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IL COMMERCIALISTA VENETO
NUMERO 200 - MARZO / APRILE 2011
15
Obbligatorio allargare il nostro
approccio interdisciplinare
alle problematiche finanziarie
Quale commercialista nel 2020?
SEGUE A PAGINA 16
GIUSEPPEGRAFFIBRUNORO*
Ordine di Udine
Commercialista e “dimensione finanza”: un “mondo” per molti di noi non
bene conosciuto (per usare, forse per molti, un eufemismo), ma che contie-
ne molte opportunità per uno sviluppo ed ampliamento delle competenze
che possiamo mettere a disposizione dell’impresa.
La finanza è certamente un ambito sempre più determinante non solo per la
crescita, ma per la sopravvivenza stessa dell’impresa, come bene ci hanno
insegnato questi ultimi difficili anni.
Il Commercialista può avere un ruolo utile per permettere all’imprenditore
di accedere correttamente agli strumenti della finanza? Quale può essere il
suo punto di forza? Quali invece le difficoltà?
Gli interventi che qui riportiamo con gran piacere, per i quali dobbiamo
grande gratitudine ai loro estensori, ci danno visioni ed impressioni del
problema viste da angolazioni diverse (dal “tecnico” esterno al nostro
mondo al collega di grande esperienza di settore, passando per il più “gio-
vane” collega che si avvicini a questo mondo). Tutti però concordano su
di un punto: anche qui il punto di forza della nostra Professione può essere
l’ampiezza di visione che normalmente il Commercialista ha del proprio
cliente e dei suoi bisogni.
Questa visione aperta può garantire un approccio “interdisciplinare” al-
l’analisi delle problematiche finanziarie. Sta però a noi sapere cogliere que-
sta sfida di gran valore aggiunto, sapendo ridefinire il nostro ruolo e aven-
do il coraggio di confrontarci con autonomia e indipendenza con i numero-
si “player” del settore, che stanno già cercando di colmare questi “vuoti”
consulenziali.
Se fatto con serietà e professionalità, questo “allargamento” di competen-
ze potrà vincere le diffidenze che gli operatori del settore hanno verso di
noi e potremo cogliere le sicure buone opportunità di nuovo interessante
lavoro, garantendo al cliente una soddisfazione ancora più completa.
(
G.M.G.
e
A.S.
)
P
er anni ci siamo allenati e preparati a dare risposte a determi-
nati problemi dei nostri clienti, ma dopo quanto è successo nel
l’ultimo triennio credo che dovremo interrogarci su almeno
due questioni di fondo:
a) Sono, di fatto, cambiate tutte ledomandeproprioquandopensa-
vamo di aver trovatomolte risposte;
b) Forse il nostromestiere non è più quello di dare risposte, bensì
quello di aiutare gli imprenditori a porsi le giuste domande.
Ormai le figure professionali altamente specializzate che si propon-
gono di dare risposte alle imprese sono molteplici e sullo specifico
tema della “finanza”, inteso come assistenza alle imprese nel loro
rapporto con il mondo degli intermediari finanziari e creditizi, l’affol-
lamento è notevole.
Tutti gli operatori finanziari (banche, finanziarie, leasing, factoring,
Confidi ecc. ecc.) si stanno attrezzando per dare ai propri clienti, oltre
ai soldi e a prodotti finanziari e assicurativi, anche servizi “collaterali”
(informazioni, crm, Internal audit alle imprese, passaggi generazio-
nali, risk management ecc. ecc.).
Lo faranno in collaborazione o in concorrenza con i dottori commer-
cialisti?
Di noi non si fidano poi così tanto!
E del resto non possiamo nasconderci dal momento che, anche come
categoria, abbiamo riconosciuto che ci dobbiamo impegnare – eviden-
temente più di quanto fatto fino ad oggi – ad
“agevolare un percorso di
crescita professionale dei piccoli imprenditori e a favorire un pro-
cesso di convergenza tra i valori contabili e i valori dichiarati in
banca degli asset aziendali
” ( cfr. Protocollo Intesa Abi/Confindu-
stria/CNDCEC, Napoli 22.10.2010).
Ma, se daun lato sono convinto che abbia ragione TenzinGyatso, (Dalai
Lama) quando afferma: “
credo che uno dei principali problemi della
realtà contemporanea sia che, mentre la quantità di informazioni
aumenta in modo esponenziale, gli individui diventano via via spe-
cializzati e non sono più in grado di capire come interagiscono tutte
queste idee volte a migliorare la società”
allora, dall’altro, sono an-
che convinto che il commercialista resti una figura chiave per la sua
Visione Olistica
del cliente.
Resta infatti il solo professionista che unisce specifiche abilità tecni-
che ad una indispensabile competenza relazionale emanageriale che
caratterizza il suo rapporto con il cliente.
E allorami immagino almeno due possibili sviluppi della nostra pro-
fessione nell’ambito della cd “finanza”:
1) Commercialista, chiamato (come dipendente o come collabora-
tore esterno, poco importa) a far parte dell’organizzazione di interme-
diari finanziari, creditizi o assicurativi a coordinare team di speciali
IL COMMERCIALISTA E IL SISTEMA FINANZA
Acura di
GuidoMaria Giaccaja
e
Andrea Spollero
, redattori dell'
Ordine di Udine
* Presidente della Federazione delle BCC del Friuli V. Giulia)