Page 15 - CV_212

Basic HTML Version

14
NUMERO 212 - MARZO / APRILE 2013
IL COMMERCIALISTA VENETO
che laddove sarebbe in realtà preferibile proce-
dere per i creditori ad una liquidazione per stralcio,
questo al fine di tutelare anche gli interessi dei
lavoratori
6
ed assicurare la prosecuzione delle
attività produttive.
Nonostante tutto, Guatri
7
ricorda che
“la liqui-
dazione delle imprese è a lungo stata pensata
come riguardante beni materiali (o crediti) ed
oggi questa componente è sempre meno rile-
vante. In realtà i beni immateriali solo in parte
e spesso con pesanti sacrifici di prezzo si pre-
stano ad essere liquidati, cioè alienati
separatamente. Come conseguenza di ciò, la li-
quidazione è per definizione «distruzione di
valore»”
.
Da questa affermazione, fatta nel 1995, ma sem-
pre più attuale, si capisce come la componente
immateriale continui con il passare degli anni ad
aumentare la sua importanza se rapportata a quel-
la materiale, e conseguentemente, come il valore
di liquidazione diventi, a parità di altre condizio-
ni, sempre più basso favorendo in questo modo
soluzioni volte alla continuità aziendale. Tra l’al-
tro, c’è da considerare che nella realtà ci posso-
no essere numerosi vincoli alla cessazione del-
l’attività d’impresa e alla successiva liquidazio-
ne dei complessi aziendali che fanno sorgere dei
costi supplementari
8
tali da indurre a rinunciare
al progetto di liquidazione.
Tuttavia, è giusto che il legislatore abbia legitti-
mato il Commissario Straordinario a vendere an-
che nel momento in cui i complessi aziendali pre-
sentano un valore inferiore a quello di liquidazio-
ne, danneggiando quindi ingiustamente i
creditori?
Confrontando l’amministrazione straordinaria con
il
Chapter Eleven
9
si evince che il sistema ameri-
cano affida la scelta sul possibile risanamento ai
creditori, ammettendo l’intervento statale solo in
ipotesi eccezionali, mentre quello italiano non ri-
conosce al ceto creditorio il diritto di esprimere
alcun consenso in relazione all’apertura del pro-
cedimento o all’indirizzo scelto nel programma.
Lo scopo primario della
Reorganization
è quello
di conservare in vita l’organizzazione produtti-
va, valutandone l’opportunità in una logica di
mercato ed è quindi uno strumento di natura
privatistica che si fonda sulla negoziazione tra i
soggetti coinvolti, sulla loro capacità di confron-
tarsi liberamente e di collaborare, poiché ciò che
rileva è la valutazione dell’interesse delle parti,
affinchè si ottenga la migliore soluzione
prospettabile.
La normativa americana mantiene generalmente
in capo all’organizzazione in crisi l’imprenditore
6
Anche Lambertini fa notare come, anche se il valore di liquidazione è una sorta di limite minimo alla valutazione
dell’azienda in perdita, è opportuno sottolineare come nelle concrete valutazioni assuma un certo rilievo la verifica
delle condizioni di fattibilità della procedura di liquidazione, riferendosi in particolare ai vincoli, prevalentemente di
natura sociale, che potrebbero ostacolare la decisione di liquidare l’azienda. Si pensi ad esempio alla necessità di non fare
venir meno una stabile occupazione ad un numero a volte considerevole di dipendenti. Vedi Lambertini F. (1985).
Valutazioni di cessione delle aziende in perdita
. Rivista italiana di ragioneria e di economia aziendale, 1(4): 279-307.
7
Guatri L. (1996).
Crisi, risanamento, procedure: le premesse economiche. Liquidazione o conservazione dell’im-
presa nelle procedure concorsuali
. Atti del convegno S.I.S.CO. (10-11 marzo 1995): 43-57.
8
Si pensi al prolungamento dell’attività nel tempo per rendere graduale e non traumatico il processo di smobilizzo,
nonché al fine di agevolare l’esodo del personale che via via si rende esuberante.
9
Procedura disciplinata dall’ordinamento statunitense e finalizzata alla riorganizzazione dell’unità produttiva in crisi
10
Vedi Danovi A. (2007).
Crisi d’impresa e risanamento finanziario nel sistema italiano
. Milano: Giuffrè.
11
Rovelli L. (2000).
Luci e ombre della nuova legge sull’amministrazione straordinaria. Il fallimento
1 (1): 45-50
indebitato, garantendo così la possibilità al
debtor
di strutturare liberamente la sua proposta di riso-
luzione; la legge italiana affida invece le modalità
di risoluzione della crisi ad un organo ammini-
strativo: il Commissario Straordinario.
Ad una soluzione concordata tra le parti il nostro
legislatore ha preferito una modalità di composi-
zione degli interessi coinvolti che si serva del-
l’intervento di organi pubblici, anche se da tem-
po
10
è riconosciuto come un accordo di natura
privatistica adeguatamente studiato può portare
ad un ritorno più elevato per tutti gli
stakeholder
grazie alla maggiore flessibilità ed efficienza in
termini di tempo e di costi.
Nella
Reorganization
i creditori svolgono un
ruolo di costante partecipazione: sono chiamati
a votare in ordine al piano presentato e sono
quindi maggiormente tutelati rispetto all’ammini-
strazione straordinaria in cui il comitato di sorve-
glianza ha prevalentemente carattere consultivo.
Ci si può chiedere se nel sistema statunitense i
creditori accetterebbero cessioni di aziende al di
fuori di una logica di massimizzazione del valore.
Per concludere, quello che si vuol criticare non è
il nobile obbiettivo del mantenimento dei livelli
occupazionali dei lavoratori dipendenti merite-
voli, ma
“l’accanimento terapeutico”
che po-
trebbe scaturire nei confronti di aziende ormai non
più effettivamente recuperabili al solo scopo di
tale mantenimento, considerando che le concrete
prospettive di recupero dell’equilibrio economico
delle attività imprenditoriali derivano da verifiche
soggettive e che si fondano su ipotesi forti e futu-
re altamente incerte, che potrebbero essere influen-
zate dalla volontà di non portare al fallimento una
grande impresa anche quando questo si presenta
come la migliore soluzione.
E’ stata, tra l’altro, più volte sottolineata l’inac-
cettabilità di forme di continuazione assistita
quando esse scaricano il rischio ed i costi del-
l’operazione su un ceto privato non coinvolto
nelle scelte gestionali come è quello dei creditori
anteriori, con una tutela esecutiva del diritto di
credito che si pone quanto meno sulla soglia
dell’illegittimità costituzionale
11
.
Nonostante quest’ultimo appunto, negli ultimi
tempi abbiamo assistito, anche a livello interna-
zionale e sotto la supervisione dell’Unione Euro-
pea, come nel caso dei salvataggi delle grandi
banche dei paesi in crisi, in ultima Cipro, alla for-
zata compartecipazione di soggetti estranei – i
correntisti – alle scelte di mala gestione del ma-
nagement.
C’è da sperare che la cosa non si ripeta, ma i
dubbi sono legittimi.
“A pensar male si fa peccato, ma molto spesso
ci si azzecca”
(GiulioAndreotti 1919-2013)
Valutazione delle aziende
e Amministrazione Straordinaria
SEGUE DA PAGINA 13
DIRETTORERESPONSABILE
Germano Rossi
Via Municipio 6/a, 31100 TREVISO
Tel. 0422-583200 Fax 583033
email
rossi@advisagroup.it
VICEDIRETTORE
Ezio Busato
Piazza De Gasperi, 12 - 35131 PADOVA
Tel. 049-655140 Fax 655088
email
info@studiobusato.it
BASSANO DELGRAPPA
Michele Sonda
Via Ca' Dolfin, 37 - 36061 BASSANO (VI)
Tel.0424 - 228106 Fax 232654
email
michele.sonda@catena-sonda.it
BELLUNO
Alessandro Bampo
Via Garibaldi, 3 - 32100 BELLUNO
Tel. 0437-941019 Fax 943160
email
alessandro.bampo@bampo.it
BOLZANO
Monica Ponticello
Via Duca d'Aosta 101/A - 39100 BOLZANO
Tel. 0471-272292 Fax 400081
email
m.ponticello@rolmail.net
GORIZIA
Davide David
Via Galvani, 18 - 34074 MONFALCONE (GO)
Tel. 0481-790015 Fax 795425
email
david@tmgcommercialisti.it
PADOVA
Ezio Busato
Piazza De Gasperi, 12 - 35131 PADOVA
Tel. 049-655140 Fax 655088
email
info@studiobusato.it
PORDENONE
Eridania Mori
Via G. Cantore, 21 - 33170 PORDENONE
Tel. 0434-541790
e Fax 030193
email
eridmori@tin.it
Emanuela De Marchi
Via XXIV Maggio, 3 - 33072 CASARSA (PN)
Tel. 0434-871020 Fax 86111
email
emanuela.demarchi @carusoedemarchi.it
ROVIGO
Filippo Carlin
Via Mantovana, 86 - 45014 PORTO VIRO (RO)
Tel. 0426 321062 fax 323497
email
filippocarlin@studiocla.it
TRENTOEROVERETO
Silvia Decarli
Corso Buonarroti, 13 - 38122 TRENTO
Tel. e Fax 0461- 835949
email
silvia.decarli@studiouber.com
TREVISO
Germano Rossi
Via Municipio 6/a, 31100 TREVISO
Tel. 0422-583200 Fax 583033
email
rossi@advisagroup.it
TRIESTE
Filippo Campailla
Via Mazzini, 20 - 34121 TRIESTE
Tel. 040 - 362442 Fax 361505
email
campailla@associazionecommercialisti.com
UDINE
Guido Maria Giaccaja
Via Roma, 43/11D - 33100 UDINE
Tel. 0432 - 504201 Fax 506296
email
giaccajag@arkimede.it
VENEZIA
Luca Corrò
Via Brenta Vecchia, 8 - 30174 MESTRE (VE)
Tel 041-971942 Fax 980015
email
luca.corro@corrolepscky.it
VERONA
Claudio Girardi
Via Sommacampagna, 63/A - 37137 VERONA
Tel. 045 - 596450 Fax 591411
email
girardi.claudio@avpassociati.it
VICENZA
Adriano Cancellari
Via degli Alpini, 21
36040 TORRI DI QUARTESOLO (VI)
Tel. 0444-381912 Fax 381916
email
cancellari@euraaudit.it
WEBMANAGER
Maria Ludovica Pagliari
Via Paruta 33A 35126 PADOVA
Tel. e fax 049 757931
email
commercialistaveneto@giornatedeltriveneto.org
Contattate il redattore
del vostro Ordine.
Collaborate al giornale