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NUMERO 219 - MAGGIO / GIUGNO 2014
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IL COMMERCIALISTA VENETO
euro, attraverso la quale è stato pos-
sibile acquisire un punto di vista del
tutto innovativo rispetto al passato,
dal quale si percepisce come il rea-
le impatto dei “macro-shock” e degli
“shock politici” dipenda con ogni
probabilità dalla distribuzione alla
base delle risorse nelle imprese: la
performance di un Paese è infatti
apparentemente guidata da un pic-
colo gruppo di imprese, sulle quali
sembra utile focalizzarsi per com-
prendere i fattori determinanti e le
conseguenze delle azioni di politica
economica.
Lo studio rivela come l’Italia sia agli
ultimi posti per quanto concerne il
settore dei servizi, e sia altresì un
Paese nel quale gli indicatori di pro-
duttività media e massima siano
molto ravvicinati tra loro.
In sintesi, a giudizio della dott.ssa
Lopez-Garcia un primo suggerimen-
to al mondo politico dovrebbe esse-
re quello di attuare misure in grado
di facilitare i flussi di risorse verso
le imprese più produttive (nello stes-
so settore o tra settori), rimuovendo
tutti i possibili ostacoli ad una
riallocazione che sia in grado di mi-
gliorare la performance aggregata.
N
ella seconda
relazio-
ne, il dott. Roberto
Sabbatini, del Diparti
mento Economia e
Statistica - Servizio Congiuntura e
Politica – della Banca d’Italia, si è
soffermato sul lascito della “doppia
recessione” sull’Italia, Paese che già
prima del 2008 era caratterizzato da
una crescita modesta e da un forte
deficit di produttività del lavoro e dei
prezzi.
Due recessioni non dissimili, ma con
caratteristiche diverse: la prima
(2008-2009) caratterizzata da una
CV Forum 2014
/ Reazioni latitanti in un contesto
economico a tinte fosche
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corrente è tornato in positivo per la prima volta dal 2001; le quote
di mercato dell’Italia sul commercio mondiale hanno continuato
a rimanere stabili dal 2010, dopo essere state in flessione per un
decennio).
Nel complesso, il dott. Sabbatini ha presentato un quadro che nel
breve termine permane assai fragile, visto che anche le previsioni di
inizio d’anno sul possibile ritorno alla crescita nel 2014 sembrano
infatti essere smentite dai fatti:
Nelle sue conclusioni, il dott. Sabbatini ha rimarcato la necessità di
una ripresa degli investimenti fissi, già sollecitata dal Governatore
nelle sue Considerazioni Finali 2014, e dei consumi delle famiglie, i
forte caduta della domanda estera (i consumi delle famiglie nel 2010
erano tornati ai valori pre-crisi), la seconda, al contrario, caratteriz-
zata da un vero e proprio collasso dei consumi e da un crollo ancora
più marcato degli investimenti.
Nel complesso, una perdita complessiva di PIL da fine 2007 a metà
2013 di circa il 9%, con una domanda interna inferiore del 12%
rispetto ai livelli pre-crisi, a fronte di un export che ha ormai intera-
mente recuperato il terreno perduto.
I
n questo contesto, il nostro Paese
ha posto in essere al-
cuni importanti aggiustamenti, soprattutto sul fronte delle en-
trate, resi possibili da un sistema che ha comunque dimostra
to di reggere (l’avanzo primario italiano continua ad essere
non solo positivo, ma il migliore dell’area euro; il saldo del conto
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Slide tratta dalla relazione del dottor Sabbatini - Banca d'Italia
Slide tratta dalla relazione della dott.ssa Lopez-Garcia – Banca Centrale Europea