Il Commercialista Veneto n.236 (MAR/APR 2017) - page 24

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NUMERO 236 - MARZO / APRILE 2017
IL COMMERCIALISTA VENETO
DOMINIK MATT
ERWIN RAUCH *
LiberaUniversità di Bolzano
I
l
trend
della digitalizzazione riguarda ormai quasi tutti gli ambiti del
lavoro e della vita privata ruotando attorno ai temi di
Smart Living
e
Smart Cities
. Allo stesso modo la digitalizzazione sta cambiando
radicalmente il settore della produzione. Dopo la meccanizzazione,
poi l’elettrificazione e infine l’informatizzazione della produzione in-
dustriale, ora stiamo assistendo all’entrata in scena del concetto di
Internet
of Things and Services
(Internet delle cose e dei servizi) che segna l’inizio
della Quarta Rivolu-
zione Industriale. Il
concetto di Industria
4.0 fu presentato al
pubblico per la prima
volta nel 2011 in occa-
sione della Fiera di
Hannover. Due anni
dopo, in occasione
della stessa fiera, il
gruppo di lavoro co-
stituito per Industria
4.0 in Germania pre-
sentò un documento
dal titolo:
Raccomandazione
per l’implementazione
del progetto futuro In-
dustria 4.0
.
Negli ultimi anni que-
sto concetto si è dif-
fuso in tutto il mondo
divenendo la quarta ri-
voluzione industriale
per antonomasia.
Cosa si cela davvero
dietro questo concet-
to e cosa si intende per Industria 4.0, così come per le parole-chiave quali
Big Data, Internet of Things
e
Cyber-Physical-Systems
?
Nella visione industriale della Fabbrica Intelligente
(smart factory)
i pro-
dotti, gli oggetti, le macchine e tanto altro ancora vengono interconnessi in
maniera intelligente ed interagiscono con le persone. Questi
smart objects
sono dotati di intelligenza propria, ad esempio possono salvare dati e in-
formazioni sul loro luogo, sul loro stato attuale e sull’ambiente circostante.
Sono inoltre in grado di trovare in maniera del tutto autonoma il percorso
attraverso l’area destinata alla produzione e quella della logistica. Per poter
realizzare ciò devono interagire con l’ambiente circostante, che sia della
produzione o della logistica. Concretamente significa ad esempio che i
prodotti comunicano con le macchine e altri dispositivi presenti in fabbri-
ca, oppure scambiano informazioni per poter avviare poi dei processi in
maniera indipendente. Questa visione della
smart factory
potrebbe sem-
brare per molte aziende, in particolare quelle medio-piccole, piuttosto
avveniristica.
Il cuore di Industria 4.0 risiede nell’uso intensificato dei dati. Big Data
descrive quindi molto bene il fatto che attualmente viviamo in un mondo in
cui viaggiano quantità enormi di dati, talvolta in maniera del tutto
incontrollata. Questo flusso di dati deve in qualche modo essere controlla-
to e i dati mancanti possono essere rilevati e raccolti per esempio tramite
l’installazione di sensori. Dei sistemi di software specifici aiutano a classi-
ficare ed analizzare i dati, in modo tale da poter fare delle deduzioni che
stanno alla base dei processi di ottimizzazione della produttività e della
TEMI
Industria 4.0
La quarta rivoluzione industriale
qualità. Inoltre, dei sistemi virtuali di ultima generazione aiutano a mante-
nere un’immagine dinamica e altamente tecnologica dell’azienda grazie al-
l’elaborazione di questo flusso di dati.
Il mondo virtuale (
Cyber
) si collega quindi al mondo fisico
(Physic)
tramite
sistemi ciber-fisici. Sensori e sistemi
embedded
rilevano dati provenienti
dal sistema fisico, li trasmettono poi al sistema virtuale che li analizza e dà
ordini correttivi al sistema fisico.
L’uso di Internet delle Cose (
Internet of Things
) permette non solo la tra-
sparenza delle informa-
zioni all’interno del
proprio apparato pro-
duttivo, ma anche
un’interconnessione
all’esterno tra azienda,
fornitori e clienti.
I clienti possono
configurare in maniera
personalizzata i pro-
dotti tramite diversi
dispositivi e piattafor-
me web. Questi dati
vengono trasmessi al-
l’azienda in tempo rea-
le e senza rischi di per-
dite di informazione.
Ciò facilita non solo i
processi di vendita e
amministrativi riguar-
danti l’ordine, ma per-
mette anche un’elabo-
razione diretta dei dati
sotto forma di dati dei
macchinari (per es. un
programma per una
macchina computerizzata). In questomodo il prodotto individuale del cliente
viene inviato con un clic dal negozio virtuale direttamente agli impianti di
produzione, minimizzando le tempistiche di produzione e consegna.
Un altro aspetto di Industria 4.0 riguarda la presenza crescente di sistemi di
assistenza nella produzione. L’operaio del futuro verrà assistito nel suo
lavoro quotidiano da aiutanti e sistemi di supporto, in modo da rendere i
posti di lavoro più salutari ed ergonomici ed implementare inmaniera ottimale
le capacità rispettivamente delle persone e delle macchine. L’operaio può
ad esempio essere supportato da robot collaborativi che gli sostengono
un pezzo, oppure può ricevere un avviso che sta montando il pezzo sba-
gliato grazie a postazioni di lavoro intelligenti che riconoscono i pezzi da
assemblare.
Si può quindi concludere che il lavoro nel settore industriale nell’ambito di
Industria 4.0 si trasformerà in maniera radicale. Il concetto di Industria 4.0 si
dimostra particolarmente interessante per le aziende caratterizzate da una
produzione fortemente customizzata, poiché per la prima volta si genera un
potenziale di automazione reale al di fuori della produzione di massa. Molte
grandi aziende hanno già compiuto i primi passi verso la digitalizzazione
della produzione. In futuro seguiranno questo trend anche le piccole e
medie imprese.
(*)
Prof. Dominik Matt
- Professore ordinario Libera Università di Bolzano
e Direttore Fraunhofer Italia
Dott. Erwin Rauch -
Ricercatore - Libera Università di Bolzano
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