Il Commercialista Veneto n.238 (LUG/AGO 2017) - page 21

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NUMERO 238 - LUGLIO / AGOSTO 2017
IL COMMERCIALISTA VENETO
C
ONOSCERE GLI
O
RDINI
ROVIGO
-
Scheda
Iscritti 30.06.2017 308 (190 uomini, 110 donne)
BOLZANO
L
’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bolzano da sem
pre si distingue sul territorio italiano per la sua posizione in una zona multilingue
e multietnica al confine tra il mondo culturale italiano e quello tedesco. Infatti,
l’Ordine di Bolzano riunisce professionisti provenienti da tutte e due le etnie, alle
quali si aggiunge quella ladina, svolgendo un ruolo di «cerniera» tra l’economia italiana e
quella transalpina (Austria, Germania e Svizzera). La vicinanza con la sfera economica e
culturale tedesca si esprime nella specializzazione in tematiche legate all’internazionalizzazione
delle imprese e dei commerci e nella stretta collaborazione e nell’intenso confronto tra i
professionisti operanti in questi due mondi. Tale confronto avviene ad esempio in forma di
seminari regolari a scadenza biennale unitamente organizzati dagli Ordini di Bolzano, Mona-
co di Baviera e di Colonia. Incontri di taglio fortemente pratico che, sempre incentrati sulla
fiscalità internazionale, trattano una serie di tematiche che interessano tutte le due comunità
professionali. Spesso, infatti, i professionisti di queste aree hanno clienti in comune, come si
registra anche spesso il caso di clienti italiani che intendono operare in Germania o viceversa.
A questa specificità culturale e specializzazione professionale si aggiunge la specificità
normativa derivante dall’Autonomia dell’Alto Adige che innesta sulla fiscalità nazionale
imposte, tasse ed agevolazioni locali differenti da tutto il resto del Paese. Elementi che
fanno di questa comunità professionale un laboratorio unico e singolare capace di arricchi-
re il know-how dell’intera categoria con esperienze e conoscenze uniche.
Questo spiccato orientamento internazionale e la forte collaborazione con i colleghi del
Nordest trovano continuazione anche con l’attuale Consiglio, eletto a novembre 2016 ed
entrato in carica a gennaio 2017, a presidenza Claudio ZAGO. L’operato dei vertici
dell’Ordine per il quadriennio 2017-2020 sarà quindi all’insegna della continuità e caratte-
rizzato da un forte impegno per ampliare il dialogo e la condivisione, interni ed esterni alla
categoria; dalla collaborazione con l’Università che ha dato vita all’accordo sui tirocini per
gli esperti contabili; dal dialogo con l’Agenzia delle Entrate per risolvere insieme alcuni dei
problemi organizzativi presentatisi nel passato recente, come anche quello con la Provin-
cia e con i Comuni all’insegna della semplificazione dei tributi locali.
Verrà portata avanti anche la stretta e fruttuosa collaborazione con le altre professioni
giuridico-economiche nell’ambito di Koinè, cooperativa per le attività di formazione e di
aggiornamento, nata nel 2003 dalla volontà degli Ordini dei Dottori Commercialisti, del
Collegio dei Ragionieri e Periti Commerciali – ora unificati nell’ Ordine dei Dottori Com-
mercialisti ed Esperti Contabili – e dell’Albo dei Consulenti del Lavoro della Provincia
Autonoma di Bolzano.
Negli ultimi anni Koinè ha potuto incrementare le proprie attività di formazione, incentra-
te su tematiche socioeconomiche, finanziarie e di marketing, al punto da essere oggi rico-
nosciuta e considerata sul territorio altoatesino uno dei più importanti riferimenti per i
liberi professionisti.
Oltre ai rapporti con gli enti locali, con le altre categorie professionali e con l’Università,
(con la quale si sta predisponendo il piano di studi per la laurea magistrale) il nuovo
Consiglio punterà nei prossimi anni anche sul massimo coinvolgimento dei colleghi dottori
commercialisti nelle attività dell’Ordine. Tra le iniziative promosse a questo riguardo
spicca senz’altro la nuova Banca del Tempo. Avviato a febbraio di quest’anno, si tratta di
uno strumento innovativo che mira a rivoluzionare il lavoro di molti professionisti e
soprattutto professioniste, che spesso si trovano a dover coordinare gli impegni lavorativi
con quelli legati alla famiglia e alla cura dei propri figli. La Banca del Tempo in quest’ottica
consente alla categoria di offrire solidarietà concreta offrendo un po’ della propria profes-
sionalità ai colleghi in difficoltà. Sempre nell’ottica dell’inclusione e delle politiche di
genere l’instaurazione della Commissione per le pari opportunità, composta da undici
professionisti iscritti all’Ordine – di cui 10 professioniste – e che punterà soprattutto al
più forte coinvolgimento dei giovani. In totale sono undici le commissioni a cui il nuovo
Consiglio ha dato vita, sempre con lo scopo di coinvolgere il maggior numero possibile di
iscritti per poter discutere ed elaborare dal basso le linee-guida sugli argomenti più impor-
tanti che impegneranno la categoria nei prossimi anni.
Argomenti e questioni chiave che l’Ordine di Bolzano affronta attivamente anche a livello
sovraregionale, all’interno della Conferenza Permanente dei Presidenti degli Ordini delle
Tre Venezie, dove da anni si impegna per una collaborazione proficua e cordiale con gli altri
Ordini del Nordest d’Italia. Il ruolo centrale ricoperto da Bolzano nel sistema Triveneto si
è manifestato attraverso la riconfermata vicepresidenza di Claudio Zago, l’attuale presi-
dente dell’Ordine altoatesino.
Nonostante le varie sfide che interessano la categoria, sia a livello nazionale e sovraregionale
che a livello provinciale, i numeri confermano che quello altoatesino è un Ordine in buona
salute: alla data del 30 giugno 2017 gli iscritti erano 699. Nel solo 2016 ci sono state 38
nuove iscrizioni. Mentre a livello nazionale il numero di commercialisti cresce mediamente
dell’1% all’anno, in Alto Adige negli ultimi quattro anni la crescita è stata di ben 11%. Un
Ordine in salute, quello di Bolzano, conscio della sua funzione chiave in un territorio
complesso interessante, pronto alla massima collaborazione per mettere a disposizione
della comunità le proprie professionalità e competenze.
-
Scheda
Iscritti 30.06.2017 699 (546 uomini, 153 donne)
Presidente
:
Claudio ZAGO
Vice-Presidente
: Karl FLORIAN
Segretario
:
Nicola MOSCON
Tesoriere
:
Barbara GIORDANO
Consiglieri
:
Georg KNOLLSEISEN, Francesca PASQUALI,
Giuseppe PAULATO, Renzo PEDEVILLA,
Evelyn REICH, Erhard ROFNER,
Manuela SUPERINA
L
’Ordine di Rovigo –
così esordisce il Presidente Ghirardini
–per chi
esercita una professione come la nostra, è un po’ lo specchio del
l’economia di un territorio, delle sue risorse e delle realtà imprendi
toriali che può mettere in campo.
Questo lo si capisce partendo da
dei freddi dati statistici che, una volta approfonditi, confermano la mia
affermazione iniziale.
A Rovigo siamo poco più di 300 iscritti, (308 per l’esattezza!!!), un numero
raggiunto dopo l’arrivo dei 59 colleghi residenti nei comuni della zona est
della Provincia di Padova annessi al circondario del nostro Tribunale. Ebbe-
ne, se facciamo il confronto proprio con Padova, (la provincia a noi più
vicina) – ma anche un parallelo con Venezia, Treviso, Verona e Vicenza
porterebbe agli stessi risultati – dove gli iscritti sono quasi il triplo, vediamo
che il rapporto commercialisti/abitanti risulta a nostro favore ma il reddito
medio dei nostri cugini euganei è decisamente superiore. Un gap che si
riflette anche nel rapporto tra commercialisti ed imprese (24.800 a Rovigo,
88.600 a Padova). Quindi, ipoteticamente, a Rovigo ogni iscritto – trala-
sciando per comodità di analisi la “concorrenza” posta in essere da chi
commercialista non è e che immaginiamo proporzionalmente uguale – ha a
disposizione mille abitanti cui rivolgere i proprio servizi ed ottanta imprese,
contro i 500 residenti e le 50 imprese dei colleghi che stanno oltre l’Adige, e
ciò nonostante il reddito è più basso. Che significa?
Quello che ho detto in premessa –
conclude il Presidente Ghirardini
– ovve-
ro che noi operiamo su un territorio dove insiste un tessuto economico
molto fragile, per mille ragioni, ragioni che dovrebbero essere ricondotte a
quello che è stato la ricostruzione nel primo dopoguerra (senza dimenticare
la grande alluvione del ’51), al primo boom economico degli anni ’60, per
arrivare sino al cosiddetto fenomeno Nord-Est negli anni ’80 e ’90. In
estrema sintesi per svariate ragioni Rovigo ha sempre arrancato!
Per miopia
politica? Per incapacità imprenditoriale? Per mancanza di risorse e di
finanziamenti? Non voglio esprimere giudizi se non ricordare che, comun-
que, la nostra è una terra bellissima - il Delta del Po è un gioiello della natura
- che non scambierei con nessun altra al mondo. Credo di non svelare nulla di
arcano se affermo che la provincia di Rovigo è sempre stata considerata – e
purtroppo a ragione – la Cenerentola tra tutte le consorelle venete… ed ora
cercherò,
in breve,
di farvela conoscere sotto un punto di vista economico
(siamo pur sempre commercialisti) mentre – per quanto riguarda quello
territoriale – vi invito a venirla a visitare perché aperta, come potrete leggere,
ad un “turismo intelligente”.
Dal punto di vista economico, la provincia di Rovigo ha mantenuto una
spiccata
vocazione agricola
essendo stata interessata solo marginalmente
da quello che è conosciuto come il
fenomeno Nord-Est
, ovvero quel rapido
processo di industrializzazione che ha riguardato – nello scorso millennio –
non solo il Veneto ma, in generale, tutte le Venezie. Il territorio della provin-
cia è coltivato prevalentemente in maniera estensiva a cereali (in particolare
frumento, mais e riso), a frutteto (nel medio-alto polesine) e ad ortaggi (nel
basso polesine e nella zona del medio, Lusia). Molto fiorente il comparto
della
pesca
, soprattutto l’
acquacoltura
nelle valli del delta del Po, al punto
che il Consorzio Pescatori di Scardovari (produttore di vongole e cozze
DOP) è considerato come la prima “industria” della provincia.
A Rovigo più che di vera e propria
industria
comunque (le realtà di questo
genere nel senso “milanese” del termine sono veramente poche) possiamo
parlare di
artigianato
e di
PMI
che operano prevalentemente nei settori
agro-alimentare, meccanico, del legno, tessile-abbigliamento e costruzioni,
anche se questi ultimi due – il primo già negli anni novanta, il secondo dopo
il 2008 – hanno risentito di una enorme crisi dovuta, da un lato dai minori
costi di produzione praticati nei paesi emergenti, dall’altro dal crollo delle
commesse.
Per quanto riguarda il
commercio
, la provincia di Rovigo è tristemente nota
per essere una delle aree dove la grande distribuzione, in relazione al numero
degli abitanti (circa 250mila), ha un’incidenza maggiore. Questo ha fatto sì
che le piccole attività commerciali, le botteghe, abbiano iniziato a chiudere e,
nei centri minori (40 comuni su 50 sono sotto i 5.000 abitanti) la rete
commerciale è quasi del tutto sparita. Sicuramente uno dei fenomeni econo-
mici più interessanti è costituito dal commercio all’ingrosso del pesce: cro-
stacei, molluschi, pesce azzurro e prodotti marinati, giornalmente partono
Presidente
MicheleGHIRARDINI
Vice Presidente
AngeloCAPUZZO
Segretario
Laura LIVIERO
Tesoriere
GianfilippoGROSSELLE
Consiglieri
Mara BERTO, Andrea FUSETTO
Simona GUARNIERI, Fabio RUFFIN
Stefano STECCA
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