Il Commercialista Veneto n.233 (SET/OTT 2016) - page 3

NUMERO 233 - SETTEMBRE / OTTOBRE 2016
3
IL COMMERCIALISTA VENETO
SILVIADECARLI
Ordine di Trento e Rovereto
Dalla competizione elettorale
emerge (e vince) la partecipazione
PROFESSIONE
I
L 3 E 4 NOVEMBRE SCORSO si sono tenute le elezioni dei Consigli
degli Ordini territoriali per il periodo 2017-2020. Non voglio dar conto
degli esiti, dei nomi e dei cognomi di coloro che hanno “vinto o perso”
(di cui potete leggere nelle pagine che seguono), ma di qualcosa di molto
più interessante. Al di là degli esiti, infatti, un dato spicca sopra ogni altro:
la partecipazione al voto degli iscritti
.
Sono partita dalla semplice constatazione di quanto è successo nel mio
Ordine: nonostante l’orografia del territorio, nonostante non fosse ammes-
so il voto per corrispondenza, nonostante non siano possibili seggi “vo-
lanti” nelle periferie, tanti e tanti iscritti si sono recati al seggio per esprime-
re il loro voto, come non si era visto prima. Dal confronto con i colleghi del
è emerso che lo stesso è accaduto anche altrove in Triveneto.
Mi sono allora chiesta quali fossero le ragioni, quale il fattore nuovo e/o
“diverso” che ha così significativamente inciso.
Lungi dal voler essere esaustiva, ben sapendo che i fattori che possono
incidere sul voto sono molti e spesso complessi, ho voluto però prendere
in considerazione una variabile: il numero di liste presentate in ogni Ordine.
Credo, infatti, che uno dei tratti caratteristici di queste ultime elezioni dei
Consigli territoriali sia stato proprio il confronto elettorale
1
. L’ipotesi da
vagliare è dunque quella di una relazione tra la presenza di più di una lista
di candidati per singolo Ordine e la partecipazione al voto degli iscritti.
Con la collaborazione dei colleghi del
ho raccolto presso le segreterie
degli Ordini del Triveneto questi semplici dati, riferiti sia all’ultima tornata
elettorale (2016), sia (per confronto) a quella precedente (2012):
- numero di iscritti all’Ordine con diritto di voto alla data delle elezioni;
- numero di iscritti votanti;
- numero di liste presentate.
I dati raccolti sono i seguenti:
I dati mostrano innanzitutto che nel 2012 solo sei (6) Ordini su quattordici
presentavano più di una lista. Nel 2016, al contrario, si sono presentate e
Elezioni dei Consigli degli Ordini Territoriali 2016
ORDINI
2016
2012
iscritti votanti % votanti n. liste iscritti votanti % votanti n. liste
Belluno
194
81
41,75
1
183
88
48,09
1
Bolzano
678
183
26,99
1
602
181
30,07
1
Gorizia
150
118
78,67
2
150
57
38,00
1
Padova
1610
765
47,52
1
1576
826
52,41
2
Pordenone
508
373
73,43
2
429
155
36,13
1
Rovigo
305
158
51,80
1
220
172
78,18
2
Trento e Rovereto
665
487
73,23
2
629
165
26,23
1
Treviso
1405
768
54,66
2
1315
294
22,36
1
Trieste
348
224
64,37
2
362
225
62,02
2
Udine
779
271
34,79
2
771
249
32,30
2
Venezia
1178
737
62,56
2
1175**
547
46,55
1
Verona
1734
1292
74,51
2
1601
1031
64,40
3
Vicenza
1500
948
63,20
2
1142
730
63,92
2
(Bassano)*
//
//
//
//
n.d.
n.d.
n.d.
TOTALE 11054
6405
57,94
Legenda
: *Ordine soppresso nel 2016; **valore al 31/03/2012; n.d. = non disponibile.
FONTE: Segreterie degli Ordini DCEC del Triveneto (novembre 2016).
confrontate due liste in ben nove (9) Ordini su tredici (13)
2
. Tra il 2012 e il
2016, quindi,
il numero di Ordini con due liste presentate è aumentato
.
Dall’analisi dei dati emerge inoltre che,
laddove è presente una lista unica,
la partecipazione al voto degli iscritti si attesta sempre a livelli bassi
,
comunque sotto il 50%. Se consideriamo il 2012, Bolzano, Gorizia e
Pordenone hanno registrato affluenze attorno al 35%, con Belluno un po’
sopra (48%) e Trento/Rovereto e Treviso fanalino di coda, rispettivamen-
te, al 26% e 22,36%. Parimenti, nel 2016 Belluno registra un 41%, Padova
47%, Rovigo 51% e Bolzano che chiude la classifica appena sotto il 27%.
Al contrario,
in presenza di doppia lista
(o comunque più di una)
la parte-
cipazione al voto è maggiore
, e tendenzialmente superiore al 60%. Nello
specifico, nel 2012 gli Ordini con confronto elettorale hanno mostrato una
partecipazione di poco superiore al 60%, con un massimo di 78% registrato
a Rovigo. Nel 2016, il dato viene pressoché confermato con Treviso, Trie-
ste, Venezia e Vicenza attorno al 60%, ma con picchi oltre il 70% a Gorizia
(78%), Pordenone (73%), Trento/Rovereto (73%) e Verona (74%).
L’
unica eccezione
, in controtendenza su entrambe le annualità considera-
te, è
Udine
. Qui, sia nel 2012 che nel 2016, la partecipazione è stata scarsa
nonostante la presenza di due (2) liste, attestandosi poco sopra il 30%. Ho
cercato di capirne le ragioni. Come spiega il collega Giaccaja:
“La mia idea
è che, al di là della grandezza della provincia che non ha certo favorito
lo spostamento di molti colleghi lontani da Udine per venire al seggio, la
ragione principale sia che le due liste non si sono presentate come in
concorrenza fra loro: la principale in continuità con l’attuale Consiglio
uscente e la seconda come emanazione della Unione Giovani, con l’obiet-
tivo di potere fare entrare due propri componenti con pieno titolo nel
Consiglio nuovo. Una formula già usata in passato e che ha portato buoni
frutti nell’attenzione posta verso i giovani colleghi e la formazione.”
SEGUE A PAGINA 4
1
Avevo già scritto in merito all’importanza e positività del confronto elettorale in Eutekne.info,
Per il rinnovo del CNDCEC bisogna puntare sui programmi
, 05 febbraio 2014.
2
Per effetto della riforma della geografia giudiziaria, che ha tra l’altro ridefinito i circondari dei Tribunali cui fanno capo anche gli Ordini territoriali dei Dottori Commercialisti
e Esperti Contabili, l’Ordine di Bassano è stato soppresso nel 2016 e gli iscritti sono transitati nell’Ordine di Vicenza. Per la stessa ragione, si deve segnalare che nel 2016 sono
intervenute alcune variazioni nella distribuzione territoriale degli iscritti tra i vari Ordini del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
Possiamo dire che si è trat-
tato dunque di liste
“apparentate” (un po’
come avvenuto in passato
con gran parte delle liste
“dottori” e “ragionieri”
che, sebben formalmente
diverse, rappresentavano
un tutt’uno). E il riscontro
in termini di partecipazio-
ne al voto ne è stato in-
fluenzato, al ribasso. Pro-
babilmente, quando non si
ha un vero e proprio con-
fronto elettorale - basato su
programmi diversi e perso-
ne che rappresentano idee
contrapposte - gli iscritti ri-
tengono che il loro voto
non conti perché non in-
cide sull’esito. Che poi è
sostanzialmente è quanto
accade in ipotesi di lista
unica. Questa considera-
zione giustificherebbe an-
che la circostanza, riscon-
trata nel 2016, che
la possi-
1,2 4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,...24
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