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NUMERO 197 - SETTEMBRE / OTTOBRE 2010
IL COMMERCIALISTA VENETO
IFAC e CNDCEC rendono disponibile gratis
la guida per l'organizzazione degli studi
PROFESSIONE
MICHELE D'AGNOLO
Ordine di Trieste
S
ono state presentate in anteprima
per l’Ita-
lia al meeting di ACEF presso Unindustria
Bologna le linee guida per la gestione e
l’organizzazione degli studi professionali predispo-
ste dall’ IFAC, International Federation of
Accountants, su iniziativa di GiancarloAttolini del
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed
Esperti Contabili.
Per Gianfranco Barbieri, presidente diACEF “La
Guida rappresenta la perfetta sintesi di concetti
ed idee che il Meeting ACEF “Evoluzione dei
Servizi professionali” porta avanti da anni, aiu-
tando a creare nei professionisti l’attitudine al
lavoro organizzato, al superamento di storiche
“barriere” esistenti tra le professioni, ponendo
l’attenzione alla comunicazione al cliente ed allo
sfruttamento delle migliori tecnologie”.
Scritta dai
public accountants
australiani, la Gui-
da è stata revisionata da oltre 200 esperti di tutto
il mondo nominati dagli Ordini professionali dei
principali paesi del mondo. Per il CNDCEC han-
no lavorato Chiara Mio, Gianfranco Barbiero,
Corrado Baldini, Franco Marchini, Lorenzo
Magrassi e il sottoscritto. Il testo, in corso di
traduzione in lingua italiana, consentirà agli stu-
di professionali, non solo commerciali, di opera-
re con ancora maggiore efficacia ed efficienza.
Più di 400 pagine di indicazioni su strategia,
marketing, controllo di gestione, informatica, ge-
stione delle risorse umane, controllo dei rischi,
sono a disposizione gratuita di tutti i professio-
nisti italiani nell’ottica di essere “Utili al Paese”
sposata dal CNDCEC.
L
a guida offre un approccio
sistemico alla
gestione dello studio ed è basata sui fon-
damentali concetti di pianificazione e mi-
surazione continua e postula la centralità del
cliente e delle risorse umane. La Guida contiene
nozioni pratiche, casi di studio, e liste di control-
lo adattabili a studi di ogni dimensione, soste-
nendo che l’ingrediente essenziale per il succes-
so è per ogni studio professionale di conoscere
la propria strategia, il percorso che i partner e
dipendenti desiderano effettuare.
N
on vi sarebbe dunque
necessariamente
un’unica via al successo. Gli studi affer-
mati possono essere molto specialistici
o generalisti, riguardare prestazioni di servizi
basici o consulenza di alto livello.
La performance di uno studio non è nemmeno
legata alla dimensione: uno studio leader può
comprendere un numero piccolo o grande di di-
pendenti e partner. L’opera è suddivisa in otto
moduli.
Il Modulo 1 esamina l’attività e i processi di pia-
nificazione strategica e la declinazione degli obiet-
tivi individuali che ne conseguono.
Nel secondo Modulo vengono discusse le strut-
ture giuridiche ed economiche a disposizione
degli studi. Vengono esaminate le modalità di
partecipazione agli utili e di governance degli stu-
di e l’utilizzo di reti per aggiungere valore.
Un terzo contributo amplia i temi trattati nei mo-
duli precedenti, esplorando in modo più appro-
fondito i temi dello sviluppo di una strategia di
crescita, affrontando con maggiore dettaglio il
problema della regolamentazione e della concor-
renza, il marketing e lo sviluppo di una cultura di
studio.
Il quarto Modulo si occupa delle risorse umane
quale elemento chiave per il successo dello stu-
dio e del ruolo di leadership del professionista, e
di come migliorare la capacità di attrarre, tratte-
nere, motivare e istruire i propri collaboratori e
dipendenti.
Non poteva mancare un Modulo dedicato alla
tecnologia informatica. Il quinto capitolo esami-
na il ruolo sempre più importante che la tecnolo-
gia svolge nel successo di uno studio professio-
nale, fornendo concrete indicazioni per la effica-
ce selezione, realizzazione e gestione di tecnolo-
gie, inclusa la formazione al personale.
Il sesto modulo esamina lo sviluppo e la manu-
tenzione continua delle relazioni con i clienti e le
strategie di ottimizzazione comprese le reti, il
passaparola, la cross-vendita.
Un tema ben noto ai professionisti è quello del
rischio, sia in termini giuridici che deontologici,
tuttavia non sempre si coglie il nesso tra organiz-
zazione dello studio e controllo del rischio. Il
Modulo 7 esplora la gestione dei rischi e l’impat-
to specifico che essa ha sulla vita dello studio e
fornisce uno schema concettuale per individua-
re, valutare e agire sui rischi normativi,
deonotologici e operativi.
Molti studi professionali perdono di valore per-
ché la successione generazionale dei professio-
nisti non è pianificata e gestita. L’ultimo modulo
dell’opera fornisce gli strumenti per pianificare la
successione. Vengono forniti criteri per la deter-
minazione del valore dello studio e per gestire
correttamente le principali operazioni straordina-
rie, quali fusioni e acquisizioni interne ed ester-
ne.
La guida può essere scaricata in lingua inglese
all’indirizzo http://web.ifac.org/publications/
small-and-medium-practices-committee.
L’«ESTRO» FISCALE
LETASSEPOSSONOANCHEESSEREBELLE
, dicono; di solito sono invece
noiose, pesanti, complesse, talvolta inique, talvolta irrazionali.
Si tassano i beni, si tassano i consumi, si tassano le ricchezze prodotte. Ogni
epoca ha le sue tasse. Si applicavano sul raccolto (antico Egitto), sulle rendite
fondiarie (‘800), sul macinato (a cavallo tra ‘800 e ‘900), sui pianoforti, sulle
finestre, sui balconi.
È sempre difficile scegliere cosa tassare, da parte dei governanti, il reddito, il
consumo, la proprietà o un mix, mix che in questi anni sta colpendo sia i consumi
che il reddito.
Chi ci governa dovrebbe però essere anche un po’ più estroso, e fare un po’
come Vivaldi; al posto dell’Estro Armonico, proporci l’Estro Fiscale. Almeno le
pagheremmo con allegria, queste imposte, senza pensare a quanto ci costa,
questo Stato.
GiuseppeRebecca
Ordine di Vicenza