Il Commercialista Veneto n.229 (GEN/FEB 2016) - page 19

NUMERO 229 - GENNAIO / FEBBRAIO 2016
19
IL COMMERCIALISTA VENETO
GIOVANNI GENTILE
Ordine di Treviso
L'energia e l'informazione
nella gestione aziendale
AZIENDAEFUTURO
SEGUE A PAGINA 20
L’economia reale è la scienza primaria della vita
La vita è il futuro, se io vivo l’attimo attuale sono, consciamente o
inconsciamente, in attesa dell’attimo futuro; ne consegue che l’economia
reale è, nello stesso tempo, la scienza del futuro in quanto per continuare a
vivere è necessario soddisfare i bisogni degli umani con il consumo di
energia che va reintegrata.
Si può dire, perciò, che l’economia reale viene fisicamente realizzata
dall’azienda, che produce quello che giova per continuare a vivere nel
futuro vicino e lontano.
L’economia – dal greco: oikonomìa: oikos =
casa
e nomìa =
gestione
significa etimologicamente la gestione (anche dell’alimentazione) di chi
abita nella casa. Con il crescere e il diffondersi degli scambi, il baratto tra
prodotti, a poco a poco, si è trasformato nello scambio tra il prodotto che
soddisfa il bisogno e il denaro. Perciò il denaro è un mezzo per misurare
non solo gli scambi, ma anche i costi e i ricavi. È come la bottiglia usata per
misurare la quantità di vino che soddisfa il relativo bisogno per vivere
meglio, mentre la bottiglia che sia di vetro o di plastica, misura la quantità di
vino, vale a dire è solo un contenitore di informazioni. Purtroppo,
erroneamente, ormai si ritiene che l’economia sia quella finanziaria, cioè la
bottiglia e non il vino. Ma la bottiglia assolve una funzione marginale,
mentre è il vino che soddisfa il bisogno effettivo.
L’
economia reale
, che impiega i processi di produzione
per ottenere
materialmente tutto quello che si vede e si tocca è, in conseguenza, il
motore,
non solo di tutte le altre economie, ma, in generale, di tutte le altre
scienze, le quali a cominciare da quella finanziaria (se si considera scienza),
esistono perché «
sono tutto quello che sta nella vita. Una scienza, che
non ci dice niente di noi è inutile
». (Andrea Moro,
Parlo dunque sono
,
Adelphi, Milano, 2012)
I problemi da risolvere, per fronteggiare la concorrenza dei Paesi in via di
sviluppo, sono fondamentalmente due. Il primo è che pochi conoscono
bene i processi produttivi; il secondo, interconnesso con il primo, riguarda
la sconosciuta
mappatura delle attività
per analizzare le operazioni fattuali,
onde eliminare quelle superflue. Da precisare, poi, che un
dato
è il risultato
della interconnessione di più informazioni, per risolvere, assieme ad altri
dati la moltitudine dei problemi aziendali e migliorare costantemente la
gestione dei processi.
Da tenere presente che le basi assolutamente necessarie di ogni
cambiamento di stato, come la pianificazione e la gestione della produzione
di beni, insegna la fisica e principalmente la meccanica quantistica, sono
ab initio
contemporaneamente l’
energia
e l’
informazione
. Ed è l’azienda
che eroga l’energia nella propria impresa, attivandone lo svolgimento con
il consumo della stessa energia (passato e presente) e il ritorno delle relative
informazioni (presente e futuro) nell’azienda.
Tenere in conto, che siamo nel periodo di revisionare le molte realtà degli
organismi complessi, come l’azienda, e le molte realtà della sua
organizzazione, in quanto le tecnologie continuano ad avanzare sempre
più velocemente, gestite dall’intelligenza artificiale. In effetti, tutto ciò che
inizia,
cambiamento di stato
, e dura nel tempo,
serie continua di cambiamenti
di stato
, dipende dall’impiego di
energia
e
informazioni;
ne consegue che
l’esistente percepito dai nostri sensi è, direttamente e indirettamente, figlio
dell’economia reale (in qualsiasi operazione fattuale si deve sfruttare al
massimo l’economia di qualsiasi consumo).
L’energia
Premessa
. In qualsiasi sistema fisico, se non ci fosse la struttura non
esisterebbe
l’organizzazione
, che è la pianificazione delle operazioni fattuali
che modificano le materie prime e quant’altro necessario. In un organismo,
anche se è artificiale come l’azienda, qualsiasi movimentazione ha bisogno
La
gestione
dell’economia aziendale è
sostanzialmente fondata sui due principi della
termodinamica: energia & informazioni,
interconnessi tra di loro
dell’energia, la quale, a sua volta, resta legata all’informazione,
principalmente nelle codifiche digitali, come previsto dai due principi della
termodinamica:
) l’energia può assumere diverse forme, tra il caldo e il
freddo, ma non può svanire, perché nella trasformazione di un cambiamento
di stato si trasforma essa stessa;
) se alcune delle informazioni di una serie di cambiamenti di stato, non
sono percepibili, aumenta l’entropia.
I due principi descrivono i rapporti tra energia e informazione, che sono
indissolubilmente legate, anche quando l’informazione non si percepisce e
fa crescere l’entropia. Non importa quante informazioni si raccolgano in
una azienda, ma ci interessa come esse interagiscono in sistemi complessi,
i cui fattori sono interconnessi con reti, metodi e tecnologie interne ed
esterne. In pratica, continua a crescere l’accorpamento dei diversi saperi
scientifici, come ad esempio, i biologi collaborano con informatici e
matematici, i chimici con i produttori di medicine e così via.
Ne consegue chiaramente, che nelle aziende per migliorare l’
efficacia
strutturale
e l’
efficienza processuale
dell’azienda, sia necessario conoscere
biologia, chimica, fisiologia e, soprattutto la fisica che presta metodi e
indica la tecnologia dei processi dell’economia reale.
Energia dell’economia reale
Intanto, l’energia consente ai sistemi fisici, ossia agli organismi, come già
detto, di essere in continui cambiamenti di stato. Anche l’azienda è un
“organismo” artificiale complesso, costituito da una miriade di bit in
continua variazione, tenuti insieme
dalla forza elettrica; dunque già, come
dimostrato
dalla
meccanica
quantistica, a livello di micro
particelle, costituenti l’organismo,
esistono elettricità, energia libera,
forza, luce, onde sonore e così via.
«
L’energia dei legami chimici è
sempre pronta all’uso: ecco perché
si dice libera».
Ad esempio,
« diamo
un morso a una mela. La sua energia
libera entra nel nostro corpo e viene
trasformata in glucosio. Ogni
grammo di glucosio contiene una
certa quantità di energia libera, che
ci permette, dopo la digestione, di
andare a fare la maratona
». (Seth
Lloyd,
Il Programma dell’Universo
,
Einaudi, Torino, 2006).
Fra gli sprechi e le inefficienze interne
all’azienda un peso rilevante, diretto
e indiretto, lo hanno i parametri base fondamentali come lo
spazio
, superficie
disponibile, nella quale possa esistere la struttura fisica (l’
azienda
e le sue
funzioni: l’
impresa
) e come
il
tempo
, senza cui non esisterebbero i processi
dell’impresa stessa. Fra l’altro, il tempo è la variabile sempre più importante
al crescere della complessità operativa. Lo spazio, cioè la struttura fisica, è
determinante sulla
efficacia
della struttura
, che dovrebbe essere adeguata
ai processi, e il tempo è determinante sulla
efficienza della impresa
.
I due
parametri sono interconnessi: più spazio si percorre, più tempo ed energia
si consumano,
anche con l’aggiunta della
logistica
.
Nel reale, dal quark all’intero Universo, tutto si muove, e ciò vuol dire che
la materia e lo spazio sono anche flussi di energia, la quale a mezzo i
cambiamenti di stato, tanto quelli in miliardesimi di
un
secondo, quanto
quelli in miliardi di secondi, inglobano e interconnettono tutto ciò che
esiste.
Nello scorrere del tempo, niente può esistere senza energia. Inoltre, l’energia
non si può immagazzinare, perciò viene consumata nello stesso istante in
cui arriva dal fornitore, altrimenti si auto trasforma e si perde. La qualità di
energia psicofisica è applicabile, in genere, senza limiti, quella meccanica
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