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NUMERO 208 - LUGLIO / AGOSTO 2012
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L'amministratore giudiziario dei beni
sottratti alle organizzazioni criminali
NORME E TRIBUTI
FEDERICO LODA
Ordine di Verona
IL COMMERCIALISTA VENETO
SEGUE A PAGINA 10
1. ULTIMESTATISTICHESULLADIMESIONEDELFENOMENO
L’ampiezza e le dimensioni del patrimonio sottratto alle organizzazioni criminali,
in primis
quelle mafiose, sono costantemente monitorati dalle statistiche
dell’ANBSC, l’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati.
Le più recenti statistiche pubblicate dall’ANBSC (3 settembre 2012) riportano di
un totale di 12.410 beni confiscati e tuttora in gestione all’Agenzia, dei quali 1.636
rappresentati da aziende.
La situazione dei beni immobili confiscati alle organizzazioni criminali è caratteriz-
zata da un’incidenza della Lombardia sul totale nazionale pari al 7,96% (per com-
plessivi 858 immobili) e di poco inferiore al dato puntuale della Puglia. Non molto
dissimile la situazione delle aziende confiscate: su un totale di aziende confiscate
sul territorio nazionale pari a 1.636 unità (di cui 492 uscite dalla gestione) la
distribuzione geografica “premia” la Lombardia con il terzo posto (211 aziende)
dietro a Campania (330) ed alla regione “leader”, la Sicilia con 614 unità confiscate.
Nel Veneto i beni confiscati ed ancora in gestione sono in totale 84, dato che
comprende anche 3 aziende
1
.
L’indagine statistica potrebbe quindi condurre ad una prima frettolosa conclusione,
ovverosia che il “fenomeno” non riguardi, neppure da vicino, il nostro territorio.
Pur tuttavia le recenti statistiche presentate dal Viminale (conferenza di Ferragosto
del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica) confermano da una
parte che l’attività della criminalità organizzata non conosce crisi, e dall’altra riba-
discono il persistente radicamento della criminalità nelle regioni settentrionali; in
particolare nell’anno concluso il 31 luglio scorso, i beni sottratti (oggetto di seque-
stro di prevenzione) alla criminalità organizzata sono stati 12.139 (di cui 723
aziende), mentre i beni confiscati sono stati 3.218 (di cui 213 aziende). Il
controvalore complessivo dei beni sequestri e confiscati è stato stimato in 5,7
miliardi di euro. I beni sottratti alla criminalità organizzata nella Regione Veneto
sono stati 18.
2.GLI AMMINISTRATORIGIUDIZIARI
EL’ALBODEGLI AMMINISTRATORI
La gestione dei beni sequestrati, nel caso in cui essa sia disposta nell’ambito delle
misure di prevenzione, costituisce un’attività di amministrazione affidata dagli
organi giudiziari ad esperti professionisti scelti generalmente tra i dottori commer-
cialisti o tra gli avvocati.
Il CodiceAntimafia dispone (art. 35) che l’amministratore giudiziario venga nomi-
nato dal Tribunale, unitamente al giudice delegato, e che sia scelto tra gli iscritti
nell’Albo nazionale degli amministratori giudiziari.
L’Albo nazionale degli amministratori giudiziari è stato istituito con il Decreto
Legislativo 4 febbraio 2010, n. 14, e si compone di una sezione ordinaria e di una
sezione speciale degli esperti in gestione aziendale.
Il decreto istitutivo dell’Albo richiede in capo agli aspiranti amministratori giudiziari
il possesso di specifiche esperienze o in alternativa dimostrate capacità di gestione
immobiliare, ovvero aziendale, a riprova del fatto che l’attività dell’amministratore
giudiziario non può limitarsi ad una custodia statica di beni ma, nella maggior parte
dei casi si sostanzia in una dinamica attività di gestione e di amministrazione del
bene sequestrato
2
.
Entro un anno dalla data di entrata in vigore del D.Lgs. (GU n. 38 del 16-2-2010),
il Ministero, avrebbe dovuto procedere alla formazione dell’Albo. Il CNDCEC ha
predisposto uno schema di domanda tipo per l’iscrizione all’Albo
3
.
Alla data attuale l’Albo è formalmente istituito ma non è mai stato pubblicato e
pertanto si ritiene che nessuna funzione possa essere attribuita, a maggior ragione
per l’assenza dei regolamenti attuativi.
Il 16 marzo 2012 il Consiglio Nazionale dottori commercialisti e laANBSC hanno
sottoscritto un protocollo d’intesa con l’obiettivo di elaborare linee d’indirizzo
comuni e principi di comportamento per tutti gli amministratori dei beni sequestra-
ti alle mafie, tra i quali rientra anche la realizzazione di studi su norme e procedure
utili a semplificare i rapporti tra le amministrazioni pubbliche e i soggetti interessa-
ti a realizzare progetti di recupero dei beni confiscati.
Oltre all’incarico di revisori di bilanci, i professionisti iscritti all’elenco, secondo
quanto indicato nel citato protocollo di intesa siglato nei mesi scorsi tra il CNDCEC
e l’ANBSC, potranno svolgere anche quello di coadiutore di beni confiscati alla
criminalità organizzata, nonché quello di valutazione, di liquidazione di aziende con-
fiscate e di delegato alla vendita di beni mobili. In attesa della pubblicazione da parte
del Ministero dell’Albo degli amministratori giudiziari, il Consiglio Nazionale dei
commercialisti si è impegnato a fornire all’Agenzia, attraverso i proprioOrdini terri-
toriali, l’elenco degli iscritti agli Albi dei dottori commercialisti e degli esperti
1
Secondo una recente indagine condotta da Fillea Cgil (marzo 2012) i beni sequestrati in Italia sono 82.654, di cui 5.546 aziende, e valgono almeno 20 miliardi.
Su 82mila beni sequestrati alla mafia ne risultano confiscati 27.845, le confische definitive sono state 7.904, pari al 9,56% dei beni sequestrati; quelle che hanno una destinazione
4.535, quelle non definitive, invece, 15.406. Su 5mila aziende solo 91 hanno ottenuto un decreto di destinazione.
2
Giova rimarcare che con le modifiche introdotte dal Legislatore è stata attuata una netta distinzione tra la gestione dei beni oggetto di sequestro: da una parte regole precise
per le aziende o complessi aziendali, e dall’altra regole specifiche per i beni diversi dalle aziende quali beni immobili, mobili, etc. Invero, gli articoli 40 e 41 del D.Lgs. n. 159/
2011 contengono una precisa distinzione tra due tipologie di sequestro, a seconda di ciò che è l’oggetto della misura. Nello specifico l’art. 41 prevede che nel caso in cui siano
oggetto di sequestro aziende, costituite ai sensi dell’art. 2555 ss. del codice civile, il Tribunale nomina un amministratore giudiziario scelto nella sezione di esperti in gestione
aziendale.
3
Stando a quanto riportato da Domenico Posca, presidente dell’Istituto Nazionale degli Amministratori Giudiziari al convegno su “Attività dell’amministratore giudiziario”
tenutosi a Reggio Emilia il 16 novembre 2011, le circa 12mila domande presentate per il tramite degli Ordini professionali, giacciono in qualche ufficio del Ministero e debbono
tuttora essere esaminate.
Una cartina dell'Italia illegale oggi. Da
Limes
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