Il Commercialista Veneto n.229 (GEN/FEB 2016) - page 21

NUMERO 229 - GENNAIO / FEBBRAIO 2016
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IL COMMERCIALISTA VENETO
Alessandro Solidoro
SEGUE DA PAGINA 20
PREMI PER I GIOVANIAUTORI
Anche per l’anno 2016 saranno premiati i tremigliori giovani autori
di articoli pubblicati sul nostro giornale. I premi consistono nel-
l’iscrizione gratuita ad un percorso formativo proposto da enti colle-
gati all’Associazione, oltre ad un premio in denaro per l'articolo
primo classificato, e saranno riservati agli autori di età anagrafica
non superiore a 35 anni.
Essi saranno assegnati sulla base dei giudizi espressi dai componen-
ti del Comitato di Redazione de “Il CommercialistaVeneto”.
Collaborate con il giornale, e prendete contatto con il redattore del
Vostro Ordine per qualsiasi eventuale informazione.
Il più grande filosofo dell’idealismo italiano del ‘900, Giovanni Gentile, (anche
mio nonno era Giovanni Gentile), ha definito il «
pensiero pensante
» in quanto
«
né la natura, né Dio e neppure il passato e l’avvenire, il male e il bene,
l’errore e la verità, sussistono comunque fuori dell’atto del pensiero
»
(Nicola Abbagnano,
Storia delle filosofia
, III, UTET, 1963). «
Il “pensiero” è
la facoltà relativa alla formazione di contenuti mentali
» (Devoto-Oli). «
Le
proprietà che vengono definite “mentali” sono il risultato di una struttura
organica del tipo di quella del cervello
» (N. Chomsky,
Nuovi orizzonti nello
studio del linguaggio e della mente
, Il Saggiatore, Milano, 2005).
Per percepire e ricordare i passaggi da una condizione all’altra o da un
cambiamento di stato ad un altro, intanto va detto che
ciascuno di noi, essendo
organismo naturale vivente
,
è,
nello stesso tempo
, la propria memoria
. Ne
consegue che qualsiasi
informazione
è una
costituente
dell’atto del pensiero
o è creata da
esso. Perciò, il mondo che percepiamo si trova
nel nostro cervello, o, addirittura, secondo me,
interamente creato dal cervello stesso.
Ma le
informazioni cosa sono realmente?
Essendo una sequenza di parole,
in primis
,
sono figlie del
logos
. Ma non sono solo parole,
sono anche dati, logaritmi, accadimenti e così
via. Inoltre, se l’energia è la misura del
cambiamento, l’informazione ne è la memoria.
Peraltro, anche la
cibernetica
è indotta a
definire
informazione
il processo con cui i
computer/sensori comunicano
il comando
alla
macchina operatrice e ottengono la retroazione (
feedback)
dell’
informazione/controllo dei cambiamenti di stato eseguiti dalla stessa
macchina operatrice.
Nella descrizione della particolare interconnessione tra la scienza fisica e la
scienza della economia reale, la prima differenza tra le due è che la fisica
trova
o inventa
oggettivamente
i
mezzi
, mentre l’economia reale
si riferisce
soggettivamente
agli
scopi
. Inoltre le
informazioni della fisica
riguardano la
ricerca dell’esistente dinamismo della materia micro e macro, le
informazioni
della economia reale
sono rivolte alla vita, alla sua durata. Per entrambe non
potrebbero esistere né i comportamenti, né la vita se non ci fosse il consumo o
la trasformazione in sé dell’
energia,
che così crea l’
informazione
.
L’informazione nell’economia reale
Anche un organismo artificiale, come l’
azienda, è la
propria memoria.
Infatti, tutte le variazioni, poiché modificano lo stato in essere, sono
informazioni. L’esplosione quantitativa delle informazioni oggi è dovuta
principalmente all’ondata delle informazioni tecnologiche, che velocizzano
la crescita dell’intelligenza artificiale, consentendo la ricerca più profonda
possibile della gestione dell’economia reale.
Da tenere presente che l’azienda è un sistema chiuso, che possiede un alto
potenziale di
dati
, accessibili e trasmissibili. Nella realtà, l’impresa non ha
memoria, perché i processi esistono solo come titoli indicatori dell’area delle
attività specifiche
e quando, ogni sera, l’azienda si ferma, l’impresa non
esiste più. Infatti, i consumi effettuati dall’impresa, vengono calcolati sulle
erogazioni dell’azienda; ad esempio il costo della manodopera, essendo un
fattore della produzione, viene calcolato con il parametro “tempo”, rilevando
e attribuendo il relativo costo aziendale (è l’azienda che ha i soldi per pagare
gli operai) del tempo consumato dal processo sui prodotti in lavorazione.
Come si può comprendere, l’economia reale sta cambiando, e non perché
cambiano i processi fisici e i consumi di energia/tecnologia e tempi, ma
perché stanno evolvendosi tutti i sistemi e i modelli di previsione, di
programmazione del tempo dei consumi, di gestione in atto e delle strategie
da realizzare nel futuro programmato. Già nel 2007 su un mio lavoro, spiegavo
«
… evidenziare meglio la incalcolabile risorsa intangibile, rappresentata
principalmente dal
Capitale intellettuale
per le sue insostituibili
implicazioni nella creazione di
nuovo valore
da parte delle aziende. …
Da ciò si può dedurre la distinzione tra “valore economico” e “ricchezza”,
in quanto il primo si riferisce al futuro e perciò possiede valenza soggettiva
e la seconda al passato: valore accumulato, esistente oggettivamente.
Questa differenziazione è fondamentale per comprendere l’importanza
realistica degli
intangibili
nelle organizzazioni dinamiche
» (Giovanni
Gentile, L’economia aziendale va ridisegnandosi sull’immateriale, Il
Commercialista Veneto, n° 175, Gennaio 2007). In pratica, gli intangibili
sono
informazioni
non registrate contabilmente, che hanno una importante
valenza sui risultati finali della produzione aziendale.
Nella pratica, la gestione dell’azienda è costituita da una serie di modelli, di
cui alcuni basati sulla (
1
)
conoscenza
, altri sugli (
2
)
andamenti del mercato
e altri ancora sulle (
3
)
strategie
che condizionano il futuro dell’azienda e
dei mercati di consumo. In conseguenza, la (
1
) richiede una preparazione
culturale tale da consentire di leggere e connettere tutte le informazioni
strutturali aziendali. È fondamentale che i manager abbiano la competenza
per discutere e impartire ordini o ricerche al responsabile del Centro
Elettronico. Nelle mie consulenze sul campo ho notato che questo non
avviene quasi mai. La (
2
), a sua volta, richiede il continuo monitoraggio tra
le informazioni del settore vendite e quelle del mercato. Le (
3
) strategie, che
investono il mercato, ormai sono condizionate dall’intelligenza artificiale,
che fornisce già una quantità enorme di informazioni.
Da tenere presente, che, sotto l’aspetto informativo, «
il bilancio contabile
è un documento equivoco e discutibile,…. In pratica, però, esso è un
documento il cui contenuto espresso in numeri è ben lontano dalla realtà
economica della relativa azienda …. In conseguenza le sue poste
costituiscono delle
osservabili
(in meccanica quantistica ognuna delle
grandezze di un sistema è soggetta al
principio di indeterminazione
di
Heisenberg
)
e ciascun soggetto interessato compie la propria
osservazione
sintetizzando in ogni numero una serie di rilevazioni e valutazioni
finalizzate. Tuttavia, il risultato ottenuto – come nella meccanica quantistica
– non può che essere probabile
»
(Giovanni Gentile,
Bilancio probabilistico
,
"Il Commercialista Veneto", n. 187, 2009).
Sono convinto che ogni crisi economica sia il
prodromo del cambiamento dell’economia per
cui bisogna cambiare i parametri seguiti finora.
In parole povere dentro le aziende è l’
intelligenza artificiale (computer) che sta
sostituendo tutti i lavori psicofisici e le relative
specializzazioni. Ai dipendenti rimarrà l’uso del
loro personale capitale intellettuale. In merito,
il significato di capitale intellettuale si sta
evolvendo ben oltre le competenze delle
specializzazioni. Il filosofo Quine in
Epistemology
Naturalized
scrive
«
L’epistemologia, o qualcosa di simile, trova
il suo posto come capitolo della psicologia e quindi della teoria della
conoscenza
». Perché? La conoscenza, come già accennato, è una quantità
enorme di informazioni e la
creatività
, secondo me, è il risultato, più che
causale (= competenza),
casuale e intuitivo
di diverse informazioni per
caso o per altri motivi, che si raccordano tra loro e, se vengono percepite
sono creatività. Dunque i dipendenti di qualsiasi azienda debbono essere
continuamente creativi, per il motivo che ogni nuovo micro o macro fattore
o cambiamento di stato innovativo applicato in internet, oggi, diventa
disponibile per chiunque, malgrado le stupide leggi sulla privacy. In
conseguenza bisogna continuamente trovare innovazioni per sopravvivere.
Ho detto che l’azienda è un
progetto
che sarà usato nel futuro a partire
dalla sua completata costruzione finalizzata, perciò, se la contabilità riguarda
il passato, la funzione dell’azienda riguarda il futuro. Nella gestione, poi,
c’è il gioco del valore. Qualsiasi oggetto, idea, impianto, ricerca
dell’efficienza, una nave, una casa, un aereo, un ponte sul fiume, la stazione
spaziale internazionale e così via, ha valore solo se soddisfa bisogni umani,
sociali, aspettative scientifiche, attese di benefici generici o specifici. Il
valore, ripeto, è un attributo causale di qualsiasi cosa che soddisfi bisogni
e si misura con la moneta. Ciò consente di giudicare le cose che soddisfino
bisogni e di effettuare confronti e paragoni tra quelle che hanno valore.
Non c’è dubbio che le informazioni “fisiche” dell’azienda hanno un valore
significativo enorme nella nuova gestione aziendale, che, come accennato,
saranno utilizzate nella organizzazione online per facilitare con la
tecnologia
additiva
lo sviluppo delle transazioni industriali e commerciali.
Ovviamente, la memoria del responsabile aziendale e quella dell’azienda
debbono raggiungere il massimo grado di interconnessione, affinché
l’azienda rimanga il più a lungo possibile sul mercato, contrastando la
concorrenza, aumentando la propria sicurezza al crescere della produttività
e della propria dimensione fisica.
Non c’è dubbio che chi ha le informazioni e i dati, e la possibilità di gestirli
online, ha tutto.
L'energia
e l'informazione
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