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In questo numero
Anno XLVI - N. 203/204 - SETTEMBRE / DICEMBRE 2011
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza
PERIODICO DEI DOTTORI COMMERCIALISTI
E DEGLI ESPERTI CONTABILI DELLE TRE VENEZIE
CVV
www.commercialistaveneto.org
2
L'ABI E LA PASTICCIATA REVOCATORIA
3/4 Interviste. ULDERICO BERNARDI e GIAN PAOLO
PRANDSTRALLER
5/6 OBBLIGO DI DENUNCIA ALL'AGENZIAdelle ENTRATE
7/8 RIMBORSO IMPOSTE ACCERTATE
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LIQUIDAZIONE ORDINARIA DELLE SOCIETÀDI CAPITALI
10 LIQUIDAZIONE ORDINARIA DELLE SOCIETÀDI PERSONE
11 INDAGINI FISCALI E DIRITTI DELLA PERSONA
12 LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO IVA TRIMESTRALE
13/17 I REDDITI DI COMMERCIALISTI E PROFESSIONISTI
18 CONTROLLO DI GESTIONE O GESTIONE DEL CONTROLLO?
19/21 DEFINIZIONE DELLE LITI PENDENTI
22/25 IMPUGNAZIONE DINIEGO INTERPELLO DISAPPLICATIVO
28 DAI NUMERI ALLA SORVEGLIANZA SU GESTIONE PMI
29/31 IL RISK MANAGEMENT COME SISTEMA DI CONTROLLO
32/33 L'OPPORTUNITÀ BRASILE
34/36 GLI STRUMENTI DI DIFESA E RISANAMENTO
PERUSCIREDALLACRISI
INSERTO / Le borse di studio 2010
IL BARILE RASCHIATO
di MASSIMO DA RE
Low profile, governo tecnico, Rai mangiona, stipendi alti e bassissimi, PIL, risparmi, finanza creativa
e, alla fine, chi si rivede? l'elegante fantasma di Sir John Maynard Keynes
A
vanti tutta!Anzi…
facciamo a mezza forza che
va meglio! Di questi tempi giocare con i gerghi
marinari si fa presto, ma in questa Italia dei
“Professori” e dei “Tecnici” in cui la consegna è diven-
tata la sobrietà e l’immagine “low profile” non si capi-
scono certi episodi, ma soprattutto certe uscite in
pompa magna capaci solo di creare sconcerto e preoc-
cupazione nei cittadini e negli operatori economici.
Mi riferisco in particolare alla presunta gabella del
canone Rai sui computer, che pare poi repentinamen-
te rientrata e alla notizia shock che gli stipendi in Italia
sono tra i più bassi d’Europa.
Nel primo caso la Rai, azienda pubblica, che ormai
non sa più come incassare denaro per coprire i propri
deficit spesso dovuti a compensi stratosferici sia a
propri dipendenti che a ospiti nelle principali trasmis-
sioni, ha tentato di inventarsi una nuova gabella nei
confronti di chi, compresi noi professionisti, avesse
un terminale (telefonino, tablet, computer ecc..) atto a
ricevere trasmissioni televisive e/o radiofoniche. Pen-
sate voi che affare, se fosse andato in porto, quale
impresa o quale professionista oggigiorno non usa
dispositivi “atti” potenzialmente a ricevere trasmis-
sioni televisive o radiofoniche. Certo è che i dipenden-
ti delle aziende e degli Studi e certamente nemmeno
noi professionisti giriamo per strada guardando tra-
smissioni al telefonino o sul tablet o ci trastulliamo
davanti al computer a vedere “Sanremo” o trasmissio-
ni similari! Ci hanno provato, per fortuna c’è stata una
mezza rivolta che ha fatto fare un passo indietro alla
RAI ma non è certo così che si va avanti… Cosa dire
poi per la recente notizia sugli stipendi degli italiani?
Tra i più bassi d’Europa! Ma se fosse veramente così
avremmo la fila delle multinazionali che desiderano
produrre in Italia, sfruttando i presunti costi bassi
della manodopera! Era così irreale che si è rivelata una
bufala, provocata da un confronto tra dati non omoge-
nei, ma intanto la frittata era fatta, e vorrei proprio
entrare nella testa di chi ha uno stipendio con il quale
non è in grado di “scollinare” la terza settimana del
mese, e sono parecchi, per capire i pensieri, le frustra-
zioni e a volte la rabbia che sortiscono certe notizie che
si rivelano poi totalmente prive di ogni fondamento.
Indignados! Certo come nel numero 199 non si può
essere che indignati! E che dire dei lanci giornalistici
circa l’aumento del PIL e dei risparmi (oltre mille Euro)
per le famiglie per effetto delle liberalizzazioni! Pro-
paganda di certo e lo dimostra il fatto che proprio in
questi giorni molte di quelle norme sulle liberalizzazioni
tanto decantate, hanno avuto un giusto e necessario
sfoltimento per renderle reali e compatibili con l’as-
setto economico e sociale del nostro Paese.
E’ necessario che chi ci guida racconti l’effettiva situa-
zione del nostro paese e che proponga soluzioni reali
e non demagogiche che prospettino un futuro possibi-
le e migliore. Se anche uno come Giulio Tremonti,
inventore della “finanza creativa”, nel suo ultimo sfor-
zo editoriale pare pentirsi affermando che è ora di
chiudere la bisca della finanza proponendo come mo-
dello il New Deal riecheggiando idee di Keynes vuol
proprio dire che abbiamo raschiato il barile….e non è
il caso sicuramente di bucarlo!
C
ari colleghi, aiutateci!Abbiamo completato sul sito dell'Associazione la pubbli-
cazione di tutti i numeri cartacei presenti nel nostro archivio. Purtroppo manca-
no ancora pochissimi numeri per avere la raccolta completa e non perdiamo la
speranza che con il vostro aiuto, forse in un baule dimenticato ed un po’ ingialliti dal
tempo, si possano ancora ritrovare. Ecco l’elenco dei preziosi numeri assenti: 1, 2, 4, 6,
10, 22, 24. Grazie di cuore e buona ricerca!”
AAACercasi