Il Commercialista Veneto n.236 (MAR/APR 2017) - page 24

NUMERO 237 - MAGGIO / GIUGNO 2017
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IL COMMERCIALISTA VENETO
Alessandro Solidoro
In bilancio risultano iscritti crediti di 925.926 (credito valutato al cambio
spot
del
31 dicembre), strumenti finanziari passivi di 8.340 (valore della parte
forward
del
derivato al 31 dicembre), e risconti attivi di 17.479 (come netto dell’iscrizione al 31
dicembre di 34.795 meno la parte di due mesi – 17.316 – già addebitata nel conto
economico 2016). Il controvalore che si riceverà dalla vendita dei dollari è, secondo
le previsioni contrattuali di 909.091 (1 milione al cambio contrattuale
forward
di
1,1). Ne consegue contabilmente:
Come si nota, seguendo le scritture dei due esercizi, si è registrato in bilancio la
vendita al cambio
spot
contrattuale (952.281), l’incasso del cliente al cambio
forward
contrattuale (833.333 + 75.758 =909.091) e l’imputazione del costo dell’operazio-
ne (17.316 + 25.974 = 43.290) di pronti contro temine.
Supponiamo ora di esaminare la stessa operazione in termini numerici, ma nella
fattispecie di copertura di flussi finanziari attesi
.
Come già detto, per facilitare la comprensione delle differenze con le registrazioni
precedenti si ipotizza che il
pagamento del cliente avvenga contestualmente
all’emissione della fattura
, qui prevista per il 31 marzo 2017.
Alla data di rilevazione iniziale (31 ottobre 2016) non sarà effettuata nessuna
registrazione del derivato per le stesse ragioni esposte nell’esempio precedente.
Alla data del 31 dicembre 2016 l’impresa deve:
-
iscrivere nello stato patrimoniale il
fair value
del derivato;
-
imputare a riserva la variazione di valore intrinseco (cambio
spot
)
del derivato;
-
imputare a conto economico in maniera lineare la componente “tempora-
le” del
forward
(costo dell’operazione).
Ne consegue:
Al 31 marzo 2017 l’impresa realizzerà l’operazione programmata e chiuderà il
contratto derivato.
Contabilmente quindi dovrà :
-
contabilizzare la vendita al cambio
spot
al 31 ottobre 2016, data in cui
si è attivata la copertura (952,381)
-
registrare l’incasso al cambio
spot
al 31 marzo 2017
(833.333);
-
chiudere il contratto di pronti contro termine
incassando la differenza
tra cambio
spot
al 31 marzo e cambio
forward
contrattuale (75.758);
-
registrare a conto economico
in maniera lineare l’ultima quota del valore
“temporale” (25.974);
-
chiudere la riserva di patrimonio netto
per operazioni di copertura dei
flussi finanziari attesi (26.455).
Ne consegue:
Come nel caso di copertura di attività esposto in precedenza, l’effetto in bilancio
sarà quello di registrare bilancio la vendita al cambio
spot
contrattuale (952.381),
l’incasso del cliente al cambio
forward
contrattuale (833.333 + 75.758 =909.091)
e l’imputazione del costo dell’operazione (17.316 + 25.974 = 43.290) di pronti
contro termine.
Qualora la società decidesse di designare in alternativa allo
spot
, il
forward
come
strumento di copertura, inglobando quindi anche la componente finanziaria nel
ricavo, si avrebbero le seguenti differenze:
- il
ricavo e il credito sarebbero registrati al
forward
;
- non vi sarebbe
nessuna distribuzione lineare del costo dell’operazione
(es-
sendo il ricavo già contabilizzato al
forward
);
- l’iscrizione
del derivato a bilancio avverrebbe sulla base del
fair value
del
forward
e lo
stesso importo sarebbe utilizzato per l’adeguamento del credito
in bilancio.
Ne consegue:
La contabilizzazione delle coperture sui rischi di tassi
In questa sede ci concentreremo sulla contabilizzazione di un contratto di
interest
rate swap
(IRS). Come noto si tratta di un contratto simmetrico con il quale le due
controparti si accordano di scambiarsi su un nozionale e date di scadenza prestabiliti
contrattualmente, un tasso di interesse variabile e fisso. In particolare una delle due
parti pagherà il variabile e riceverà il fisso e l’altra viceversa. Essendo un contratto
simmetrico le parti sono obbligate ad onorare le rispettive obbligazioni a scadenza.
Normalmente l’IRS viene concluso con la stessa controparte che ha erogato il
finanziamento.
Ne consegue che la regolazione finanziaria avviene normalmente sul netto delle due
posizioni (il debitore non riceve nulla ma paga gli interessi decurtati o maggiorati
degli effetti dell’IRS).
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Nell’esempio che verrà iportato si
tralasciano volutamente le complicazioni
derivanti dall’applicazione delle regole della copertura ordinaria
che richie-
derebbero, sia in sede di acquisto dell’IRS, che ad ogni data di bilancio, di
eseguire
una verifica quantitativa
per individuare l’eventuale parte inefficace del derivato
e il suo addebito a conto economico.
Si suppone pertanto
la sola verifica di copertura semplice
e quindi nessun
calcolo né registrazione della parte inefficace verrà presentata nell’esem-
pio numerico
. Si sa che questi strumenti sono spesso, nella prassi operativa,
complessi. Infatti al loro interno possono contenere delle clausole che fissano delle
barriere a favore di una delle due controparti di limitazione delle oscillazioni dei
tassi (i cosiddetti
cap
o
floor
) e altre clausole di garanzia a favore di una delle
controparti.
Tali ulteriori parametri normalmente rappresentano delle opzioni incorpo-
rate
nel contratto e come tali
vanno scorporate e trattate separatamente all’IRS
stesso
che dovrebbe semplicemente tramutare un tasso variabile in fisso o vicever-
sa (il cosiddetto
plain vanilla
).
Nell’esempio numerico ci si riferirà, pertanto, ad un contratto semplice (
plain
vanilla
) senza nessuna opzione.
Fatta questa doverosa premessa, ci si accorgerà che nel caso di un IRS senza
opzioni, la contabilizzazione dello stesso è molto semplice, sicuramente più sem-
plice della contabilizzazione delle valute viste in precedenza.
A fini esemplificativi supponiamo che la società abbia ricevuto un
finanziamento
di 10 milioni
al tasso di interesse
Euribor
più uno
spread
del 2%
il
1° gennaio
2016
con
rimborso in un’unica soluzione il 1° gennaio 2019
.
Sempre in data 1° gennaio 2016 la società, per coprirsi del rischio di oscillazione del
tasso di interesse, ha inoltre sottoscritto con la stessa banca
un IRS con medesi-
mo nozionale e scadenze con il quale tramuta il variabile in fisso
.
In particolare la banca pagherà l’
Euribor
più uno
spread
del 2% e incasserà (quindi la
società pagherà) un fisso del 4%.
Supponendo che l’
Euribor
nel 2016 sia l’1,6% nel 2017, l’1,9% e nel 2018 il 2,3% si
avrebbero i seguenti dati da rappresentare in bilancio:
Incasso cliente e chiusura derivato
Dare
Avere
Diversi
a
Diversi
Incasso da cliente (Banca)
833.333
Incasso da banca per chiusura derivato (Banca)
75.758
Chiusura strumenti finanziari passivi (fondi rischi)
8.340
Imputazione costo 3 mesi derivato (svalutazione derivati)
25.974
Chiusura cliente (clienti)
925.926
Chiusura risconti attivi (risconti)
17.479
TOTALE
943.405
943.405
Derivati in bilancio,
copertura cambi e tassi
SEGUE DA PAGINA 24
Vendita bene (cambio SPOT 1,05)
Dare
Avere
Clienti
A Ricavi
952.381
952.381
Incasso cliente e chiusura derivato
Dare
Avere
Diversi
a
Diversi
Incasso da cliente (Banca)
833.333
Incasso da banca per chiusura derivato (Banca)
75.758
Chiusura strumenti finanziari passivi (fondi rischi)
8.340
Chiusura riserva (riserva flussi finanziari attesi)
26.455
Imputazione costo 3 mesi derivato (svalutazione derivati)
25.974
Chiusura cliente (clienti)
952.381
Chiusura risconti attivi (risconti)
17.479
TOTALE
969.860
969.860
Vendita bene (cambio FWD 1,1)
Dare
Avere
Clienti
a
Ricavi
909.091
909.091
Rilevazione del fair value derivato
Dare
Avere
Svalutazione derivati
a Strumenti finanziari passivi
8.340
8.340
Adeguamento credito coperto
Dare
Avere
Credito
a Rivalutazione derivato
8.340
8.340
Incasso cliente e chiusura derivato
Dare
Avere
Diversi
a
Clienti
917.431
Incasso da cliente
833.333
Incasso da banca per chiusura derivato
75.758
Chiusura strumenti finanziari passivi
8.340
TOTALE
917.431
917.431
Rilevazione del
fair value
derivato
Dare
Avere
Risconti attivi
a Diversi
34.795
Riserva flussi finanziari attesi
26.455
Strumenti finanziari passivi
8.340
TOTALE
34.795
34.795
Imputazione del costo derivato
pro rata temporis
Dare
Avere
Svalutazione derivati
a Risconti attivi
17.316
17.316
SEGUE A PAGINA 26
13
Per meglio comprendere gli effetti della registrazioni nell’esempio verranno presentate le due scritture di regolazione degli interessi in maniera separata.
1...,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23 25,26,27,28,29,30,31
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