Il Commercialista Veneto n.231 (MAG/GIU 2016) - page 21

NUMERO 231 - MAGGIO / GIUGNO 2016
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IL COMMERCIALISTA VENETO
Alessandro Solidoro
Repubblica del Sudafrica
Il sistema Paese
INTERNAZIONALIZZAZIONE
GIACOMO BREDA
1
Ordine di Vicenza
1.
Trading commerciale internazionale
3
Il Sud Africa è ‘tra i primi cinque operatori economici nell’Africa sub-sahariana.
L’esportazione attraverso i quattro principali porti richiede circa cinque documenti,
dura in media 16 giorni per un container di misura media di 6 metri di lunghezza
e di 2,5 metri di larghezza. L’importazione richiede circa sei documenti e dura in
media 20 giorni. I lunghi tempi di sosta nei porti e costi elevati di trasporto interni
sono i principali ostacoli al pieno sviluppo nel commercio internazionale in Suda-
frica. Le dogane Sudafricane hanno riformato negli ultimi anni la procedura con
l’introduzione di dati elettronici dei sistemi di interscambio e lavorazione in linea
di documenti. La tematica dei dazi è stata notevolmente modificata . L’adesione
del Sudafrica al WTO ha determinato, dal 1994 in poi, una notevole diminuzione
dei dazi doganali alle importazioni imposti dal Governo Sudafricano. Il numero di
aliquote si è ridotto dalle 80 del passato alle 8 di oggi e sono comprese tra lo 0% e
il 30% del valore doganale delle merci. Il valore medio della protezione doganale
è, oggi, del 7%, rispetto a una media del 27% del passato.
2.
Andamento economico generale
Fino al 1994, la politica dell’apartheid ha determinato l’adozione di misure pro-
tezionistiche in economia e la presenza di strutture monopolistiche in quasi tutti
i settori. Nel Sudafrica postapartheid, nonostante la liberalizzazione economica,
i settori del trasporto, delle telecomunicazioni, dell’elettricità e delle risorse idri-
che continuano a essere influenzati dall’intervento pubblico diretto o indiretto.
Nella scorsa legislatura (2009-2014) è stato approvato il MTSF
4
che persegue il
raggiungimento di diversi obiettivi economici e sociali. Il Sudafrica è una nazione
con reddito medio più alto tra quelli africani che si attesta nello scaglione alto dei
redditi dei Paesi BRICS. Secondo il WEF
5
, il Sudafrica è un Paese-mercato emer-
gente con un abbondante approvvigionamento di risorse naturali; ben sviluppato
finanziariamente e legalmente, dotato di buone reti di comunicazioni, trasporti e
di un vasto mercato nel settore energetico. La JSE Limited
6
è la piazza finanziaria
più grande di tutta l’Africa, come numero di società quotate, ed è la 15esima
nel mondo per volume di negoziazioni medie annue. Anche se il Paese possiede
moderne infrastrutture che supportano una distribuzione relativamente efficiente
delle merci nei grandi centri urbani ed in tutta la regione, alcune zone sono in netto
ritardo. L’economia sudafricana ha cominciato a rallentare nella seconda metà del
2007 a causa di una crisi di energia elettrica. La società a partecipazione statale per
la gestione delle risorse naturali, Eskom, ha avuto problemi logistici e gestionali.
Successivamente, la crisi finanziaria globale ha ridotto i prezzi delle materie prime
e della domanda mondiale. La Eskom ha costruito due nuove centrali elettriche ed
attuato l’installazione di nuovi programmi di gestione della domanda di energia
per migliorare l’affidabilità della rete di alimentazione. Il PIL è sceso di quasi il
2% nel 2009, ma ha recuperato da allora sino ad oggi. La disoccupazione, la po-
vertà e le disuguaglianze restano una sfida per questa terra giovane e ricca, con la
disoccupazione ufficiale a quasi il 25% della forza lavoro. La politica economica
del Sudafrica si è concentrata su l’obiettivo monetario di “inflazione di controllo”,
tuttavia, il Paese ha avuto deficit di bilancio significativi che limitano la sua capa-
cità di affrontare pressanti problemi economici. L’attuale governo deve affrontare
una crescente pressione da parte di diverse categorie sociali che chiedono di poter
utilizzare le imprese statali per fornire i servizi di base alle aree a basso reddito al
fine di aumentare la crescita di posti di lavoro.
3.
Quadro normativo e giuridico
Le fonti primarie di diritto sudafricano sono il diritto commerciale romano-olandese
e il diritto di derivazione inglese, soprattutto nella prassi commerciale.
Le principali fonti del diritto sono la Costituzione della Repubblica Sudafricana
MAURIZIO DECINTI
2
Ordine di Roma
del 1996, la
common law
in uso con tipiche consuetudini, la giurisprudenza basata
sui precedenti e le leggi di emanazione parlamentare dal 1910 ad oggi
7
.
4.
Forme di investimento
L’imprenditore straniero può operare in Sudafrica attraverso diversi strumenti di
investimento, i quali possono essere di natura indiretti o diretti.
4.1 Investimento indiretto
Senza una presenza stabile nel territorio, mediante;
1.
vendita diretta dall’Italia,
2.
tramite intermediari locali come distributori o agenti.
Il Sudafrica non ha aderito alla Convenzione di Vienna sulla compravendita inter-
nazionale di beni mobili del 1980, ratificata invece dall’Italia nel 1986. Il Sudafrica
perciò rimane, insieme a Regno Unito, Brasile e India, uno dei principali Paesi a
non aver aderito alla Convenzione. Esiste una importante legge
8
, in vigore dal 1°
Aprile 2011, per la disciplina della garanzia da prodotto difettoso. Il contratto deve
essere scritto con un linguaggio semplice e chiaro; in difetto, il venditore/fornitore
può essere ritenuto colpevole di abuso di diritto e sanzionato. La legge prevede che,
nell’interpretare il contratto, l’autorità giudiziaria debba preferire l’interpretazione
più favorevole al consumatore. Nella normativa di garanzia per vizi
9
, il consumatore
continua ad avere titolo per agire contro qualsiasi soggetto facente parte della catena
distributiva (produttore, importatore, distributore, dettagliante), ma, a differenza
di quanto accadeva in passato, con il
Consumer Protection Act
non è più dovuta la
prova, un tempo a carico del consumatore, della colpa del produttore/importatore/
distributore/dettagliante. Le clausole non esonerano più il venditore dalla garanzia
per vizi, sia che quest’ultimi siano palesi o occulti. Gli importatori ed esportatori
locali e stranieri sono tenuti a registrarsi presso la SARS
10
. L’importazione è soggetta
a controlli doganali e limitazioni solo per alcune categorie di beni e materie prime ed
in determinati casi sono richieste specifiche licenze. Una figura più snella è l’agente
con mandato. Questa figura professionale può svolgere attività di sdoganamento,
ma in tal caso l’agente è responsabile in proprio alla stessa stregua del fornitore
straniero per la violazione delle norme all’importazione.
1
Già membro del
South African Institute of Professional Accountants
.
2
Già membro del
Chartered Certified Accountant UK
e del
South African Institute of Professional Accountants
.
3
Il presente lavoro fa seguito alla prima parte, pubblicata su “Il Commercialista Veneto”, n. 230.
4
Medium Term Strategic Framework.
5
World Economic Forum, summit 2014.
6
Johannesburg Stock Exchange Limited.
7
A partire dal 1910 con l’unificazione, il Sudafrica ha avuto un proprio parlamento che ha approvato leggi specifiche per il Sudafrica, costruendole su quelle precedenti delle singole colonie
membri..
8
Consumer Protection Act 68/2008.
9
Vizi riconducibili a un utilizzo normale del bene e non imputabili a colpa grave del consumatore.
10
South African Revenue Service, ovvero l’equivalente della Agenzia delle Entrate Italiana.
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