIALISTA VENETO
un’attività costante di ricerca e sviluppo.
I vantaggi principali derivanti dall’innovazione di pro-
dotto sono essenzialmente costituiti:
a)
differenziazione dei propri prodotti rispetto
a quelli della concorrenza e possibilità di raggiungere
nuovi segmenti di mercato che richiedono prodotti
con caratteristiche differenti;
b)
possibilità di applicare una poli-
tica di prezzo più remunerativa per spe-
cifiche qualità di prodotto e di servizi pre
e post-vendita, che fidelizzano maggior-
mente la clientela;
c)
nel caso di innovazione dei pro-
cessi produttivi, da riduzioni significati-
ve dei costi operativi di produzione che
permettono di ridurre i prezzi di vendita;
d)
rafforzamento del brand e dell’im-
magine aziendale;
e)
migliore copertura dei costi fissi
e variabili di produzione per effetto del-
l’incremento delle vendite e di margini di
ricarico più elevati.
L’innovazione non avviene mai solamen-
te in termini di affinamento del prodotto,
o nelle sue caratteristiche tecnico-
qualitative, ma anche nella fase del servi-
zio pre e post-vendita, che svolge un ruo-
lo basilare nella capacità di soddisfare in modo tempe-
stivo ed efficiente le richieste della clientela (cosiddet-
to
time to market
).
Tramite l’innovazione di processo si può, di conse-
guenza, incrementare l’efficienza aziendale, ridurre gli
sprechi e ottimizzare la capacità produttiva, adeguan-
dosi e ispirandosi in tal modo ai principi economico-
aziendali della «produzione snella e flessibile» (defini-
ta anche
lean production
).
Lo sviluppo e la realizzazione di un prodotto deve
essere sempre in linea con le aspettative del cliente e
dei differenti segmenti mercato, che ne condizionano
la progettazione e la successiva evoluzione.
Nella generalità dei casi il numero dei prodotti offerti,
che nella fase iniziale dell’attività d’impresa è di solito
ridotto, con un assortimento talvolta limitato, si allar-
ga nella fase di sviluppo del ciclo di vita dei prodotti,
per poi fermarsi nella successiva fase della maturità.
L’innovazione deriva, quindi, da idee creative e dipen-
de dalla qualità del capitale umano e del know-how
posseduto dall’impresa e porta, a seconda delle carat-
teristiche dei processi innovativi, ad un cambiamento
più o meno rilevante dell’organizzazione interna
aziendale.
Nell’ambito aziendalistico è sempre più diffusa l’ado-
zione del cosiddetto metodo
Kaizen
, applicato
per la
prima volta, negli anni ottanta, in Toyota; l’ideatore di
questa teoria del miglioramento continuo è Masaaki
Imai, noto economista giapponese.
Il Kaizen
si fonda su un miglioramento continuo e
LA RUBRICA DI "BANQUO"
Banche venete e dittatori
QUALCUNO, DI FRONTE AL DISASTRO delle due banche popolari
operanti in quel Veneto che era considerato una delle regioni più
sane ed economicamente forti d’Europa, mi ha chiesto se, sulla base
della mia esperienza maturata nel corso di secoli, riuscivo a darne
una spiegazione. Ho a lungo meditato.
Potrei parlare di singoli errori, ed in generale di mancato rispetto di
quei principi di sana conduzione di un banca ai quali ha fatto di fre-
quente riferimento Raffaele Mattioli, ma io credo che il punto principale
sia stata la lunghezza (illimitata, se non fosse intervenuta la Banca Cen-
trale Europea) dei due padri-padroni, e cioè Zonin e Consoli.
E’ mia convinzione che la temporaneità sia l’elemento discriminante
della distinzione della gestione del potere, sia politico che economico.
Se noi guardiamo alla gestione del potere politico (statuale o locale)
vedremo che proprio nella temporaneità, più che in ogni altro aspetto,
sta la differenza fra democrazia ed autocrazia (o tirannide).
Ne è prova lo stesso termine di “dittatura”, che è oggi sinonimo di
tirannide, mentre ha avuto per secoli un significato positivo, nel senso
dell’accentramento del potere in capo ad una persona, in casi partico-
lari e per far fronte a determinate situazioni, per un limitato periodo di
tempo (nell’antica Roma per sei mesi, ovvero per la durata in carica
del console che aveva nominato il dictator).
Anche in questo caso vale la pena di ascoltare Machiavelli, qual
Machiavelli sovente criticato (machiavellico e machiavellismo sono
termini negativi, forse offensivi), ma al quale bisogna alla fine ricorre-
re quando di parla di politica, di storia e – forse – di economia, perché
parla sempre chiaro.
E Machiavelli (
Discorsi
, capitolo intestato “
L’autorità dittatoria fece
bene e non danno alla Repubblica romana
”) sostiene che la tirannide di
Roma (si riferisce a Cesare) non fu l’effetto della dittatura, ma del
prolungamento della stessa oltre i limiti di tempo stabiliti.
E’ mia convinzione che persino regimi che voi italiani giustamente
condannate, come quelle fascista, potrebbe essere ricordato in forma
positiva, se dopo una decina d’anni avesse subito quell’alternanza che
i regimi democratici normalmente garantiscono.
Gli stessi argomenti validi sul livello politico valgono anche sul piano
dei cosiddetti corpi intermedi, come sono appunto che società commer-
ciali (ma lo stesso ragionamento può essere valido per gli enti del
volontariato).
Gestioni che potrebbero essere valide se condotte per un periodo limi-
tato, si risolvono in disastri che si trasformano in canonicati a vita.
Se mi chiedete un consiglio lo do volentieri a voi italiani: inserite nella
legislazione, con norma di rango costituzionale o para-costituzionale,
che nessuna carica, pubblica o privata che sia, può durare per più di
due mandati o, al massimo, per dieci anni.
Vedrete che non si ripeteranno i disastri che oggi, giustamente, lamen-
tate.
Segmentazione, mercato, innovazione
SEGUE DA PAGINA 21
graduale delle caratteristiche qualitative dei prodotti e
su un’organizzazione ottimale ed efficiente dei metodi
di organizzazione delle varie attività di gestione e di
controllo dei processi produttivi. Tale metodo di ge-
stione aziendale si incentra sulla ricerca del migliora-
mento continuo, tramite costanti cambiamenti incre-
mentali, per aumentare la qualità dei prodotti e dei
servizi offerti, la produttività e l’efficienza, premian-
do e coinvolgendo i dipendenti, dando la
possibilità a ciascuno di essi di contribu-
ire alla crescita aziendale, adottando i prin-
cipi della
lean production
o della cosid-
detta produzione snella (
just in time
, ri-
duzione degli sprechi e messa a punto
continua della qualità).
L’innovazione basata sul miglioramento
continuo comporta l’impiego efficiente ed
efficace delle risorse finanziarie, oltre aduna
certaorganizzazione imprenditorialedi base;
tutto ciò richiede il costante perfezionamen-
to dei criteri di ideazione emodifica dei pro-
dotti, ma anche di semplificazione dei me-
todi di produzione e lavorazione.
Per questo motivo occorre sempre affi-
nare e migliorare l’offerta di prodotto tra-
mite l’innovazione continua, la
riorganizzazione dell’impresa in senso
lato, adeguate strategie di marketing-mix,
in quanto ogni prodotto ha un suo ciclo di
vita, che varia in base a vari fattori (tipologia di pro-
dotto, situazioni e tendenze di mercato, cambiamenti
tecnologici-ambientali, ecc.).
Dopo aver individuato i singoli segmenti di mercato, è
necessario, pertanto, elaborare un piano strategico fi-
nalizzato alla gestione dei diversi segmenti, organiz-
zando e allocando le risorse interne (umane, produtti-
ve e finanziarie) al fine di rispondere efficacemente
alle esigenze del proprio business in conformità alle
richieste formulate dalle varie tipologie di gruppi di
clienti o di consumatori
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Per un eventuale esame ed approfondimenti ulteriori sulle analisi di marketing, segnalo una mia recente pubblicazione: M. Orlandi,
Come diventare manager imprenditori
,
Collana “Innovative management”, cap. 9°, pagg. 209 e ss., Ipsoa Editore – Wolters Kluwer – Milano (2015).
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