Il Commercialista Veneto n.223 (GEN/FEB 2015) - page 3

IL COMMERCIALISTA VENETO
NUMERO 223 - GENNAIO / FEBBRAIO 2015
3
Tra passato, presente e futuro
GERMANO ROSSI
Direttore de "Il CommercialistaVeneto"
Ordine di Treviso
Care Colleghe e Cari Colleghi
,
è per me un grande onore introdurre questo numero speciale, edito in
occasione del cinquantesimo anno di pubblicazione de
Il Commercialista
Veneto
, periodico bimestrale dei Commercialisti del Triveneto, nato da una
visionaria intuizione di Dino Sesani, attorno al quale si sono sviluppate
tutte le iniziative di aggregazione che oggi caratterizzano il nostro Territorio.
Un numero attraverso il quale il Comitato di Redazione ha voluto proporre
a tutti Voi una serie di riflessioni sulla nostra categoria e sulle sue prospettive,
sviluppate insieme con i nostri Rappresentanti Istituzionali e con molti dei
colleghi che negli anni hanno collaborato con il Giornale, oltre che con altri
amici provenienti da altri territori della penisola, che di buon grado hanno
accettato di parlarci di cosa significhi svolgere la Professione al di fuori del
Triveneto.
Le riflessioni sul tempo
,
sul suo trascorrere e
sulle relazioni esistenti
tra passato, presente e
futuro, sono da sempre
al centro dell’interesse di
filosofi e pensatori
d’ogni dove, le cui
lezioni ci insegnano che
bisogna conoscere bene
il proprio passato se si
vuole comprendere il
presente e indirizzare al
meglio le proprie azioni
per il futuro.
Ho voluto anch’io
guardare indietro, alla
storia di questo Giornale
ed alla lunghissima
strada da esso fin qui
percorsa.
Una storia fatta di circa
duemila Autori che
gratuitamente hanno
dedicato il loro tempo e
la loro conoscenza ad
esaminare problemi di
tecnica professionale, ad esprimere le loro opinioni sulle norme e la loro
applicazione, ad approfondire temi di politica di categoria ed a riflettere
sulle prospettive, sui rischi e sulle opportunità che di volta in volta si
presentavano al cospetto dei commercialisti, o ancora a proporre piccoli
camei sul nostro Territorio e sulle sue radici storiche e culturali.
Interventi in grado, nella maggior parte dei casi, di conservare negli anni la
loro attualità, grazie non solo all’intrinseca valenza dei loro contenuti, ma
anche alla loro specificità, derivante dall’essere scritti da commercialisti
che avevano verosimilmente testato sul campo il problema analizzato.
Leggerli oggi, scorrendo la collezione quasi completa dei numeri fino ad
oggi pubblicati, disponibile sul sito internet del Giornale, è decisamente
sorprendente, e per certi versi emozionante.
Balzano all’occhio, in particolare, le frequentissime discussioni sulla
Professione e sul futuro della categoria: domande spesso simili, che si
ripetono di continuo lungo tutti i cinquant’anni di vita del Giornale; ma
soprattutto proposte e risposte, destinate a diventare vere e proprie linee
d’indirizzo per il lettore, che poteva trovare in ogni caso insostituibili
momenti di confronto ai quali ispirare le proprie decisioni strategiche.
Dalle pagine del
emerge nitidamente l’immagine di una categoria viva
e vivace, sempre attenta alle istanze ed alle evoluzioni del sistema economico
circostante cui è rivolta la sua attività, e sempre pronta a rimettersi in
discussione, con approcci costruttivi e mai utilitaristici, orgogliosamente
fiera della propria professionalità e della propria capacità di raccogliere ed
affrontare la sfide proposte dal mercato, dalla concorrenza e dalle nuove
tecnologie .
Una vitalità che permane tuttora
, e che noi del Comitato di Redazione
abbiamo il privilegio di percepire negli entusiastici interventi dei colleghi
più anziani così come nelle mirabili fatiche di quelli più giovani, che da
sempre il Giornale cerca di valorizzare con premi e borse di studio, e che ci
sorprendono continuamente con il loro impegno, la loro partecipazione e la
loro bravura, ripagandoci con il loro sostegno, il loro apprezzamento ed il
loro incitamento a proseguire nella nostra attività.
E sono proprio loro, i Giovani Autori del , a cui noi del Comitato di
Redazione volgiamo lo sguardo, che ci rassicurano sul futuro della nostra
categoria.
Un futuro che – ne sono certo –
continuerà a vedere i Dottori Commercialisti
in prima fila nel settore dei servizi professionali per le Imprese, per le
Istituzioni e per i Cittadini, in un contesto che, rispetto al passato, richiederà
più elevati standard di qualità tecnica, di etica e di garanzie che solo un
sistema ordinistico come il nostro potrà offrire.
Un futuro nel quale ci troveremo sempre più a confrontarci con le istanze di
specializzazione che provengono dal mercato, dalle quali riceveremo un
fortissimo impulso ad
intraprendere percorsi di
alta formazione e di
aggregazione, ed a
sfruttare
tutte
le
opportunità che le nuove
tecnologie ci metteranno
a disposizione, secondo
schemi che già oggi i
nostri rappresentanti
istituzionali più attenti
stanno iniziando a
delineare.
Strade non facili,
s’intende. Ma non vi
sono scorciatoie.
Quel che è facile è per
tutti. Non può esservi
Professione laddove
l’informazione può
essere acquisita da
chiunque con una breve
ricerca sulla rete, o in tutti
i contesti in cui la perizia
tecnica dell’esperto può
essere sostituita da un
software di uso comune
o da automatismi di semplice applicazione.
Non è quella la nostra strada.
Noi saremo capaci di elevarci a livelli di competenza e di specializzazione
tali da renderci inattaccabili per la maggior parte di coloro che proveranno
a cimentarsi sulle aree di nostra pertinenza; e in quel territorio ritroveremo
i tratti distintivi ed i riconoscimenti che in passato hanno caratterizzato la
nostra professione.
Fuori dal mucchio
, come il nostro Giornale.
Con il suo formato insolito, con la sua identità ben definita, con la sua
scelta di essere Cultura, Formazione, Appartenenza, Approfondimento, e
non un cocktail di notizie superficiali ed immagini destinato a deprimere
ogni serio intento cognitivo.
È fuor di dubbio che, in un mondo che sempre più sarà caratterizzato da
prodotti multimediali e
device
elettronici ed informatici, il
debba
continuare ad intraprendere percorsi paralleli nell’ambito dei nuovi modelli
di comunicazione che il futuro ci riserverà, attraverso i siti internet, i social
network, le applicazioni per
tablet
e
smartphone
e così via. Percorsi che già
in passato il ha del resto avviato prima di molti altri, e sui quali prosegue
tuttora la sua attività. Ma proprio in questo mondo ritengo che il
debba
distinguersi e distinguerci, caratterizzando l’essenza della nostra
Professione, ed affermandosi come una bandiera concreta e non effimera
per tutti i Dottori Commercialisti, non solo in ambito Triveneto.
Il
non avrà mai fretta. Aspetterà con calma che il suo lettore trovi il
tempo per lui, dopo le mille incombenze di tutti i giorni. Non ci sarà il rischio
di vederlo sparire tra le centinaia di mail e di newsletter che quotidianamente
ci assalgono: lo ritroveremo pronto a farci compagnia sulla poltrona di
casa, con la sua sobrietà, con il suo equilibrio, con la sua rasserenante
fisicità e con la sua amichevole autorevolezza.
Ci aspetta ancora tanta strada da percorrere insieme, caro .
E sarà un viaggio molto interessante.
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