Page 1 - CV_213

Basic HTML Version

In questo numero
Anno XLVIII - N. 213 - MAGGIO / GIUGNO 2013
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
PERIODICO DEI DOTTORI COMMERCIALISTI
E DEGLI ESPERTI CONTABILI DELLE TRE VENEZIE
CV
www.commercialistaveneto.org
2
ILTRATTAMENTO FISCALE DEI COSTI
DI RICERCAESVILUPPO
3/4 Speciale Antiriciclaggio: Intervista, Ernesto Ugo Savona
LA IV DIRETTIVAE I PROFESSIONISTI
5/6 Speciale Antiriciclaggio: L'IDENTIFICAZIONE
DEL TITOLARE EFFETTIVO
7/11 GLI STRUMENTI DI CONTRASTO DELL'ELUSIONE
FISCALE INTERNAZIONALE
13/16 INDEDUCIBILITÀ DEI COSTI DA OPERAZIONI
CONPAESI A REGIME FISCALE PRIVILEGIATO
17 CASSA DI PREVIDENZA. UN'INTERESSANTE SENTENZA
18 ACCERTAMENTI INTEGRATIVI E TERMINE
PER LE VERIFICHE TRIBUTARIE
19/22 IMPOSTA DI BOLLO SU ESTRATTI DI CONTO CORRENTE
E SU PRODOTTI FINANZIARI
23/27 COMPENSI PROFESSIONALI IN PROCEDURE CONCORSUALI
28
MISSION IMPOSSIBLE
. RIDUZIONE
DELDEBITO PUBBLICO IN ITALIA
29/30 RELAZIONEDI REVISIONE NEI CASI DIMANCANZA
DEL PRESUPPOSTODELLA CONTINUITÀ AZIENDALE
di GERMANOROSSI
PRIMA GIORNATA
11 Ottobre 2013
VERONA
Stagione formativa
2013/2014
Tutto il calendario
delle Giornate.
Stacca la brochure
all'interno di questo
numero
Segreteria Associazione
:
Corso del Popolo, 161
45100 Rovigo
Tel. 0425 460090
E-mail
segreteria@giornatedeltriveneto.org
adcec3v@legalmail.it
Un passo avanti
Uscire dalla crisi.
Tornare a vincere.
La fatica non è mai
sprecata:
soffri ma intanto sogni
C
i sono alcuni rari eventi nella vita
delle persone, così come in quel-
la di qualsiasi entità organizza-
ta, che rappresentano momenti di svol-
ta e di rottura con il passato, destinati a
cambiare radicalmente la storia di chi li
vive. Ciascuno di noi ha avuto i propri,
ed ha altresì condiviso quelli che hanno
interessato i gruppi sociali o le comuni-
tà cui appartiene, permeando per sem-
pre la loromemoria collettiva. Non sem-
pre, tuttavia, tali accadimenti vengono
percepiti in tutta la loro importanza fin
dal loro iniziale manifestarsi: anzi, nella
maggior parte dei casi solo dopo un cer-
to tempo è possibile rendersi conto dei
loro effetti e mettere correttamente a
fuoco la loro effettiva portata.
Di fronte a tali situazioni, la tempesti-
vità o la tardività delle reazioni dei sin-
goli risulta spesso determinante, quan-
do non addirittura vitale, per il futuro
non solo loro, ma anche delle organiz-
zazioni che gli stessi rappresentano e
del sistema sociale che ad essi fa riferi-
mento: potremmo elencare numerosi
esempi di eventi ormai storici, in rela-
zione ai quali risposte o scelte differen-
ti avrebbero potuto cambiare il corso
delle cose per una moltitudine di sogget-
ti o per intere popolazioni. Quel che ap-
pare strano, pensando a molti di questi
episodi con il classico senno di poi, è che
spesso essi sembrano esser maturati in un
contesto molto chiaro, nel quale la deci-
sione "giusta" appare la più semplice e
logica: ciò nondimeno, il più delle volte
essa non risulta essere stata assunta.
A
nche il momento che stiamo vi-
vendo, con tutta probabilità,
sarà destinato ad entrare nei li-
bri di storia. E con esso vi entreranno le
decisioni che, ai vari livelli, i singoli
avranno assunto. Di un tanto, a dire il
vero, sembra esservi consapevolezza
diffusa, anche se le azioni ed i compor-
tamenti di chi dovrebbe avere la respon-
sabilità delle scelte difficili non sembra-
no essere stati, almeno fino ad oggi, ad
essa improntati.
Purtroppo questo riguarda anche la no-
stra categoria, che peraltro risulta essere,
più di molte altre, un'entità "a rischio",
priva com'è di particolari esclusive o
prerogative, oltre che oggetto già da tem-
po di ripetuti ed ingiustificati attacchi
da più fronti, che sottendono (ed
evidenziano) interessi di varia natura nei
suoi confronti.
È
trascorso quasi un anno dalle
elezioni dello scorso 15 ottobre.
Siamo passati dall'imbarazzo del
commissariamento, al ridicolo di certi
comportamenti tanto palesemente sgan-
gherati e maldestri quanto ostinatamen-
te difesi da chi li ha posti in essere, al-
l'umiliazione delle ultime ricostruzioni
giudiziali dei fatti attorno ai quali ruota
il contenzioso instauratosi, piene di af-
fermazioni che, quand'anche fossero
smentite dal successivo grado di giudi-
zio, continueranno ad esser sbandierate
a lungo per ogni dove da chi ne avrà
interesse. Nel frattempo abbiamo visto
il nostro Paese passare attraverso una
gravissima "crisi nella crisi", seguita da
una campagna elettorale dai toni quasi
giacobini, da una rielezione senza pre-
cedenti del Capo dello Stato e dall'inse-
diamento di un Governo che, se non
fosse per altre considerazioni che non
ci competono, potrebbe anche essere
definito "di salvezza nazionale". Il tut-
to in un contesto in cui temi come quelli
della fiscalità e della crisi d'impresa, sui
quali la nostra competenza dovrebbe e
potrebbe essere di indispensabile aiuto
al Sistema, sono stati e continuano ad
essere all'ordine del giorno di tutti i più
importanti dibattiti politici. E noi com-
mercialisti continuiamo a rimanere senza
alcuna rappresentanza istituzionale, si-
lenziosi e assenti proprio quando la Sto-
ria ci chiederebbe di fare la nostra parte!
I
n questo contesto, vien da chiedersi
se non sia giunto il momento, per chi
abbiaveramenteedisinteressatamente
a cuore non solo le nostre sorti, ma
anche quelle di tutti quegli imprendi-
tori, artigiani, professionisti e semplici
cittadini che da noi si
aspetterebbero fatti e
proposte concrete
quanto meno sulle
materie di nostra tra-
dizionale pertinen-
za, di fare un passo
avanti. Non tutti sa-
pranno che qualche
mese fa tut t i gl i
Ordini del Triveneto
avevano presentato
un documento,
unanimemente ap-
provato, con il quale
si chiedeva il ritiro di tutte le liste
presentate per le due elezioni indette e
di tutti i ricorsi inoltrati in qualsivoglia
sede, nonché l'individuazione di un
nuovo candidato Presidente, estraneo
a quelli precedentemente proposti, cui
affidare l'incarico di formare una lista
unitaria in grado di restituire rapidamente
alla categoria "governo e dignità".
Una richiesta ovviamente caduta nel
vuoto, nonostante rappresentasse evi-
dentemente un segno di estrema dispo-
nibilità e responsabilità.
Essa ha però dimostrato, ancora una
volta, quali siano le potenzialità del
Triveneto, che per di più ha la fortuna
di esser già da tempo organizzato e strut-
turato sia sul piano politico, con la Con-
ferenza Permanente dei Presidenti dei
singoli Ordini, sia sul piano operativo,
con unaAssociazione che raggruppa già
oggi circa un quarto di tutti i colleghi del
Territorio, e che
senz'altro, in prospet-
tiva, potrebbe riuscire
ad organizzarsi al fine
di offrire tutta una se-
rie di ulteriori servizi
di grande importanza
per tutti noi.
È tempo di portare
nelle sedi competenti
tutte le istanze che i
nostri colleghi stanno
quotidianamente for-
mulando, in tema
di adempimenti, di
antiriciclaggio, di assicurazione profes-
sionale, di rapporti con le Istituzioni, di
costi, di tariffe, di competenze specifi-
che, e di porre in essere qualche atto,
magari simbolico, ma che almeno possa
contribuire a far sentire la nostra voce e
a far percepire la nostra presenza.
Un passo avanti si può fare.
Se non ora, quando?
INSERTO
L'ART. 67, 3° COMMA, LETTERA d), L.F.