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IL COMMERCIALISTA VENETO
NUMERO 200 - MARZO / APRILE 2011
9
IL COMMERCIALISTA E IL SISTEMA GIUSTIZIA
Un professionista
ausiliario della Giustizia
Il ruolo del Dottore Commercialista è importantissimo come ausiliario
tecnico della giustizia sia nel campo fallimentare (curatore, commissa-
rio giudiziale, liquidatore e straordinario), che nel campo societario
quale amministratore giudiziario (art. 2409 c.c.), esperto per la stima
dei conferimenti (art. 2343 c.c.) quale C.T.U. in campo contabile nelle
cause civili, nei procedimenti penali e quale arbitro negli arbitrati non
rituali
”.
È la risposta che ha dato e pubblicata nel nostro giornale (nr. 133 di G
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. 2000) ad una intervista che feci al Presidente del Tribunale di Padova
Dott. Pierluigi Crestani. La conferma delle affermazioni espresse del Presi-
dente del Tribunale di Padova, trovano oggi ampio riscontro nei tre inter-
venti che ho voluto portare e qui pubblicare in questo numero 200
commemorativo della nostra Rivista, quello del “Testimonial”, Dott. Fran-
cesco Pedoja, giudice ora Presidente del Tribunale di Pordenone, già per
molti anni Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Treviso,
quello dell’ “Esperto” che ho individuato nella collega di Como, dott.ssa
Giulia Pusterla, oggi Consigliere del Consiglio Nazionale dei Dottori Com-
mercialisti ed Esperti Contabili con delega alle procedure concorsuali, alla
crisi e risanamenti d’impresa, e quello del “Giovane dottore commerciali-
sta”, che ho individuato nel collega padovano Dott. Giovanni Bottecchia,
anch’esso impegnato anche nei rapporti con la giustizia per incarichi di
curatore, commissario giudiziale e C.T.U. presso il Tribunale di Padova.
Innanzi tutto ringrazio il Presidente Pedoja ed i due professionisti colleghi
che hanno portato la loro interessante testimonianza su tre piani ed ottiche
diverse e complementari tra loro su un tema, quello dell’ausiliario della
giustizia, che direttamente o indirettamente ha interessato ed interessa
gran parte di noi. Chi di noi non hai mai avuto occasione o per specializzazione
o incidentalmente per incarichi professionali che hanno a che fare con la
giustizia, di confrontarsi o di lavorare in questo contesto? Il Presidente
Pedoja ha sottolineato, tra l’altro, la valenza giudiziale della figura del Com-
mercialista, maggiormente ampliata dalla Riforma fallimentare, tanto da af-
fermare che esso oggi viene considerato un “professionista – giudice”, al
quale è richiesta una preparazione non esclusivamente teorica ma anche
conciliativa – giudiziaria. Nell’intervento del Presidente viene messa in
luce la nuova figura del professionista come “A
TTESTATORE
” per i terzi creditori
in sede di votazione e per il Tribunale in sede di ammissione nel concordato
preventivo, che garantisce credibilità, affidabilità e la propria terzietà, quasi
di natura giudiziale.
Vengono inoltre ricordati i ruoli di commissario giudiziale, di curatore an-
che nel settore penale (relazione ex art. 33 L.F. e collaborazione con la
Magistratura inquirente). Conclude il Presidente Pedoja con l’augurio di
formare tra Ordini e Magistratura una “comune” formazione professionale,
attività già in atto da anni con risultati ampiamente positivi e di reciproca
soddisfazione. L’intervento e la testimonianza dell’ “esperta” in materia, la
collega di Como, Giulia Pusterla, consigliere nazionale del C.N.D.C.E.C. e
delegata alle procedure concorsuali, dal suo osservatorio “privilegiato”, mette
in luce le nuove occasioni di lavoro e le nuove opportunità di specializzazione
per i colleghi, anche per i giovani, nate da una serie di interventi e riforme
negli ambiti maggiormente strategici per la nostra professione, dotando la
professione di una centralità nel sistema e nell’ordinamento sia come “ausi-
liario” della giustizia che consulente delle parti, finora sconosciuta.
In questa ottica il ruolo del dottore commercialista ed esperto contabile si
inquadra nelle materie della crisi d’impresa, della conciliazione e della me-
diazione, nella procedura delle vendite nelle esecuzioni immobiliari, nel-
l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organiz-
zata, nella tematica delle cessioni di quote di S.r.l..
La collega si sofferma in modo specifico sulle nuove figure che il professio-
nista assume nell’ambito della crisi d’impresa, quali attestatori delle relazioni
di ragionevolezza dei piani di risanamento ex art. 67, comma terzo lett. d), L.F.
delle relazioni sull’attuabilità degli accordi di ristrutturazione ex art. 182 bis
L.F. e delle relazioni sulla fattibilità del piano di concordato preventivo.
Si tratta, dice la collega Pusterla, in riferimento alla riforma fallimentare che
affida questi nuovi compiti, di una “riforma epocale” e dunque di una
occasione storica per la professione con effetti positivi per il futuro.
Sottolinea poi la nascita di un nuovo mercato professionale, composto da
professionisti esperti nella crisi di impresa e nelle valutazioni delle strategie
aziendali, differente da quella finora interessato all’assunzione di incarichi
strettamente giudiziari.
L’intervento spazia inoltre nei molteplici settori del comparto giustizia dove
noi professionisti interveniamo dalla mediazione all’amministratore giudi-
ziario a quello pseudo notarile nel trasferimento di quote di S.r.l..
La testimonianza infine del collega “giovane dottore commercialista” Gio-
vanni Bottecchia di Padova, mette in luce come l’attività svolta dal profes-
sionista nell’ambito giudiziario possa avere anche un riflesso pratico, con-
sistente nella realizzazione di un servizio reso alla società civile. Letta in
questa chiave l’attività di un giovane professionista impegnato nel mondo
del Tribunale può essere estremamente affascinate, commenta il collega,
anche per l’opportunità di incontro con altre professionalità
in primis
, i
magistrati e gli avvocati.
Sottolinea il collega Bottecchia un aspetto molto interessante e cioè quello
della valenza sociale del ruolo del dottore commercialista ed esperto conta-
bile che richiede anche il possesso di un forte rigore umano e doti di equi-
librio e di imparzialità, citando una serie di esempi significativi.
Conclude l’intervento con l’augurio che i Tribunali dimostrino sempre
maggiore attenzione ai giovani professionisti nell’inserimento in tale im-
portante contesto di ausiliari della giustizia.
A nome del nostro giornale e di tutti i nostri lettori un “grazie” davvero agli
autori in questo tema per gli spunti di estremo interesse che sono emersi da
tutti e tre gli interventi.
(E.B.)
A cura di
Ezio Busato
, redattore dell'
Ordine di Padova
I
dottori commercialisti sono chiamati a ricoprire il ruolo di “ausi-
liari della giustizia” in molteplici ipotesi in cui possono mettere
la loro professionalità a servizio del sistema giudiziario. Gli am-
biti di attività sono i più vari e, in molti casi, è la legge stessa che
prevede l’intervento della figura del dottore commercialista, non
ricompresa tra gli attori che normalmente calcano la scena processuale
(giudice, parti, legali). Nell’ambito dell’amministrazione della giu-
stizia, al dottore commercialista può essere affidato l’incarico di con-
sulente tecnico d’ufficio, di liquidatore, di curatore fallimentare o di
custode. Egli può anche rivestire la funzione di commissario giudiziale
in concordati preventivi o di commissario straordinario di grandi im-
prese in crisi o può essere chiamato ad attestare l’esistenza di valori
o la fattibilità e la sostenibilità di operazioni rilevanti.
Come tutte le figure che operano all’interno del mondo giudiziario,
anche il dottore commercialista, quale ausiliario della giustizia, oltre
ad una funzione tecnica, ne riveste anche una connotata da una forte
valenza sociale. Le due, lungi dall’essere antitetiche, si compenetrano
e si completano a vicenda. In ambito giudiziario, infatti, forse più che
in altri, è evidente come la professione del dottore commercialista
consista in un’attività intellettuale (con il relativo necessario baga-
glio di conoscenze tecniche) che ha, però, anche un riflesso pratico,
consistente nella realizzazione di un servizio reso alla società civile.
Letta anche in questa chiave, l’attività del giovane dottore commercia-
lista nel mondo del Tribunale può essere estremamente affascinante,
potendo trovare in essa la realizzazione di una propria aspirazione
personale, oltre che professionale. L’incontro con altre professionalità
in primis
i magistrati e gli avvocati – nella indiscutibile e necessaria
differenza di ruoli e responsabilità, costituisce inoltre un significativo
momento di arricchimento e di crescita delle competenze e della capa-
Il giovane professionista
ausiliario della Giustizia
GIOVANNIBOTTECCHIA
Ordine di Padova
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