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NUMERO 220 - LUGLIO / AGOSTO 2014
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IL COMMERCIALISTA VENETO
REVISIONE
MARCELLOPULIZZI *
Ordine di Treviso
Valutazioni preliminari
all'accettazione dell'incarico
SEGUE A PAGINA 24
Premessa
L’accettazione o il mantenimento di un incarico costi-
tuisce per il revisore una decisione di estrema delica-
tezza ed importanza perché una decisione affrettata o
superficiale, non basata su un’adeguata conoscenza
delle caratteristiche dell’incarico e dell’impresa sotto-
posta al controllo, potrebbe avere pesanti ripercus-
sioni sia sulla qualità delle attività di revisione sia in
tema di responsabilità.
Su quest’ultimo punto, sebbene la Commissione Euro-
pea, attraverso la Raccomandazione del 5 giugno 2008,
avesse suggerito ai vari Stati membri di limitare la re-
sponsabilità, potendo scegliere tra le tre alternative:
a) individuazione di un importo finanziario massimo
b) previsione di una responsabilità proporzionale
c) limitazione della responsabilità attraverso un accor-
do con l’impresa sottoposta a revisione.
Il legislatore italiano, attraverso l’art.15 del D.Lgs. 39/
2010, ha ritenuto opportuno di non aderire a tale orien-
tamento, prevedendo invece la responsabilità illimita-
ta e solidale tra i revisori, società di revisione ed ammi-
nistratori dell’impresa per i danni provocati ai soci e ai
terzi.
Il tema relativo all’accettazione ed al mantenimento
dell’incarico, regolamentato dal Principio internazio-
nale sul controllo della qualità Isqc 1 e dai Principi di
revisione internazionali 200, 220, 300, rientra nel più
ampio concetto di sistema di controllo della qualità del
soggetto abilitato, che non andrebbe visto come un
inutile aspetto burocratico, ma un insieme di direttive
e procedure il cui scopo principale è quello di garantire
un servizio di revisione di alta qualità.
In particolare, il Principio Isqc 1, al paragrafo n. 26,
individua le tre condizioni che devono essere valutate
positivamente al fine di accettare un nuovo incarico, o
di mantenerlo, con ragionevole sicurezza:
1. disponibilità di competenze e risorse per svolgere
l’incarico nei tempi previsti;
2. capacità di rispettare i principi etici applicabili;
3. integrità del cliente.
Essendo tutta l’attività di revisione basata sul proces-
so di documentazione, anche queste fasi preliminari
all’accettazione dell’incarico dovranno essere adegua-
tamente documentate, prestando attenzione al princi-
pio generale in base al quale i controlli non documenta-
ti equivalgono a controlli non eseguiti.
A tal riguardo, premesso che la documentazione deve
essere auto-esplicante, cioè strutturata in modo tale
che un revisore esterno possa comprendere il lavoro
svolto senza dovere interpellare il soggetto che ha pre-
disposto la documentazione, al fine di garantire uni-
formità tra le persone e nel tempo, viene raccomanda-
to l’utilizzo di check list e questionari standard, che
dovranno essere inseriti nell’Archivio Generale, nella
sezione relativa alla pianificazione.
Sebbene il codice civile non imponga alcuna attività di
valutazione specifica al Collegio sindacale in sede di
prima nomina, essendo tuttavia l’impostazione della
revisione legale dei conti fondata sullo svolgimento
delle suindicate attività preliminari all’accettazione e/
o al mantenimento dell’incarico, nelle “Linee guida per
l’organizzazione del Collegio sindacale incaricato del-
la revisione legale dei conti”, emanato dal Consiglio
Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti
Contabili, viene ribadita l’opportunità che anche i can-
didati sindaci debbano svolgere tali attività prima di
procedere all’accettazione dell’incarico e, consideran-
do la sua natura di organo “collegiale”, che ciò vada
* Componente della Commissione di studio Contabilità
Finanza e Controllo - Ordine di Treviso
fatto “collegialmente”.
Le attività preliminari
all’accettazione dell’incarico
L’obiettivo delle attività preliminari è quello di cono-
scere le caratteristiche dell’incarico e dell’impresa sot-
toposta alla revisione prima di procedere all’accetta-
zione dell’incarico.
Il Principio Isqc 1, ai paragrafi 26, 27 e 28, detta le
seguenti regole:
-
Al paragrafo 26
, vengono indicate alcune spe-
cifiche attività che possono essere considerate di
autovalutazione e di natura dinamica, da svolgersi cioè
nel continuo, per verificare:
a) competenza e capacità necessarie allo specifico in-
carico;
b) risorse destinabili allo svolgimento dell’incarico;
c) tempo destinato allo svolgimento dell’incarico;
d) etica nello svolgimento dell’incarico;
e) integrità del cliente.
-
Al paragrafo 27
, oltre ad essere evidenziata
l’obbligatorietà di documentazione del processo
valutativo in oggetto e delle modalità di gestione di
potenziali conflitti d’interesse, viene specificato l’am-
bito di applicazione delle suindicate attività di
autovalutazione, e cioè:
1) per decidere se accettare un incarico da un nuovo
cliente;
2) per decidere se mantenere un incarico già in essere
da un cliente già acquisito (revisione di un successivo
bilancio);
3) per decidere se accettare un nuovo incarico con un
cliente già acquisito (nuovo lavoro).
-
Al paragrafo 28
, vengono evidenziate le pro-
cedure che il revisore deve adottare nei casi i cui
acquisisca informazioni che, se fossero state disponi-
bili prima, lo avrebbero indotto a rifiutare l’incarico.
Caratteristiche ed integrità del potenziale cliente
Per poter valutare la competenza e la capacità neces-
saria allo svolgimento di uno specifico incarico, occor-
re conoscere prima i requisiti specifici dell’incarico,
comprendere cioè l’impresa ed il contesto in cui ope-
ra, le caratteristiche e l’integrità del potenziale cliente.
Risulta necessario, dunque, conoscere la storia ed
acquisire documenti, quali:
1.
una visura camerale storica
, per controlla-
re ad esempio:
il sistema di amministrazione: una variazione
frequente dei componenti l’organo amministrativo
potrebbe denotare instabilità nell’amministrazione;
l’oggetto sociale: andrebbe verificata l’aderen-
za dell’oggetto sociale indicato nello Statuto con l’at-
tività indicata dall’organo amministrativo in un
auspicabile colloquio conoscitivo;
sede legale ed unità locali: frequenti
spostamenti della sede legale o frequenti aperture e
chiusure delle unità locali potrebbero essere indice di
strategie aziendali non ottimali;
deposito di bilancio: andrebbero verificate le
motivazioni di eventuali mancati depositi di bilancio o
del non rispetto dei termini di approvazione;
organo di controllo: va verificata la presenza e
la composizione, così come se ci sono state dimissioni.
2.
Il fascicolo dell’ultimo bilancio
approva-
to, completo delle relative relazioni di revisione, per
controllare ad esempio:
capitale e riserve (verificare l’integrità del ca-
pitale sociale e la solidità patrimoniale);
crediti commerciali (verifica in rapporto al fat-
turato);
esposizione verso fornitori, banche ed altri
finanziatori;
crediti/debiti tributari;
valutazioni significative: fondo svalutazione
crediti, le rimanenze, gli investimenti;
l’esistenza di transazioni di rilievo con parti
correlate.
3.
L’organigramma della società
e dell’even-
tuale gruppo di appartenenza;
4.
Copia dell’ultimo Modello Unico
e dell’ul-
timo Modello 770.
In secondo luogo, sebbene non venga richiesto dall’Isqc
1 né dall’ISA 220, viene ritenuto opportuno un incon-
tro preliminare con il potenziale cliente sia per ottene-
re conferma delle informazioni fin qui raccolte, sia per
integrare le stesse, redigendone, quindi, una sintesi in
una
checklist
, sotto forma di questionario o riepilogate
in un memorandum.
A titolo esemplificativo si riportano i principali aspetti
che devono essere indagati per la comprensione del-
l’impresa e del contesto in cui opera:
settore di attività: mercato di riferimento; con-
correnza; attività ciclica o stagionale; contenuto tec-
nologico dei prodotti; sviluppo ed offerta di nuovi
prodotti; eventuale espansione in nuove località;
regolamentazione: quadro normativo e regola-
mentare di riferimento;
attività operativa: natura delle fonti di ricavo;
fasi e metodi di produzione; attività esposte a rischi
ambientali; alleanze; segmentazione settoriale; presen-
za di clienti e/o fornitori chiave; gestione delle risorse
umane; ricerca e sviluppo;
partecipazioni ed investimenti: acquisizioni e/
o disinvestimenti pianificati;
informativa finanziaria: principi contabili e
specifiche prassi di settore; modalità di rilevazione dei
ricavi; attività, passività ed operazioni in valuta este-
ra; operazioni inusuali o complesse; eventi o opera-
zioni che comportano una significativa incertezza di
misurazione; controversie in corso e passività poten-
ziali significative e/o inusuali;
obiettivi, strategie e relativi rischi connessi al-
l’attività: cambiamenti nell’impresa, quali operazioni
di finanza straordinaria; ristrutturazioni; nuovi obbli-
ghi in materia contabile; requisiti per accedere ai
finanziamenti; installazione di nuovi significativi si-
stemi IT rilevanti per l’informativa finanziaria;
misurazione ed esame della performance eco-
nomico e finanziaria: indicatori chiave di
perfomance
;
indici, tendenze e statistiche operative; budget, previ-
sioni, analisi delle variazioni; analisi delle
perfomance
dei dipendenti, politiche retributive; raffronti tra le
performance dell’impresa e quelle dei concorrenti;
l’affidabilità del sistema del controllo interno;
l’esistenza di contenziosi di importo signifi-
cativo;
la continuità aziendale.