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NUMERO 214 - LUGLIO / AGOSTO 2013
IL COMMERCIALISTA VENETO
Età
Maschi
Femmine
TOTALE
Fino a 30 anni
19.202,50
15.602,90
17.459,69
31-40
35.360,53
27.327,51
32.087,82
41-50
73.597,02
42.589,54
64.413,03
51-65
112.812,67
64.527,11
105.990,00
Oltre 65
98.596,90
54.530,35
96.868,25
TOTALE
72.838,87
36.872,73
62.292,19
Grafico 1 – Reddito medio per classe di età e sesso dei Dottori Commercialisti – anno 2011
Fonte: dati CNPADC
Età
Maschi
Femmine
TOTALE
% spesa
Fino a 30 anni
27.957,86
20.205,80
24.204,56
27,9%
31-40
58.030,30
40.281,12
50.799,15
36,8%
41-50
130.994,70
71.387,41
113.339,83
43,2%
51-65
203.487,14
121.519,28
191.905,21
44,8%
Oltre 65
181.766,68
104.035,41
178.717,43
45,8%
TOTALE
129.314,62
60.371,45
109.097,79
42,9%
Grafico 2 – Volume d’affari medio per classe di età e sesso e % di spesa dei Dottori Commercialisti
– anno 2011
Fonte: dati CNPADC
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
fino a 30 anni
da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 65
oltre 65
REGIONI
Maschi
Femmine
40
41-59
> 59
Friuli Venezia Giulia
68,0%
32,0%
16,7%
64,5% 18,8%
Trentino Alto Adige
76,3%
23,7%
25,9%
57,0% 17,1%
Veneto
70,4%
29,6%
24,2%
59,9% 15,8%
NORD
67,2%
32,8%
21,4%
60,9% 17,7%
NORD-EST
67,1%
32,9%
22,6%
61,4% 15,9%
NORD-OVEST
67,2%
32,8%
20,7%
60,5% 18,8%
CENTRO
69,5%
30,5%
18,6%
65,2% 16,2%
SUD
70,7%
29,3%
22,1%
65,5% 12,4%
MERIDIONE
71,2%
28,8%
22,9%
65,6% 11,4%
ISOLE
69,3%
30,7%
19,5%
65,3% 15,2%
ITALIA
69,0%
31,0%
21,1%
63,6% 15,4%
Tab. 5 – Struttura anagrafica degli iscritti alle Casse di Previdenza nel nord-est
Fonte: Elaborazione IRDCEC, Rapporto 2013 sui Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili
Grafico 3 – Reddito medio per classe d’età: anno 2011
Fonte: dati CNPADC
sionisti che fa ricorso alla
Cassa integrazione
.
Sulla base dei dati forniti dall’INPS, emerge come
nel corso del 2012 quasi 6mila dipendenti di Studi
professionali siano stati messi in Cassa integra-
zione, segnando un aumento di quasi il 40% ri-
spetto al 2011. Secondo le elaborazioni di
Confprofessioni, gli studi più colpiti sono quelli
dell’area economica e giuridica, dove si registra
un forte balzo in avanti della Cassa integrazione
negli studi legali (+347%rispetto al 2011) e notarili,
dove il numero di dipendenti è praticamente di-
mezzato, ed in quelli commerciali e tributari.
I dati del CNPADC
Si segnala, per completezza, che il reddito medio
dei Dottori Commercialisti iscritti alla Cassa (con
esclusione
quindi dei Ragionieri), secondo le sta-
tistiche riferite al 2011 pubblicate annualmente
dal CNPADC, ammonta ad Euro
62.292,19
, men-
tre il fatturato ammonta ad Euro
109.097,79
(ri-
spettivamente, + 2.777 e + 540 rispetto alle stati-
stiche dell’IRDEC comprendenti anche i Ragio-
nieri), così suddivisi (cfr. grafico 1 e 2).
Considerando un numero di iscritti all’Albo dei
Dottori Commercialisti nel 2011pari a 56.607unità,
ne consegue che il
fatturato complessivo dei Dot-
tori Commercialisti
per l’
anno 2011
sia stato di
poco superiore ad
Euro 6 miliardi
(precisamente
Euro 6.175.698.599); il
reddito complessivo
, inve-
ce, sempre con riferimento al
2011
, si attesta
al di
sopradi Euro3,5miliardi
(Euro3.526.173.999).
Differenze considerevoli sussistono sul reddito
medio calcolato su
fasce d’età
, come mostrato
nel seguente grafico 3: non è una novità che i
redditi maggiori si percepiscano tra i
51 e i 65
anni
, quando esperienza e prestigio sociale in-
fluiscono notevolmente.
La CNPADC ha, inoltre, pubblicato sul proprio sito
il reddito medio ed il volume d’affari
previsionale
per il 2012 dei Dottori Commercialisti, dove si pre-
vede un lieve incremento rispetto al 2011. Il reddito
medio, infatti, si dovrebbe attestare su Euro
63.393,01
(+ 1.100,82 rispetto al 2011), mentre il
fatturato su Euro
110.685,77
(+ 1.587,98 rispetto al
2011). Pressoché
invariata
la distribuzione all’in-
terno delle fasce d’età. Anche il numero di
iscritti
attivi
all’Albo dei Dottori Commercialisti
cresce
,
passando da 56.607 a 58.563 unità nel 2012.
Gli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti
ed Esperti Contabili – struttura anagrafica
Nonostante una riduzione generale del numero
degli occupati, la categoria dei Commercialisti
aumenta, anche se a ritmi non sostenuti. Nei pri-
mi cinque anni dalla nascita dell’Albo unico, gli
iscritti ai 143 Ordini territoriali sono passati dai
107.499 del 2008 ai 114.041 del 1° gennaio 2013
(+6.542 unità), con un incremento medio annuo
dell’1,2%. Tale tasso di crescita, però, è in co-
stante diminuzione, se si considera che nel 2008
era pari all’1,8% e nel 2012 allo 0,7%.
Curiosità
: il nord-est è l’unica area a presentare
i dati delle donne e degli iscritti fino a 40 anni
superiori alla media nazionale, il 32,9% di donne
e il 22,6% di iscritti fino a 40 anni (cfr. Tab.5)
Anche il confronto del
quinquennio 2008-2012
risulta significativo. La crescita degli iscritti al-
l’Albo nella penisola è stata complessivamente
del 6,1% ed il Trentino Alto Adige con un + 14%
ha fatto registrare il terzo tasso di crescita più
elevato, dietro a Sardegna (+16,8%) e Molise
(+15,2%). Quinto posto per il Veneto con un +
7,4%, nellamedia il Friuli Venezia Giulia.
Il paradossodiGE.RI.CO
Oltre il danno, la
beffa
! In questo contesto di
crisi economico-finanziaria che perdura ormai da
parecchi anni, per l’Agenzia delle Entrate la cate-
goria dei commercialisti gode di ottima salute.
Almeno stando a GE.RI.CO, il software di compi-
lazione degli Studi di Settore. Da più parti, infatti,
sono giunte segnalazioni che i software di calco-
lo
non si sono evoluti
in linea con la crisi, o quan-
to meno non in modo adeguato. In particolare,
ipotizzando dati costanti tra il periodo di imposta
2011 e 2012, e applicando di conseguenza alle
due annualità la versione 2012 e 2013 di GE.RI.CO,
si nota un incremento nel livello dei compensi
puntuali,
nonostante
l’applicazione dei vari
correttivi “
crisi
”.
Nella maggior parte dei casi, per rispettare la
congruità, i redditi dichiarati dai professionisti
per il 2012 dovranno essere incrementati di al-
meno il 10%.
Una strada percorsa dall’Amministrazione Finan-
ziaria tutt’altro che rigorosa nei confronti della
nostra categoria, nonostante l’assicurazione che
i sistemi informatici avrebbero tenuto conto del-
le delicate dinamiche economico-finanziarie del
Paese, dalle quali è ovvio che i professionisti
non sono stati immuni.
Al peggio non c’è proprio mai limite.
Dottori
commercialisti:
6 miliardi nel 2011
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