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NUMERO 208 - LUGLIO / AGOSTO 2012
IL COMMERCIALISTA VENETO
IL SISTEMA FISCALE RUSSO
INTERNAZIONALE
MAURO GALLUZZO*
Ordine di Udine
A
nche all’analisi
di noi commercialisti
italiani – che ci troviamo sempre più fre-
quentemente di fronte al susseguirsi di
novità su novità con connessi appesantimenti
formali - il sistema fiscale russo risulta essere
abbastanza laborioso dal punto di vista ammini-
strativo.
Tralasciando la parte riguardante la tassazione
delle persone fisiche, e soffermandosi ad analiz-
zare la tassazione delle persone giuridiche, si può
verificare che esiste una sola aliquota d’imposta
per quanto riguarda la tassazione delle società –
la nostra IRES -
,
fissa al 20%, che a sua volta
viene suddivisa tra budget regionale e federale.
Non esiste (per fortuna) un’imposta assimilabile
alla nostra IRAP.
Le altre imposte presenti sono l’imposta sulla
proprietà, un’imposta patrimoniale, e la tassa sul
trasporto, equiparabile al nostro bollo auto.
Esistono poi altre imposte che non si prenderan-
no in considerazione, quali ad esempio la tassa
sull’acqua o l’imposta sull’ecologia.
L’aliquota IVA ordinaria si attesta al 18%.
Molto dell’appesantimento burocratico di cui si
accennava prima deriva dal fatto che il periodo
d’imposta fiscale russo è trimestrale, quindi di
conseguenza i soggetti d’imposta dovranno re-
digere trimestralmente la dichiarazione IVA, la
dichiarazione dei redditi IRES, il bilancio d’eser-
cizio e le dichiarazioni statistiche, mentre se avran-
no lavoratori dipendenti o collaboratori occasio-
nali, dovranno redigere la dichiarazione ai fondi
pensione e la dichiarazione ai fondi assicurativi,
in quanto la società svolge la funzione di sosti-
tuto d’imposta.
La dichiarazione dei redditi IRES è provvisoria,
in quanto a fine anno andrà fatto il conguaglio
per i trimestri precedenti, mentre il periodo fisca-
le per la dichiarazione IVAè autonomo e definiti-
vo – la base imponibile per l’imposta sul profitto
è costituita da ricavi meno costi, aumentati dalle
riprese fiscali per costi non deducibili.
Per quanto riguarda le dichiarazioni fiscali, que-
ste vengono redatte in autonomia e inviate (me-
glio se telematicamente onde evitare code infini-
te all’ispettorato fiscale), mentre le imposte ven-
gono pagate tramite bonifico bancario a speciali
conti dell’amministrazione fiscale.
La contabilità delle società soggette al reddito
d’impresa funziona per competenza, come in Ita-
lia, secondo i principi contabili russi.
I veicoli societari maggiormente utilizzati per ope-
rare in Russia sono le società a responsabilità
limitata, gli uffici di rappresentanza e le Branch di
società straniere.
Il sistema semplificato
nella Federazione Russa
Alla luce degli appesantimenti formali di cui ac-
cennato in precedenza, assume ancora più inte-
resse il regime semplificato che si va sommaria-
mente a descrivere di seguito.
Il sistema semplificato è regolato dagli articoli
346.11 e seguenti (ovvero dal capitolo 26.2) del
codice fiscale della Federazione Russa (di segui-
to più brevemente FR).
Il sistema ricalca il nostro regime dei minimi, che
prevede l’esclusione del regime IVAe semplifica-
zioni negli adempimenti contabili e dichiarativi.
L’applicazione del regime – su base volontaria
tramite invio di una richiesta nell’anno fiscale
precedente a quello in cui si richiede l’utilizzo –
prevede l’esclusione dall’assoggettamento alle
altre imposte previste dalla FR, ovvero imposta
sul profitto
,
imposta sulla proprietà e dall’ IVA,
con esclusione per i beni importati all’interno del
territorio della Federazione Russa, per il quale è
previsto il presupposto territoriale per
l’assoggettamento ad imposta.
In caso di utilizzo del sistema semplificato da parte
delle imprese individuali, l’imprenditore sarà
escluso da IRPEF, IVA e tassa sulla proprietà.
Il regime semplificato non presuppone l’esclu-
sione da contribuzione sociale sui redditi da la-
voro dipendente erogati, così come non solleva
dal meccanismo di
agente fiscale,
cui sono sot-
toposte le società e le imprese individuali che
operano con l’estero, quando ne ricorrono i pre-
supposti.
Il sistema semplificato è precluso per le seguenti
categorie di attività:
– Banche;
– Assicurazioni;
– Fondi pensione non governativi;
– Fondi di investimento
– Imprese individuali connesse al business
delle materie prime;
– Altre categorie particolari di attività,
e risulta inapplicabile nel caso la società abbia
un’unità locale in altra regione, o abbia un ufficio
di rappresentanza all’estero.
Ci sono altresì altre attività minori descritte dal
codice civile per le quali è precluso l’utilizzo del
sistema semplificato.
A livello di struttura societaria, il regime non può
essere applicato qualora vi sia una partecipazio-
ne di :
– Società straniera non registrata nella Fe-
derazione Russa;
– Società russe che possiedono una quota
di partecipazione maggiore del 25% al capitale
sociale della società.
Il regime non può essere altresì utilizzato quan-
do:
– La società ha ricavi annui superiori a
60.000.000 di Rubli;
– Il valore delle immobilizzazioni (materiali
ed immateriali) non supera 100.000.000 di Rubli;
– La società ha più di 100 dipendenti.
La base imponibile di questo regime può essere
determinata in due differenti modalità, ovvero:
– Ricavi;
– Ricavi meno costi inerenti l’attività.
Con l’esclusione dei dividendi dalla base impo-
nibile dei ricavi, in quanto differentemente tassa-
ti alla fonte.
Per quanto riguarda la deducibilità dei costi, –
che devono mantenere comunque i principi ge-
nerali previsti dal codice fiscale della FR – l’arti-
colo 346.16 concede un elenco molto dettagliato,
riassumibile nei principali casi:
– Spese per affitto;
– Spese per leasing;
– Spese per lavoro dipendente;
– Spese per assicurazioni obbligatorie su
dipendenti e immobilizzazioni;
– Interessi passivi pagati su finanziamenti
e debiti;
– IVApagata in dogana per importazione di
merce nel territorio;
– Dazi doganali connessi voce precedente;
– Spese per viaggi di lavoro, inclusa la diaria
giornaliera, la richiesta di visti e spese consolari
e aeroportuali;
– Spese per contabilità, audit e servizi legali;
– Spese per cancelleria, servizi telefonici e
similari;
– Spese connesse a fee per contratti di agenzia;
– Differenze negative di cambio su
rivalutazione di valuta straniera.
Come nel regime italianodeiminimi
, vige il prin-
cipio di cassa in luogo del principio ordinario
della competenza. I ricavi saranno imponibili so-
lamente se incassati, e i costi deducibili solamen-
te se effettivamente sostenuti (o più correttamente
pagati con relativo atto di accettazione dei servi-
zi prestati).
Una differenza rispetto al regime dei minimi, è
che il sistema semplificato prevede una tassa
minima che il contribuente dovrà versare nel caso
che ci siano perdite e l’imponibile fiscale sia ne-
gativo – questa si attesta all’ 1% dei ricavi (una
sorta di minimum tax).
Le eventuali perdite possono essere compensa-
te fino ad un massimo di 10 anni.
L’aliquota per la tassazione è a scelta, e può es-
sere:
* 6%, se si opta per la tassazione sui soli ricavi;
* 15% se si opta per la tassazione sui ricavi meno
costi.
Le dichiarazioni fiscali
devono essere prepara-
te una volta all’anno, non oltre il 31 marzo (per le
società) e 30 aprile (per le persone fisiche), per
autoliquidazione.
Gli acconti sulle imposte invece vanno versate in
maniera anticipata ogni trimestre.
La società può importare merci dall’estero, ma
ovviamente non potrà detrarre l’IVA pagata in
dogana al momento dell’entrata nel territorio rus-
so – ovviamente tale meccanismo rende non con-
veniente questo regime per le società che opera-
no con l’estero in questo senso.
* Responsabile dipartimento contabile IC Partners Russia