Il Commercialista Veneto n.223 (GEN/FEB 2015) - page 9

IL COMMERCIALISTA VENETO
NUMERO 223 - GENNAIO / FEBBRAIO 2015
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I DIRETTORI
Massimo Da Re
(
Ordine di Venezia) - Direttore
dal 2008 al 2012
Celebriamo il futuro
Il suo primo editoriale
Senza paure
(
Il Commercialista Veneto
n. 180, novembre-dicembre 2007)
E
DECCOCI, DOPO IL40°ANNIVERSARIOED ILNUMERO
200, arrivati anche al mezzo secolo…alla mezza età del Nostro
Giornale! Un tempo la mezza età era vista come un traguardo
dove si tiravano le somme di una parte importante della vita, in
cui, con ragionevoli certezze, si erano messe solide basi per il
prosieguo della vita. Oggi il concetto di mezza età è diventato più liquido….
meno definito nel numero degli anni da attribuirgli e sicuramente con meno,
se non assenti certezze. Tutto questo vale anche per i 50 anni de
Il
Commercialista Veneto
, …che io preferisco chiamare , il Nostro Giornale
del Triveneto, a ragione e con orgoglio, non solo secondo me, il più bel
giornale della nostra Categoria in Italia.
Come sempre un po’ provocatoriamente vedo quindi questi 50 anni come
una grossa virtù di gioventù e non come un lungo tempo passato, li vedo
come una opportunità anche per il Giornale di essere non solo al passo con
i tempi, ma anche un anticipatore, un faro e una guida per la nostra
professione. Se è vero che tutti noi viviamo quotidianamente la professione
con le ansie delle scadenze dei mille e più orpelli che ogni ente gratuitamente
ci affibbia e con le preoccupazioni per la salute economica dei nostri clienti,
che vedono allontanarsi l’uscita dalla crisi e la conquista di un’etica e di
una equità fiscale, è altrettanto vero che la professionalità, la dedizione e
l’apertura mentale che sappiamo mettere in campo rappresentano
assets
che possono aprirci, in un prossimo futuro, importanti opportunità con
conseguente possibile miglioramento non solo della nostra situazione
professionale ma anche di quella del nostro Paese.
Con la necessaria creatività e lungimiranza e con il nostro
savoir faire
ben
orientato, nessun traguardo potrà esserci precluso! Troppa fiducia?
sono certo che nonmi smentirai….. e, camminando sul filo dell’orizzonte,
ci guiderai nei prossimi 50 anni in un entusiasmante futuro!
Lo scorso novembre l’Associazione
dei Dottori Commercialisti delle Tre Venezie
ha voluto affidarmi, a partire da questo numero, la responsabilità della direzione
del nostro prestigioso periodico.
Ringrazio tutti gli amici del Consiglio e tutti i Presidenti degli Ordini del Triveneto
che hanno avuto, pur magari non conoscendomi abbastanza, il coraggio di
affidarmi una tale responsabilità: farò di tutto per meritarmi tale fiducia ope-
rando al meglio delle mie capacità e competenze.
Momento più stimolante non poteva esserci per assumere
la direzione del nostro periodico Triveneto.
Come a tutti noto dal primo di gennaio 2008 ha preso il via
l’Albo Unico, svolta epocale per la nostra categoria comun-
que la si veda. Claudio Siciliotti ha assunto la prestigiosa e
gravosa responsabilità di guidare il nostro Consiglio Na-
zionale per il prossimo quinquennio.
Sarà il Presidente di tutti ma noi del “Triveneto” lo sentiamo
un po’ più nostro. Perché lo conosciamo personalmente,
ma anche perché da Lui e dai Suoi compagni di avventu-
ra ci aspettiamo una scossa e un netto cambio di marcia
nella gestione della Categoria sull’onda anche di quelle
che sono state le positive esperienze e gli spunti innovativi
e creativi che il Triveneto ha da sempre offerto e che in
questi ultimi anni hanno raggiunto livelli di sicura eccel-
lenza: sono certo che Claudio saprà cogliere le esperienze trivenete e saprà valo-
rizzarle mettendole a disposizione dell’intera categoria.
Il titolo di questo mio primo editoriale potrebbe sembrare immodesto e forse un po’
sopra le righe: non lo è e non lo vuole essere.
Vuole essere un appello, uno stimolo per tutti noi per osare, uscire un po’ fuori dai
soliti schemi, esplorare nuovi orizzonti con spirito critico e innovativo, con curiosità
e inventiva, con consapevolezza dei nostri limiti e del nostro ruolo, ma con l’intento
di valorizzarlo al massimo per il bene non tanto egoisticamente solo della nostra
categoria ma in senso più ampio per tutte quelle realtà che quotidianamente gestiamo
e tentiamo di valorizzare e sviluppare e in generale per il nostro paese.
Insomma da soli, o con altri professionisti lungimiranti che vorranno partecipare,
assumere quel ruolo sociale che da sempre evochiamo ma che poco abbiamo fatto
per farci riconoscere. Tutto questo continuando a sensibilizzare fattivamente il
legislatore, i ministri e i tecnici preposti sulla necessità di evitare il continuo com-
portamento compulsivo del legiferare per decreti legge, o addirittura per comuni-
cati stampa, violando ripetutamente ogni diritto del contribuente (lo Statuto così
serve a ben poco) immergendo nell’incertezza il mondo produttivo.
Agire preventivamente, ma anche con decisione quando le leggi approvate
rasentano il ridicolo (vedi ultime sanzioni per i collegi sindacali), o quando ai
Colleghi viene imposto un qualsiasi compito che comporta solo oneri e nessun
riconoscimento, rappresenta un’altra frontiera che il nuovo Consiglio Nazio-
nale dovrà considerare. Il percorso sarà lungo e irto di
difficoltà: qualcuno potrà recriminare che abbiamo per-
so tempo, ma per sviluppare e per crescere e far cresce-
re la consapevolezza e la credibilità in generale rispetto
alla nostra categoria è necessario guardare avanti con
fiducia e determinazione.
Questo è lo spirito che desidero mettere, con il supporto
di Voi lettori, di tutto il Comitato di Redazione e degli
ormai storici (per dedizione) collaboratori, anche nella
conduzione del giornale: un giornale Triveneto, territo-
rio di professionisti, di piccole e medie imprese, di inven-
tori, di attenti analisti ed economisti. Triveneto “Loco-
motiva d’Italia”, ossatura dell’economia ma troppo spes-
so ignorato se non dimenticato da chi ci conduce e quindi
dalla politica di qualsiasi colore essa sia.
Vogliamo e ambiamo essere anche la voce della profes-
sione e con noi delle imprese con le quali lavoriamo ed operiamo. Una voce
tecnica, libera, propositiva ed innovativa, critica quando necessario.
Mi rivolgo quindi a Voi cari Colleghi: scrivete, proponete ed innovate la profes-
sione partecipando anche alla stesura del giornale con i Vostri interventi. Nessuna
paura a scrivere in particolare per i più giovani, perché mettere in rete conoscen-
ze ed esperienze rappresenta la possibilità anche di ritagliarsi un ruolo effettivo
nella società, per poter scuotere il sistema dal declino stagnante nel quale si trova
e che rischia di soffocare proprio le nuove generazioni. Vi aspetto con entusiasmo
per costruire con Voi un giornale al passo con i tempi.
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