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NUMERO 209 - SETTEMBRE / OTTOBRE 2012
IL COMMERCIALISTA VENETO
Il Veneto all'avanguardia nella diffusione della cultura,
della legalità e della cittadinanza responsabile
ATTUALITÀ
N
ella seduta dello scorso
19 dicembre 2012 il
Consiglio Regionale del Veneto ha approvato il di-
segno di legge regionale rubricato “misure per l’at-
tuazione coordinata delle politiche regionali a fa-
vore della prevenzione del crimine organizzato e
mafioso, della corruzione nonché della promozione della cultura
della legalità e della cittadinanza responsabile”.
L’iniziativa veneta fa seguito a quella di altre regioni che hanno
già adottato una specifica normativa in materia di prevenzione e
di contrasto al fenomeno mafioso: Emilia-Romagna, Liguria,
Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige.
L’
iter
legislativo è iniziato il 3 agosto 2012 con la presentazione del
disegno di legge n. 296 a fir-
ma di Roberto Fasoli e di altri
39 consiglieri e si è concluso
con la pubblicazione sul Bur
Veneto del 31 dicembre 2012.
Le istanze, le priorità ed i sug-
gerimenti manifestati dalle
parti sociali nel corso dell’au-
dizione del 9 ottobre 2012,
sono stati colti e fatti propri
dalla Commissione consiliare
assegnataria del progetto e
tradotti in un
corpus
legisla-
tivo alquanto completo, com-
posto di ben 22 articoli.
La presentazione del proget-
to di legge è stata preceduta
dall’adozione di un protocol-
lo operativo a tutela dell’economia legale sottoscritto dalla Re-
gione Veneto unitamente alle Prefetture del territorio, all’Unione
Regionale delle Provincie del Veneto ed all’Anci Veneto.
Il protocollo sulla “prevenzione dei tentativi di infiltrazione della cri-
minalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi
e forniture” è stato siglato a Venezia il 9 gennaio 2012 alla presenza
del Ministro dell’Interno, e non si pone come strumento alternativo
all’attività dell’Autorità Giudiziaria, ma quale mezzo di ausilio e so-
stegno concreto alla stessa nello svolgimento degli incombenti istitu-
zionali di contrasto al crimine organizzato e mafioso.
La sensibilità delle istituzioni regionali sul tema non è nuova. Con
LR 7 maggio 2002, n. 9 furono emanate misure di intervento per
la promozione della legalità e sicurezza, mentre con la successi-
va LR 24 del 23 novembre 2006 fu istituita la Scuola regionale
veneta per la sicurezza e la polizia locale.
La LR 48/2012 si pone quale strumento giuridico di perfezio-
namento dei provvedimenti richiamati e di loro integrazione con
ulteriori misure e nuovi strumenti quali l’approvazione di un co-
dice di autoregolamentazione dei consiglieri regionali in mate-
ria di legalità e trasparenza, così come l’istituzione di un osser-
vatorio per il contrasto della criminalità organizzata e mafiosa.
Pertanto, sotto il profilo sociale la Legge Regionale n. 48 del 28
dicembre 2012 si distingue non solo come normativa finalizzata
all’attività di prevenzione e contrasto alle forme organizzate di cri-
FEDERICO LODA
Ordine di Verona
minalità, ma anche come provvedimento di sensibilizzazione civi-
ca, ponendo il Veneto all’avanguardia nel panorama nazionale.
La LR 48/2012 non solo riconosce priorità alla lotta al fenomeno
mafioso ma si propone altresì di intervenire e contrastare più in
generale le forme di criminalità organizzata (nei suoi più artico-
lati settori quali usura, estorsione, sfruttamento della prostituzio-
ne, contraffazione nel settore produttivo ed agro-alimentare),
nella piena consapevolezza della stretta contiguità tra crimine
organizzato e crimine mafioso.
Il legislatore, desideroso di attribuire un significato concreto ad
enunciazioni ed obiettivi condivisi plebiscitariamente dalla socie-
tà civile veneta e cogliendo le istanze delle rappresentanze sin-
dacali, delle associazioni del
Terzo Settore e del mondo
delle professioni, con l’ap-
provazione della LR ha isti-
tuito un fondo di rotazione fi-
nalizzato ad estinguere le ipo-
teche ovvero altri gravami
esistenti sui beni confiscati,
nonché un fondo di garanzia
per agevolare l’accesso al
credito dei soggetti
assegnatari di suddetti beni,
con il proposito di offrire uno
strumento per superare le
criticità che più di sovente
pregiudicano l’efficace ge-
stione e riutilizzo di un patri-
monio oggetto di confisca.
Per assicurare una presenza istituzionale efficace da parte della
Regione, la LR prevede altresì la possibilità di concedere speci-
fici contributi agli enti locali assegnatari dei beni confiscati ai
sensi del D.Lgs n. 159/2011. I contributi possono essere finaliz-
zati alla realizzazione di interventi di restauro e risanamento
conservativo, ripristino tipologico nonché arredo degli stessi al
fine del recupero dell’immobile oggetto di assegnazione. Sono
previsti altresì contributi ai medesimi enti locali per favorire il
riutilizzo in funzione sociale dei beni immobili confiscati.
Di assoluto pregio è la previsione
in ordine alla possibilità
della Regione di stanziare contributi per favorire e sostenere la
continuità lavorativa delle aziende sequestrate e non ancora con-
fiscate, al fine di salvaguardare il patrimonio produttivo ed occu-
pazionale.
Infine, l’attribuzione alla Regione delle funzioni di stazione
appaltante unica (SUA) rappresenta un’ulteriore strumento in-
novativo per la prevenzione e contrasto delle infiltrazioni crimi-
nali nel settore degli appalti pubblici.
L’auspicio e la speranza dei promotori e della società civile veneta
è che la LR si dimostri in concreto un’efficace misura istituzio-
nale di contenimento della diffusione delle attività criminali sul
territorio concorrendo allo sviluppo dell’ordinata e civile convi-
venza della comunità regionale.