Il Commercialista Veneto n.229 (GEN/FEB 2016) - page 20

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NUMERO 229 - GENNAIO / FEBBRAIO 2016
IL COMMERCIALISTA VENETO
SEGUE DA PAGINA 19
L'energia
e l'informazione
ha limiti e la sua disponibilità richiede un consumo specifico, quella elettrica
possiede più ampi margini di applicabilità rispetto alla meccanica.
In economia, per prima cosa, l’energia va utilizzata essenzialmente per
almeno due
funzioni
, la prima è quella di mantenere nel tempo la durata
dell’azienda e la seconda per alimentare le funzioni della struttura aziendale
(impresa), cioè la pianificazione di come si intende raggiungere gli obiettivi.
Energia e materia sono, dunque, due fattori di qualsiasi sistema fisico:
E =
mc
2
, in cui
m
è la materia e
c
la velocità della luce elevata al quadrato nella
relatività generale di Einstein. Dunque, se c’è materia c’è energia (E=m), se
c’è spazio (E=c
2
) è necessaria l’energia. Infatti, l’energia né si crea, né si
distrugge nell’intero Universo, ma trasforma la materia e lo spazio,
trasformandosi insieme e, perciò, rimane l’informazione. In conseguenza,
l’energia è ciò che rende i sistemi fisici capaci di fare altre cose. Per quel che
qui interessa, i sistemi viventi hanno bisogno di materia-energia specifica:
luce, acqua, calore, cibo, minerali, vitamine ….
L’energia necessaria, nel senso biologico, per i cambiamenti di stato dei
viventi, relativi alla soddisfazione dei loro bisogni, viene prodotta, come
già detto, dal consumo di cibo e serve per attivare le materie specifiche, con
la rigorosa attenzione sul risparmio dei molteplici consumi. In merito, pochi
hanno parlato di energia nei modelli del calcolo dei costi,
i quali costi, in
realtà, sono la misura dei consumi base dei due fattori fondamentali:
tempo ed energia
, i quali diventano indirettamente misura di tutti gli altri
consumi dipendenti, necessari alla trasformazione di materia di bassa
richiesta e poco valore in prodotto finito di più alto valore e maggiore
richiesta del mercato. Il tempo nell’economia è irreversibile e da ciò risulta
che gli accadimenti del
sistema del
passato:
la creazione dell’azienda che
diventa anche sistema attuale, influenzi il
presente:
sistema corrente
, legato
ai processi in atto, dai quali si progetta e si programma il
futuro:
sistema
strategico
, legato alla evoluzione della struttura materiale e immateriale. In
sintesi, «
un sistema fisico ha bisogno di energia per passare da uno stato
all’altro, ovvero per manipolare o creare informazione. … Terra, aria,
acqua e fuoco, alla fine, sono fatti di energia, ma di tipi diversi, e il tipo
di energia è determinato dall’informazione. In sintesi, per fare c’è bisogno
di energia, per sapere cosa fare c’è bisogno di informazione. Le due
protagoniste dalle nostra storia sono inseparabili per loro stessa natura
»
(Seth Lloyd, citato). È facile concludere che non esiste nessun genere di
economia reale senza energia, in un contesto generale in cui l’economia è la
scienza base che studia il risparmio dei consumi e ne processa le conseguenze.
Inoltre l’invenzione della macchina nel 1780 ha messo a disposizione una
quantità di energia superiore migliaia di volte a quella psicofisica esistente.
Infine, qualche considerazione generale. L’economia reale, ho scritto, ha
bisogno di energia. È chiaro che l’energia serve specificamente a ciascuno
essere umano per soddisfare i bisogni strettamente dipendenti dal proprio
organismo, ma serve anche per altri bisogni comunitari, sociali e così via, che
vengono soddisfatti con qualsiasi mezzo, strumento, computer, algoritmo,
etc.. In simile contesto, i robot, termine inventato, a quei tempi, in
Cecoslovacchia, (ne ho sentito parlare, che ero bambino) stanno diventando
umanoidi, che aiuteranno gli umani in qualsiasi circostanza, economizzando
così la sempre più preziosa energia umana.
Le informazioni
Introduzione
. Tutti i sistemi fisici registrano ed elaborano informazioni.
«
Per il secondo principio della termodinamica, tutti i sistemi fisici
contengono una certa quantità di informazione, sia visibile sia invisibile
(l’entropia), che nel corso del tempo e dell’evoluzione dinamica dei sistemi
non può decrescere
» (Seth Lloyd, citato). In questo preciso momento,
mentre leggete queste parole, una quantità immensa di informazioni scorre
nelle fibre ottiche, nei cavi di rame e attraverso le antenne.
L’umanità produce e scambia milioni di miliardi di informazioni ogni secondo.
Ad esempio, la sola internet già nel 2012 generava un numero di informazioni
pari a un petabyte al secondo (petabyte = 10
15
). Affinché le aziende
gestiscano, scambino e processino le loro informazioni, che fra qualche
anno diventeranno il doppio, sono necessari immensi apparati elettronici,
il cui “cervello” è fatto di circuiti integrati, che contengono nei chip decine
di milioni di transistor di dimensioni pari a decine di miliardesimi di metro
(decine di nanometri). Ne consegue, che ci avviamo velocemente verso
una nuova economia reale, nella quale la fonte del
V
alore
A
ggiunto
diventeranno, sempre più esclusivamente, il
Capitale intellettuale umano
e l’intelligenza artificiale.
Inoltre, l’azienda è il soggetto giuridico
finalizzato a realizzare i prodotti, i beni e i servizi con la progettata specifica
propria struttura, mentre l’impresa, non esistendo giuridicamente è solo
funzione dell’azienda nel tempo in cui l’azienda è in atto per alimentare con
l’energia e la tecnologia della propria struttura i
processi
, le cui
attività
con
le loro
operazioni fattuali
eseguono i
cambiamenti di stato
. Infatti, qualsiasi
cambiamento di stato, micro o macro, come già accennato, è anche
informazione
. Fra l’altro, tanto le innovazioni della terza ondata, che la
crescita dell’automazione nei processi produttivi, che la sofisticazione della
tecnologia con l’affinamento dei sensori e, principalmente, con l’accresciuto
numero delle informazioni, trasformabili in
dati
, vanno connettendo insieme
la prossima rivoluzione industriale con l’evoluzione di nuovi modelli di
produzione, di commercializzazione e distribuzione «
a costo marginale
zero
» (Rifkin), attraverso l’uso delle stampanti tridimensionali (3D). Il
generico modello produttivo 3D è più o meno lo stesso per qualsiasi
prodotto, basato sull’aggiunta di strati di materiali su strati già collocati, in
conseguenza bisognerà inventarsi nuovi prodotti, ottenibili da tali procedure
produttive. In realtà, diventa sempre più evidente la prossima ondata di
tecnologia additiva
(stampa 3D), per cui il valore della conoscenza dovrà
diventare il presupposto originale della creatività
casuale e/o induttiva
del
cervello umano, onde sviluppare attraverso le
produzioni additive
, con
strutture dinamiche produttive, che saranno sia industriali, che familiari e
addirittura personali, i modi nei quali si fabbricheranno, si venderanno e si
acquisteranno una tipica serie di prodotti, il tutto funzione degli algoritmi,
che attingeranno alla marea di innovative informazioni con cui verranno
gestiti i nuovi business online.
Cosa è l’informazione
L’informazione è una notizia o nozione generata da un cambiamento di
stato, il quale le conferisce nello stesso tempo una forma naturale,
scientificamente individuabile e percepibile. Ciò significa che nel cervello
umano le informazioni sono «fisiche», nel senso che ognuna di esse è una
modificazione definitiva della materia cerebrale, in quanto una certa serie di
sinapsi crea specifici circuiti neurali, la cui composizione materiale resta
tale per sempre. I nostri cinque sensi percepiscono all’esterno la varietà
eterogenea di
fatti
e
cose
, che il nostro cervello li riceve come onde o fotoni
e li trasforma nelle immagini reali e principalmente nelle dette informazioni
fisiche memorizzabili, creandone anche di induttive e di natura ipotetica.
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