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NUMERO 219 - MAGGIO / GIUGNO 2014
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IL COMMERCIALISTA VENETO
REVISIONE CONTABILE
ANDREARUSSO*
Ordine di Treviso
Il sistema di controllo interno
nel processo di revisione
Premessa
Nell’ambito dell’attività di revisione contabile, la va-
lutazione del sistema di controllo interno rappresenta
senza ombra di dubbio il passaggio più delicato ed
essenziale per la programmazione del lavoro che verrà
svolto dal revisore incaricato. Infatti, in base alle
risultanze dello studio e della valutazione del sistema
di controllo interno, il professionista determina la na-
tura, l’estensione e la periodicità delle successive pro-
cedure di revisione per l’esame del bilancio d’esercizio
ed acquisisce i necessari elementi probativi. Quanto
più il revisore può fare affidamento su un efficiente
sistema di controllo interno, tanto più l’esame sostan-
ziale delle scritture contabili può essere ridotto (an-
che se non eliminato del tutto).
“Il sistema di controllo interno è l’insieme delle regole,
delle procedure e delle strutture organizzative volte a
consentire, attraverso un adeguato processo di identi-
ficazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei
principali rischi, una conduzione dell’impresa sana,
corretta e coerente con gli obiettivi prefissati. Un effi-
cace sistema di controllo interno contribuisce a garan-
tire la salvaguardia del patrimonio sociale, l’efficienza
e l’efficacia delle operazioni aziendali, l’affidabilità
dell’informazione finanziaria, il rispetto di leggi e re-
golamenti”
1
. Pertanto il processo di revisione esige la
raccolta della documentazione necessaria alla valuta-
zione e rappresentazione del lavoro eseguito dal revi-
sore. Nelle differenti fasi dell’attività di revisione sarà
necessario quindi avere riscontri documentali relativi
all’accettazione ed al mantenimento dell’incarico, non-
ché ai termini dell’incarico (c.d.
engagement letter
),
alla pianificazione, all’esame del controllo interno, al-
l’esecuzione di test di sostanza tramite tecniche di
campionamento
2
, al completamento dell’attività e, in-
fine, all’emissione della Relazione.
In questa sede si intende introdurre e trattare l’esame
del sistema di controllo interno focalizzando l’atten-
zione sulla rilevazione delle singole componenti del
sistema, sulla valutazione del rischio connesso (c.d.
control risk
) e sul relativo impatto sull’attività di revi-
sione.
La valutazione delle componenti
del Sistema di controllo interno
Il controllo interno è definito
3
come un processo svol-
to dal personale di una azienda teso a conseguire obiet-
tivi specifici ed è costituito da 5 componenti
interconnessi, inerenti alle modalità di gestione del-
l’azienda da parte del suo
management
. I componenti
sono collegati e servono come criteri per valutare l’ef-
ficacia del sistema. Le 5 componenti che costituiscono
il controllo interno sono
4
:
1)
Ambiente di controllo
L’ambiente costituisce la base per tutti gli altri com-
ponenti del sistema di controllo interno. L’integrità, i
valori etici, il comportamento del management, l’im-
pegno e le capacità di guida dello stesso determinano il
livello di sensibilità del personale fornendo disciplina
ed organizzazione nonché integrità e valori etici.
Gli individui, le loro qualità individuali , la loro integri-
tà, i loro valori etici, la loro competenza e l’ambiente
nel quale operano sono l’essenza stessa di qualsiasi
organizzazione. Essi sono il motore che aziona l’azien-
da e le fondamenta su cui essa poggia, per questo
motivo la direzione e gli organi di
governance
devono
trasmettere il messaggio che l’integrità dell’azienda
non può essere oggetto di compromessi. Il “compor-
tamento esemplare del vertice” deve essere il messag-
gio trasmesso e recepito a tutti i livelli aziendali e
1
Esiste ed è in uso presso l’azienda un
Codice Etico e di Comportamento
?
2 .
Gli organi di governance e la direzione
comunicano in forma appropriata i principi del
Codice Etico e di Comportamento riferiti al
fatto che l’integrità dell’azienda non può essere
oggetto di compromessi?
3 .
Gli organi di governance e la direzione
tengono e divulgano il concetto di “ Comporta-
mento esemplare?”
4 .
Esistono direttive e principi di controllo
interno ben definiti, per effetto dei quali si
riscontra all’interno dell’azienda una consape-
volezza diffusa dell’importanza dell’applicazio-
ne delle procedure di controllo interno?
5 .
La competenza del personale dell’azien-
da è commisurata ai compiti assegnati? Alle
responsabilità richieste?
6 .
Lo stile con cui agiscono gli i organi di
governance e la direzione è appropriato?- ne l -
la delega dei poteri e responsabilità?-
ne l -
l’organizzazione della struttura?- Ne l l a
gestione del personale?-
Nel favorirne la
crescita professionale dello stesso?
7 .
Gli organi di governance e la direzione
curano con l’adeguato impegno l’applicazione
dei principi sopra descritti ?
Sì No Carte di lavoro Note e sigla
1 .
Sono stati definiti gli obiettivi: Strate-
gici a livello aziendale ? Tattici per ogni singo-
la attività? E’ stata accertata la loro coerenza?
2 .
I rischi generati esternamente ed inter-
namente che potrebbero determinare il manca-
to raggiungimento degli obiettivi stabiliti: Sono
stati individuati? Sono stati valutati?
3 .
I cambiamenti che potrebbero influen-
zare la capacità dell’azienda di raggiungere
gli obiettivi prefissati: Possono essere facil-
mente individuati? Possono essere intraprese
tempestive azioni correttive?
4 .
Gli indirizzi strategici e le procedure
operative possono essere tempestivamente mo-
dificate di conseguenza?
Sì No Carte di lavoro Note e sigla
quindi lo stile con cui gli organi di
governance
opera,
delega responsabilità e poteri deve essere appropriato.
Al fine di formalizzare le verifiche svolte in questo
ambito si suggerisce di utilizzare la seguente scheda di
lavoro:
2) Valutazione dei rischi
Ogni azienda deve essere consapevole dei rischi esterni
ed interni che incontra e che deve affrontare nel
raggiungimento degli obiettivi. Essa deve porsi obiet-
tivi strategici e specifici per attività commerciali, fi-
nanziarie, di produzione, di marketing ed altre; tali
attività devono essere reciprocamente integrate in
modo che l’organizzazione possa operare in modo co-
ordinato ed armonico. L’azienda deve anche attivare i
meccanismi che consentono di individuare, analizzare
e gestire i rischi relativi. Al fine di formalizzare le veri-
fiche svolte in questo ambito si suggerisce di utilizzare
la seguente scheda di lavoro:
SEGUE A PAGINA 24
1
Definizione tratta dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana SpA.
2
Vedi
Il campionamento nel processo di revisione
di Francesco Ballarin - Il Commercialista Veneto n.217-2014.
3
Il sistema di controllo interno – Progetto Corporate Governance per l’Italia. Price waterhouse coopers – Il Sole 24 Ore III edizione 2008
4
Manuale di revisione contabile per imprese industriali , commerciali e PMI
– III Edizione 2010 IPSOA Gruppo Wolters Kluwer - Alberto Pesenato
(*) Componente Commissione di
studio Contabilità Finanza e Con-
trollo - Ordine Dottori Commercia-
listi ed Esperti Contabili di Treviso