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NUMERO 216 - NOVEMBRE / DICEMBRE 2013
7
IL COMMERCIALISTA VENETO
dell’incarico uno studio professionale di buone di-
mensioni che ha a disposizione banche dati, ma-
nuali e riviste specialistiche ma che non dispone di
abbonamento alla banca dati Bloomberg
9
al fine di
supportare la determinazione dei tassi di interesse?
-
ha struttura adeguata uno studio profes-
sionale di ridotte dimensioni che non disponen-
do degli input presenti nelle banche dati si affida
a società esterne di reperimento dati
in toto
(con
la connessa difficoltà di verifica dei dati forniti)?
-
ha struttura adeguata uno studio di mo-
deste dimensioni incentrato sulla sola figura di
un docente universitario/professionista che, gra-
zie alla collaborazione con l’università, può di-
sporre di libri e riviste specialistiche e accesso ai
dati presenti nella banca dati Bloomberg?
Questi interrogativi fanno capire come la struttu-
ra di studio ha certamente una importanza fonda-
mentale nel processo valutativo. Qualora man-
casse, occorrerebbe fare affidamento a strutture
esterne, ma è imprescindibile la competenza del
valutatore che ha l’obbligo di saper verificare e va-
lutare i dati forniti grazie all’esperienza, alla prepara-
zione tecnica e all’aggiornamento continuo.
Interessante anche il punto 5 del documento OIV
che si occupa della finalità delle stime e della neces-
saria coerenza fra configurazione di valore di riferi-
mento e metodologie valutative scelte. Sei sono le
configurazioni di valore di riferimento: il valore in-
trinseco o fondamentale, il valore di mercato, il va-
lore d’investimento, il valore negoziale equitativo,
il valore convenzionale, il valore di smobilizzo.
Fra queste, rimandando al documento OIV per
ulteriore approfondimento, si segnala il valore
intrinseco o fondamentale, che corrisponde al
valore economico del capitale, ossia alla valuta-
zione di un’azienda che un qualsiasi soggetto
razionale operante senza vincoli sul mercato, in
trasparenza informativa, dovrebbe esprimere in
funzione dei benefici e dei rischi correlati.
Nei successivi punti del documento OIV si af-
frontano principalmente le seguenti tematiche:
-
prospettive di valutazione, con ciò inten-
dendo la prospettiva degli operatori o di uno
specifico soggetto;
-
data di valutazione, da non confondere
con la data di redazione della relazione.Al riguar-
do si potrebbe innestare la problematica tipica
delle perizie di rivalutazione ai fini del
capital
gain
, relativa all’utilizzabilità dei dati contabili
successivi alla data di riferimento della valuta-
zione ma antecedenti alla data di redazione della
perizia – il documento OIV definisce queste peri-
zie
retrospettive
;
10
-
presupposti della valutazione, in quanto
una cosa è valutare in prospettiva
going
concern
, del tutto differente è invece
l’impostazione da seguire in perizia se si è in
presenza di condizioni di liquidazione
11
;
-
unità di valutazione, con la definizione di
ramo d’azienda;
-
trattamento della fiscalità nelle perizie di
stima;
-
definizione e trattazione delle metodiche
di valutazione, nelle quali ricondurre le principali
metodologie valutative utilizzate nella prassi pro-
fessionale:
a)
metodica di mercato (
market approach
),
cui si riconducono le metodologie dei multipli;
b)
metodica dei flussi di risultati attesi
(
income approach
), cui fanno riferimento le
metodologie reddituali, finanziarie, dell’extra-red-
dito e delle opzioni, nonché il metodo misto con
stima autonoma dell’avviamento;
c)
metodica del costo (
cost approach
), tipi-
camente realizzata dallametodologia patrimoniale.
-
utilizzo corretto di premi e sconti per tra-
durre le stime di valore sulla base delle metodi-
che valutative, del costo o dei risultati attesi, in
prezzi fattibili
12
;
-
trattazione dei tassi applicabili nelle valu-
tazioni, tipicamente riconducibili al
price of time
(remunerazione monetaria del tempo) e al
price
of risk
(remunerazione monetaria del rischio).
Una trattazione più esaustiva dell’argomento ri-
chiede maggiore spazio e comunque sarà ogget-
to di un ulteriore contributo allorché il documen-
to OIV sarà pubblicato nella versione definitiva,
recependo i suggerimenti contenuti nelle lettere
di commento dei vari operatori professionali.
Si conclude il presente contributo citando il prof.
Damodaran che, intervistato sul n. 48/2012 della
rivista
Press
, ha tracciato le caratteristiche che
un valutatore dovrebbe fare proprie in questo
periodo di crisi economica:
-
capacitàdi lavorarecon informazioni limitate;
-
umiltà;
-
costante voglia di imparare.
Quest’ultima è certamente una caratteristica ap-
prezzabile tanto nei professionisti giovani che in
quelli più anziani. Ma l’OIV dia veramente una
mano ai professionisti su questo terreno non solo
creando principi italiani di valutazione, ma anche
organizzando percorsi specifici che consentano
alla categoria dei Dottori Commercialisti edEsperti
Contabili di fare quel «salto in avanti» necessa-
rio per poter finalmente creare una classe di spe-
cialisti in questa difficile ma intrigante materia,
quale è la Valutazione d’Azienda.
9
Nell’analisi presentata si fa riferimento alla sola banca dati Bloomberg, pur nella consapevolezza che la questione
potrebbe essere riproposta con riferimento ad altre banche dati accreditate in materia.
10
Il documento OIV, nei commenti all’art. 7.3, afferma che la valutazione retrospettiva «è una stima compiuta
avendo riguardo ad una specifica data del passato assumendo le sole informazioni (storiche e prospettiche) disponi-
bili all’epoca … tutte le valutazioni – contemporanee o retrospettive – devono sempre considerare l’incertezza
concernente il futuro». Con riferimento alle perizie «fiscali» lo scrivente, in un precedente contributo, scriveva: «il
perito … ha a disposizione anche i dati contabili riferiti ai primi mesi dell’anno successivo alla data di riferimento
della perizia. Ciò può senz’altro agevolare il perito … ma non può, ad avviso dello scrivente, sostituire il processo
previsionale che sta alla base sia della redazione dei budget che dell’applicazione delle metodologie finanziarie e
reddituali» (Cecchetto Andrea,
Rivalutazione delle partecipazioni – modalità di redazione della perizia
, nella
rivista La Settimana Fiscale n. 17/2013, pagg. 27 e seguenti, Il Sole 24 Ore editore, Milano).
11
Interessante al riguardo l’articolo del dott. Mattia Callegari nel n. 212/2013 di questa rivista,
La valutazione delle
aziende in esercizio nell’ambito dell’Amministrazione Straordinaria delle grandi imprese in crisi
, nel quale si
dibatte sul concetto di risanabilità dell’impresa oggetto di valutazione per l’ammissione alla procedura di Ammini-
strazione Straordinaria.
12
Riporta infatti il documento OIV, nei commenti all’art. 18.1, come l’applicazione di premi e sconti «non trova
normalmente applicazione quando si fa uso della metodica di mercato». Ciò è in parte vero, anche se occorre
considerare, come spiega il successivo art. 15.4, che nella prassi valutativa è frequente la rettifica dei multipli di
borsa qualora sussista l’esigenza di valutare partecipazioni di controllo con i cosiddetti premi di acquisizione o i
premi di controllo (
acquisition premia
e
control premia
).
L'OIV dà slancio
al processo
di
best practices
nel campo
delle valutazioni
SEGUE DA PAGINA 6
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