Page 8 - CV_201

Basic HTML Version

8
NUMERO 201 - MAGGIO / GIUGNO 2011
IL COMMERCIALISTA VENETO
Pericolo d'insolvenza di Stato membro / Un'ipotesi Italia
SEGUE DA PAGINA 7
(*)
il movimento (in termini di valore nominale) dello stock del debito pubblico pareggia all'attivo e al passivo.
Tuttavia fra le attività si deve considerare il valore di mercato/realizzo dei bonds mentre fra le passività il valore
di rimborso dei titoli. Da qui l'emersione di una variazione negativa della ricchezza della nazione per effetto dei
fenomeni ipotizzati.
(**)
La variazione della massa monetaria per l'acquisto dei bonds è ininfluente in quanto diventa assets per alcune
categorie di soggetti e risparmiatori ma nel contempo costituisce passività (fiduciaria) del sistema economico.
Le risultanze di cui sopra riverberano i loro effetti, a livello di stato patrimoniale nazionale, nei termini seguenti:
(si considerano solo le variazioni che interverrebbero negli assets e liabilities aggregate)
Attività
Passività
(*)
più delta bonds pubblici (valore mercato)
più delta bonds pubblici
meno svalutazione bonds pubblici
più delta moneta fiduciaria
meno delta bonds ritirati (acquistati) da Banca Italia meno delta bonds ritirati (acquistati) dalla banca d'Italia
(**)
più delta moneta
….
….
….
….
variazione attività indotte dalla nuova ricchezza
variazione passività indotte dalla nuova ricchezza
prodotta dallo Stato (tabella di cui sopra)
prodotta dallo Stato (tabella di cui sopra).
Variazione ricchezza netta:
……
……
più PIL prodotto
meno svalutazione bonds pubblici
(coincide di fatto con la variazione negativa delle attività).
Tale variazione sarà positiva o negativa?
Dipende dall'entità della svalutazione dei bonds.
Digressione: il consolidamento dei risultati a livello di intera area CEE
L’impatto inflattivo dell’intervento può essere visualizzato a mezzo delle seguenti
uguaglianze:
Assets
Liabilities
Bonds emessi dallo Stato Italiano
D(italiani)
Massa "fiduciaria" europea
Bonds emessi dal sistema bancario
Bonds italiani
Riserve in euro
E-(D italiani acquistati) (*)
Bonds italiani
Riserve in oro
………..
(*) riserve BCE in euro.
Bilancio B.C.E. consolidato
ÄI/E = p
ee
+ q
^
(italiana) oggetto di attenzione
9
.
A questo punto torna ad operare comunque l’effetto “tassazione” in modo analogo
a quello visto nel caso precedente, per cui si assisterà alla progressione di ulteriore
peggioramento/impoverimento nel livello del bilancio di parte corrente dello Stato
[deficit]. La situazione si aggrava nella misura in cui più elevato è il lasso temporale
di scadenza dei bonds pubblici italiani.
10
Fuoriesce dai limiti della presente lezione il computo e l’esposizione di tale secon-
do effetto, ma comunque deve esser tenuto presente quale stimolo ad ulteriori
riflessioni nella direzione vista.
Conclusioni
La breve disamina che è stata appena condotta non ha fatto altro che corroborare,
applicando i nostri usuali strumenti di lavoro (l’analisi e la proiezione dei bilanci)
che, di fatto, quanto stiamo assistendo (gli aumenti dei deficit pubblici degli Stati),
può essere proiettato e spiegato mediante semplici strumenti analitici: l’esperi-
mento descritto (ahimè, riferito all’Italia) affrontato ne palesa l’evidenza.
dove
ÄI
denota la variazione di moneta immessa nel mercato [nell’area valutaria
geografica CEE] dalla Banca d’Italia per il solo tramite dell’acquisizione dei bonds
italiani; E la base monetaria in circolazione entro l’area valutaria; p
ee
il nuovo tasso
di inflazione atteso (doppia “e” in apice di “p” per distinguerlo dal preesistente
simbolo utilizzato) in risposta all’immissione della moneta aggiuntiva e q
^
la varia-
zione dell’output reale sempre all’interno dell’area valutaria.
Assumendo per semplicità che q
^
non muti in risposta a variazioni di E cioè ÄI, si
addiviene ad una spinta inflattiva del livello dei prezzi nei confronti del resto del
mondo in misura pari al “peso” della parte dei bonds italiani “alleggerita” dalle
autorità monetarie italiane sul totale complessivo della base monetaria in circola-
zione nell’ambito dell’area valutaria.
Il fenomeno economico in osservazione non si arresta qui.
Infatti, per effetto dell’aumento del tasso di interesse nominale dovuto
all’innalzamento del livello generale dei prezzi domestico [infra area CEE], il valore
corrente dei bonds italiani subirà una contrazione pari ad una frazione “ë”. in modo
che l’impatto, a livello di intera area CEE, è più contenuto rispetto all’area specifica
9
In modo rigoroso, la dimostrazione si ottiene osservando che, ipotizzando (ancora una volta e sempre per semplicità) la scadenza dei bonds italiani pari ad anni 1, procedendo
a differenziare il valore attuale degli stessi ed immaginando perfettamente operante l’uguaglianza di Fisher (fra tasso nominale e tasso reale di interesse, cioè che il tasso nominale
equivale alla somma del tasso reale di interesse al quale si aggiunge il tasso di inflazione), si ottiene il mutamento percentuale del corso dei bonds italiani che diviene pari a - Äpe/
(1+ r + pe)2. La relazione trovata porta ad evidenziare un peggioramento, in termini di ricchezza, pari ad una frazione [“ë” per l’appunto] dello stock dei titoli non assorbiti
dalla Banca d’Italia.
10
Infatti, differenziando il rapporto di cui alla nota precedente rispetto a pe, essendo l’espressione di attualizzazione figurante al denominatore elevata agli anni di durata del lasso
temporale di scadenza dei bonds pubblici, la sensitività del tasso di svalutazione del valore dei bonds rispetto al tasso di inflazione atteso è funzione crescente della duration di
tali titoli.
B