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Anno XLIX - N. 220 - LUGLIO / AGOSTO 2014
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
PERIODICO DEI DOTTORI COMMERCIALISTI
E DEGLI ESPERTI CONTABILI DELLE TRE VENEZIE
CV
www.commercialistaveneto.org
di GERMANOROSSI
In questo numero
2
LAREVOCATORIADELLERIMESSEBANCARIE
3/6 LADISCIPLINASTATUTARIADELLAFASEDI SCIOGLIMENTO,
OPZIONEPERPREVENIREO SUPERARECONFLITTIFRASOCI
7/8 SCIOGLIMENTO E CANCELLAZIONE DI SOCIETÀ
DI PERSONE: NOTAIO SÌ, NOTAIO NO
9
CANCELLAZIONEDELLESOCIETÀDALREGISTRO
DELLE IMPRESE: ILPUNTO
10/13 L'ESTENSIONE DEL FALLIMENTO A SOCI DI S.A.S.
14/17 RESIDENZAFISCALEENORMEANTIELUSIVE
SULTRASFERIMENTODELLASTESSA ALL'ESTERO
18/19 LATUTELADELCONTRIBUENTE. CASODI MANCATO
SPONTANEO RICONOSCIMENTO DI DIRITTO AL RIMBORSO
20/21 ILLAVORO NON PROFESSIONALE DEGLI ENTI SENZA
SCOPO DI LUCRO
21 ARISTOTELEELEPRESUNZIONI
22 IL PATROCINIOA SPESE DELLO STATO
NEL PROCESSO TRIBUTARIO
23/25 VALUTAZIONIPRELIMINARIADACCETTAZIONEINCARICO
26/28 BASILEA3ELENUOVEREGOLEPRUDENZIALI
PER ILMONDO BANCARIO
29 USCIAMO DALLO STUDIO
LA DERIVA
N
OI COMMERCIALISTI sia-
mo ormai da tempo abituati a
diffidare di tutti gli annunci che
promettono nuove stagioni di semplifi-
cazioni fiscali, che nel passato hanno
spesso finito per introdurre modifiche
di cui nessuno sentiva l’esigenza a mec-
canismi ben oliati e a procedure general-
mente accettate, la cui esistenza stessa
costituiva un elemento di tranquillità e
certezza, sul quale cittadini e addetti ai
lavori riponevano una fiducia tale da
renderlo punto fermo di una ordinata
programmazione delle loro attività.
In alcuni casi, purtroppo, abbiamo as-
sistito ad iniziative di mera facciata, utili
solo a soddisfare malcelati intenti de-
magogici, che hanno portato con sé con-
seguenze a dir poco deleterie.
Basti pensare – per non andar troppo
lontani - alle vicende che hanno portato
a quel vero e proprio
mostro
caratteriz-
zato dalla TASI, con la quale tutti noi
stiamo confrontandoci da un po’, in un
contesto che farebbe sorridere chiunque,
se non fosse tremendamente reale.
Stiamo parlando di un adempimento in
sé relativamente banale, per far fronte
al quale è tuttavia necessario districarsi
tra circa 8.000 regolamenti comunali dif-
ferenti, e tra circa 15.000 diverse delibere
assunte in tempi diversi, che – conside-
rando anche l’IMU – generano un nu-
mero pressochè incalcolabile di possi-
bili combinazioni di tassazione.
Un adempimento per il quale non basta
nemmeno che le software house siano
riuscite a fare il miracolo di tener conto
di tutte le delibere adottate dai comuni
nazionali entro il 10 settembre, e di ag-
giornare per tempo i loro programmi,
mettendo nelle condizioni i loro clienti
(tra cui noi
fiduciosi
commercialisti) di
calcolare le imposte dovute dai contri-
buenti con un minimo di anticipo rispet-
to alla scadenza del 16 ottobre.
E’ infatti necessario capire quale speci-
fico uso sia stato fatto per ciascun im-
mobile, acquisendo informazioni su co-
loro che li hanno detenuti “
a qualunque
titolo
”, sia esso una locazione o un
comodato, un subaffitto, una
coabitazione o quant’altro. E per ogni
singola situazione ci sarà un risultato
diverso a seconda di quanto determina-
to dai singoli Comuni, che si saranno
mossi a piacimento nell’ambito delle fa-
coltà loro consentite, tra aliquote e
detrazioni varie.
Bisognerà acquisire dati anagrafici e co-
dici fiscali, magari di soggetti non repe-
ribili.
E interrogare i clienti per sapere se per
caso c’è una colf che occupa una camera
della loro abitazione, o se esiste un fi-
glio che vive in una casa intestata ai ge-
nitori. E non sia mai che il figlio stia
condividendo l’appartamento con
qualcun altro da più di sei mesi, giacché
in quel caso la ricerca sarebbe destinata
a proseguire ulteriormente.
Ma non basta.
Perché, anche volendo, il proprietario
non riuscirebbe a sottrarsi a questa fol-
lia nemmeno pagando in proprio l’inte-
ra imposta, visto che la quota di spet-
tanza dei detentori deve comunque es-
sere pagata mediante un F24 ad essi in-
testato. Con buona pace di chi è chia-
mato all’effettuazione dei calcoli, che
dovrà inevitabilmente inserire i dati di
tutti i soggetti obbligati e ripartire cor-
rettamente l’imposta.
Tutto palesemente assurdo.
M
A DAL MOMENTO che al
peggio non c’è mai fine, ecco
appropinquarsi all’orizzonte
la regina di tutte le semplificazioni, la
suprema deriva demagogica: il
730
precompilato
. No, nessun riordino del-
la tassazione sugli immobili, nessuna
standardizzazione, nessun bollettino
precompilato (e quanto più facile sa-
rebbe stato organizzare qualcosa di uti-
le, in quest’ambito…).
Solo una corsa affannosa a far partire
già dal prossimo anno un progetto che
gli stessi ideatori ritengono possa en-
trare a regime non prima del 2017, es-
sendo materialmente impossibile per
l’Amministrazione Finanziaria – prima
di un paio d’anni – non solo entrare in
possesso dei dati minimi necessari per
una sua gestione credibile, ma anche pre-
disporre tutto l’apparato organizzativo
all’uopo richiesto.
Poco importa se tutto questo sarà de-
stinato a creare nuovi adempimenti e
nuove strettissime scadenze per impre-
se e professionisti. O se si genererà un
flusso informativo e documentale sen-
za eguali al mondo.
Ed importa ancor meno che sia la stessa
Agenzia delle Entrate ad affermare che
almeno il 70% (!) dei modelli che saran-
no inviati a domicilio nel 2015 dovran-
no essere integrati.
Tanto, ci saranno i professionisti (con
la buona compagnia dei CAF) che rifa-
ranno tutto il lavoro da zero, come han-
no sempre fatto, con la differenza che
nel caso in cui ci fosse qualcosa che non
va, essi saranno chiamati a rispondere
non solo delle sanzioni (cosa su cui già
si potrebbe discutere), ma addirittura
delle imposte e degli interessi dovuti dai
dichiaranti (a meno che non vengano
accolte, come si auspica, le sacrosante
richieste di modifica opportunamente
formulate a questo riguardo dal nostro
Consiglio Nazionale).
Il tutto sempre che i contribuenti, visto
l’inevitabile incremento dei compensi
che dovranno esser loro richiesti per
l’
integrazione
del 730 precompilato e
per il relativo visto di conformità, non
decidano di accontentarsi di quanto loro
proposto dall’Amministrazione Finan-
ziaria, lasciando sul campo le detrazioni
e le deduzioni spettanti per le spese
sanitarie, per le rette degli asili nido, per
le spese d’istruzione, per le erogazioni
liberali e via dicendo.
Chissà, magari qualcuno ci ha pure fat-
to affidamento: a pensar male, si sa,
qualche volta si indovina...
L'immagine
.
Jacob Isaakszoon van
Ruisdael
, "Stormy Sea with Sailing Boat".