Il Commercialista Veneto n.223 (GEN/FEB 2015) - page 10

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NUMERO 223 - GENNAIO/ FEBBRAIO 2015
IL COMMERCIALISTA VENETO
GLI ORDINI
BASSANO DEL GRAPPA
È
con vivo piacere che, quale Presidente dell’Ordine di Bassano del
Grappa, mi trovo a festeggiare i 50 anni de
Il Commercialista Veneto
.
La ricorrenza mi è particolarmente cara in quanto il nostro Ordine è
stato sempre molto attento a mantenere un adeguato e costante apporto
sia in termini di articoli da pubblicare, che di partecipazione dei diversi redattori,
i quali nel corso del tempo si sono succeduti
all’interno del Comitato di Redazione. Tra questi
un caro ricordo va al collega Alferio Crestani,
persona volitiva e sempre disponibile che per tanti
anni ha partecipato con entusiasmo e costanza alle
attività e alle pubblicazioni del Giornale, portando
all’interno dello stesso un tocco di spensieratezza,
che mai non guasta. Dal dicembre 2004 il nostro
Ordine è rappresentato all’interno del Comitato di
Redazione del Giornale dal collega Michele Sonda.
Il nostro Ordine, pur nella sua ridotta dimensione
numerica, ha sempre saputo esprimere delle “punte
di diamante” in termini di contributi scritti di
carattere professionale dotati di requisiti di
scientificità e autorevolezza. I lavori dei “miei”
iscritti sono stati infatti oggetto di ripetuti
apprezzamenti e riconoscimenti da parte del
Comitato di Redazione. In definitiva, il “nostro” Giornale rappresenta una vetrina
e un laboratorio di idee ormai irrinunciabili e ben si presta ad esplorare le vocazioni
professionali del nostro territorio.
Non mi resta quindi che augurare a
Il Commercialista Veneto
altri cinquant’anni
di vita; altri colleghi provvederanno a festeggiare la nostra prestigiosa
pubblicazione che probabilmente, per quel tempo, chissà su quali fantascientifici
supporti editoriali sarà pubblicata.
I
l Commercialista Veneto
compie 50 anni,e la redazione mi invita ,essendo stato
componente del Comitato di Redazione per diversi anni, di far pervenire qualche
personale riflessione.
Cosa può dire uno che compie quest’anno 80 anni di età e fra qualche anno i 50
di professione: “Caro Commercialista Veneto siamo quasi coetanei di professione”?
Certo da quando sono partito con la professione ad oggi
si dice : “E’ CAMBIATO IL MONDO”
Qualche mese fa, mettendo ordine fra le mie carte mi è
venuta fra la mani la dichiarazione dei redditi dell’anno
1970 e la conservo come un cimelio, scritta a mano con
copia in carta carbone, i nomi dei contributi consolidati da
decenni erano “RICCHEZZA MOBILE E
COMPLEMENTARE” ed “IGE” per le imposte indirette;
il conteggio delle imposte veniva fatto dall’ufficio e il
pagamento in base a cartella emessa successivamente: poi
è intervenuta la riforma fiscale, i decreti attuativi e tutto è
cambiato. Siamo stati investiti da una girandola di sigle -
IRPEF IRPEG IRES IRAP ICI IMU e ogni giorno ne
inventano una; gran parte del lavoro, come calcolo e
versamento delle imposte, è stato scaricato sul
contribuente e di riflesso sul commercialista. Ma il
cambiamento più stravolgente è venuto sul piano degli
strumenti di lavoro con l’avvento della rivoluzione
informatica, che ha richiesto a quelli di una certa età uno sforzo di adattamento. Cinque
anni fa ho fatto un corso di informatica, che mi ha aperto un mondo e che mi ha
consentito non dico di diventare un esperto, ma quantomeno di non sentirmi del tutto
tagliato fuori e di questo sono orgoglioso e lo consiglio a tutti quelli della mia età,
professionisti e non, ancora restii ad affrontare questa nuova realtà.
Cosa dire sul piano della normativa e legislazione. Noi abituati ad operare con un Testo
Unico delle Imposte considerato quasi immutabile, come fosse il Vangelo, ci troviamo
travolti da una continua pioggia di leggi, decreti, regolamenti, modifiche, novità ecc.,
ma questo è ben noto e difficilmente accettato anche dai professionisti giovani.
Il rapporto con le Istituzioni era basato in passato su un rapporto umano e personale,
che oggi, se non è venuto meno, si è senz’altro in parte attenuato.
Ma un grande cambiamento è intervenuto nel concetto di professione: possiamo
affermare che lo studio professionale individuale è finito e ci si deve organizzare verso
un lavoro di squadra, che va gestito con criteri e principi aziendalistici puntando ad
una specializzazione e curando la qualità della prestazione anche se l’aspetto fiduciario
e personale resta comunque un punto di riferimento in tale contesto .
Da qualche anno nella nostra società spira un’aria che definirei con un termine non in
uso “giovinalismo”: in altre parole largo ai giovani, tutto deve essere all’insegna della
giovinezza; a questo concetto si contrappone il termine, ormai abusato, di
“rottamazione”, nel senso che deve essere accantonato tutto quello cha sa di vecchio.
Anch’io ogni tanto, a cominciare dalle mie figlie, mi sento dire “Lascia spazio ai
giovani, ritirati dal lavoro e goditi la pensione, come so fanno diversi miei colleghi; e
qualcuno aggiunge con un po’ di stizza “beati voi, chissà se noi arriveremo ad avere una
pensione”. Ma è giusto buttare a mare tutto un patrimonio di conoscenza, esperienza,
relazioni e se vogliamo di saggezza?
Mi ha fatto un certo effetto leggere alcuni anni fa una lettera di un nostro collega
pubblicata dal “Sole 24 Ore” che diceva fra l’altro “
data la mia età - 93 anni - la mia
passione per la professione di dottore commercialista, ancora sulla breccia, sono
ancora il primo ad aprire lo studio e l’ultimo a chiuderlo
”( Luigi Spezia, Il Sole 24 ore
del 20 febbraio 2008), lettera che ho conservato forse come buon auspicio (solo per
l’età però, non per il resto); voglio rispondere che è giusto dare spazio ai giovani, ma
come ha scritto un noto saggista “
l’anziano sia a fianco, con discrezione pronto a dare
indicazioni e suggerimenti se richiesti
”. In questo senso mi ritengo fortunato: ho
raggiunto uno scopo da me perseguito, ovvero quello di dare continuità allo studio, ove
l’attività è portata avanti da uno staff di professionisti e personale e ove la mia
presenza per qualche ora al giorno vuole essere un complemento e una integrazione.
A questo punto mi rendo conto che mi erano state chieste della riflessioni su
Il
Commercialista Veneto
e ho parlato sia pure in via frammentaria e incompleta della
mia vicenda professionale. Ma voglio dire che il nostro giornale in questi 50 anni di vita
è stato, oltre che una fucina di studi, approfondimenti e relazioni di elevato spessore,
anche interprete, tramite rubriche quali “la bocha del Leon”, delle ansie, preoccupazioni,
rabbie e vicende della nostra professione in tale periodo.
E auguro che continui ad essere una tribuna che rispecchi gli umori e le vicende dei
CommercialistiVenetieintalsensomipermettodirivolgereuninvitoaicolleghiditrasmettere
algiornaleleloroimpressioni,critiche,osservazionieancheleloroamarezzesullevicendeche
coinvolgono la nostra professione. Circa il periodo in cui sono statomembro del Comitato
di Redazione conservo un bellissimo ricordo: ho potuto conosceremagnifici colleghi su un
piano sia umano che professionale; le riunioni del comitato costituivano un vivace confronto
di idee, proposte, iniziative, in un reciproco rapporto di stima e cortesia.
A tutti vada il mio affettuoso saluto; ma una persona in particolare vorrei
menzionare: Ludovica, la diligente segretaria, che definirei la colonna portante del
giornale, che ha svolto il suo incarico con impegno, competenza, discrezione e
rispetto dei ruoli. BUON COMPLEANNO,
COMMERCIALISTA VENETO
, e
auguri di un prospero futuro.
E
bbene, siamo giunti ai cinquant’anni di vita de
Il Commercialista Veneto
,
una testata ben radicata nel Territorio che ha visto il succedersi di
numerose “svolte” nella nostra professione: dalla riforma fiscale di
inizio anni settanta fino al recente tentativo di “degradazione” del
nostro lavoro per trasformarlo da attività libero-intellettuale a mero esercizio
telematico a beneficio delle necessità dell’Amministrazione Finanziaria. Il nostro
giornale, nonostante tutto, ha saputo “cambiare pelle” in totale assonanza con le
modificazioni della nostra società, ma sempre nel rispetto della tradizione fatta
di contenuti rigorosi e di interventi a volte sferzanti, tali da suscitare attestati di
apprezzamento e stima provenienti dai colleghi di tutta Italia. Per questi motivi
Il Commercialista Veneto
non sfigura nelle nostre librerie accanto alle più autorevoli
riviste professionali. Il giornale, non nascondiamocelo, risulta tante volte un
utile strumento di supporto al nostro lavoro.
Il Commercialista Veneto è quindi un organismo vivo, continuamente nutrito dal
contributo volontaristico dei tanti colleghi, che matura e si rinnova con il
trascorrere del tempo. Basti pensare al recente varo del “CV FORUM”, che si
sta consolidando come un prestigioso appuntamento per i commercialisti che
vogliono ascoltare e parlare di economia (finalmente!) oppure la tradizionale, e
rivitalizzata, rubrica “la bocha del leon” dove le nostre segnalazioni e, a volte,
“frustrazioni” trovano spazio e ottengono riscontro da parte del direttore e,
infine, non si possono dimenticare le interviste ai protagonisti dell’economia
regionale o degli
opinion leaders
economici e sociali. Mai come in quelle occasioni
il giornale manifesta appieno la sua natura di cassa di risonanza di come ci
vedono gli altri e di come gli altri percepiscono l’interagire tra la nostra professione
e il tessuto economico circostante. In merito a questo non posso per esempio
esimermi dal ricordare come definì il nostro lavoro il giornalista Luigi Bacialli in
una intervista di tanti anni fa: il commercialista? “una professione invisibile”.
La nostra testata è quindi inesorabilmente destinata ad evolvere e a mutare
assieme al cambiamento nei contenuti del nostro lavoro pur restando ancorata
ad una solida omogeneità di fondo, la quale caratterizza le tre regioni che
compongono il Triveneto; un minimo comune denominatore fatto di operosità,
serietà e concretezza.
A questo punto non resta che declamare: “tanti auguri e lunga vita al
Commercialista Veneto
!”
Un laboratorio d'idee
AMEDEOBUSNARDO
Presidente Ordine di Bassano del Grappa
MICHELESONDA
Redattore Ordine di Bassano del Grappa
Un organismo vivo
che si evolve con il territorio
ALFERIOCRESTANI
Ex Redattore Ordine di Bassano del Grappa
Tra giovanilismo e rottamazione
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