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IL COMMERCIALISTA VENETO
NUMERO 200 - MARZO / APRILE 2011
3
I PRESIDENTI
CLAUDIO SICILIOTTI
Presidente Nazionale CNDCEC
Ritornare ai felici anni
di intensa passione
C
REDO DI POTER DIRE
che la mia attivi-
tà istituzionale a favore della categoria sia pro-
prio nata con la collaborazione con
Il Com-
mercialista Veneto
, come redattore del gior-
nale, nella seconda metà degli anni 80.
Celebrarne oggi il duecentesimo numeromi riporta a quegli
anni di intense passioni, di serrati dibattiti in cui l’unica
cosa che non si discuteva era il forte rispetto reciproco.
Anni di grande entusiasmo per la professione e per il la-
voro in comune. Colleghi di grande esperienza che ave-
vano il piacere di confrontarsi con i giovani; giovani che
cercavano sempre di carpirne l’esempio.
E questo giornale, sullo sfondo, a fare da terreno comune
al dibattito e da collegamento con tutta la categoria
triveneta. Ecco allora che l’augurio che mi sento di fare a
tutti noi in questa occasione è quello di saper ritrovare
quello spirito che i tempi particolarmente difficili in cui
viviamo, forse, hanno fatto un po’ affievolire.
Confidando che sia vero che le più alte conquiste traggo-
no proprio origine dai momenti in cui più grandi vengono
avvertite le difficoltà.
D
AL 1911: QUANDO SI TENNE
il primo Congresso
Nazionale dei “Dottori in Scienze commerciali” e dalla
successiva istituzione, nel 1924 dell’Albo professionale,
la nostra professione - che ottenne definitiva
regolamentazione con l’istituzione, nel 1953, di due distinti regola-
menti professionali unificati poi con il D. Lgs. 139/2005 - ha
attraversato un secolo di storia.
In un mondo che ha visto cambiamenti economici, sociali e politici
di amplissima portata i commercialisti si sono mantenuti fedeli a
quella che rappresenta – a mio modo di vedere - la missione della
categoria, ovvero quella della professione di chi, con specifiche
riconosciute e certificate competenze di ordine economico finan-
ziario affianca – nell’interesse del bene pubblico - i clienti nella
migliore gestione della impresa, intesa come agire economico
imprenditoriale. Ancorata ad una missione chiara, lineare e consa-
pevole del proprio ruolo, la nostra categoria ha saputo evolvere
insieme all’impresa con cui nasce e con cui è indissolubilmente
legata, sviluppando servizi e soluzioni che hanno contribuito a
risolvere le sempre più sofisticate problematiche di ordine econo-
mico dei clienti che si confrontano con un ambiente sociale
sempre più complesso.
Da osservatore ritengo che l’ultimo ventennio e la crisi economica
del 2008, abbia ulteriormente accelerato il processo di cambia-
mento. Meno fortunati dei nostri genitori per alcuni, di fronte a
grandi opportunità per altri; la nostra professione, le modalità di
approccio ai clienti ed il ruolo della categoria evolvono con tale
rapidità da rappresentare una grande sfida per i singoli e per
l’intera categoria.
L’internazionalizzazione dei rapporti di business, la progressiva
caduta delle barriere agli spostamenti di cose, persone e capitali,
la sempre maggiore interconnessione economica di paesi e giuri-
sdizioni, l’originalità dei modelli di business delle aziende e la
sofisticazione degli strumenti finanziari, rende sempre più fonda-
mentali l’acquisizione di competenze specialistiche e la capacità di
sviluppare un
know how
sempre più tecnico.
L’aumentato grado di competizione sul mercato, la sempre più
marcata concorrenza di altri soggetti nelle aree di elezione del
nostro agire professionale, la presenza di studi professionali di
grande dimensione modifica in maniera radicale le modalità di
acquisizione e gestione dei clienti.
Da ultimo l’evoluzione tecnologica del quadro economico,
normativo e sociale comporta poi per la professione e la categoria,
una crescente pressione sulla capacità di innovare i propri servizi,
individuare nuove soluzioni e acquisire la capacità di incidere, con
proposte concrete, nell’azione del legislatore.
Per affrontare al meglio queste sfide, mantenendoci fedeli al
nostro ruolo economico e sociale, risulteranno fondamentali: la
capacità di formare i nostri professionisti e di stimolare le istituzio-
ni affinché definiscano percorsi di studio adeguati a mantenere un
vantaggio competitivo, la capacità di sviluppare innovazione nei
servizi e nei processi di lavoro al fine di generare valore per i
clienti, lo sviluppo di una comunicazione efficace che renda
evidenti le caratteristiche di eccellenza che differenziano i nostri
professionisti.
Un secolo di storia: e la sfida continua
DANTE CAROLO
Presidente dell'Associazione dei Dottori Commercialisti
e degli Esperti Contabili delle Tre Venezie