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NUMERO 205 - GENNAIO / FEBBRAIO 2012
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L'INTERVISTA
Giovanni Achille Sanzò
«L'Agenzia evita le facili generalizzazioni»
GERMANO ROSSI
Ordine di Treviso
IL COMMERCIALISTA VENETO
CHI È
Giovanni
Achille Sanzò
SEGUE A PAGINA 4
GiovanniAchille Sanzò è
Direttore Regionale dell'Agen-
zia delle Entrate del Veneto dal 7
giugno 2010 e il suo esordio
nell’Amministrazione Finanzia-
ria risale all'anno 1981.
Laureato in giurisprudenza, è
stato Direttore Provinciale di Trento, Direttore Provinciale di
Bolzano, Direttore Regionale dell’Abruzzo. Precedentemente ha
ricoperto incarichi di direttore di uffici periferici, ha svolto
funzioni ispettive e ha coordinato gruppi di lavoro per l’attivazione
degli Uffici delle Entrate in Piemonte e Lombardia.
1. Egregio dott. Sanzò, la ringrazio innanzi tutto a nome del Comitato
di Redazione del “Commercialista Veneto” per l’opportunità di tor-
nare a confrontarci con la Direzione Regionale delle Entrate del
Veneto, a 3 anni di distanza dall’ultima intervista realizzata con l’al-
lora direttore dott. Ildebrando Pizzato, e con il suo staff, e pubblicata
sul numero 191 della nostra Rivista. In un momento storico tanto
particolare qual è quello che stiamo vivendo, le tensioni che si creano
attorno ai temi della fiscalità sembrano aver raggiunto livelli per
certi versi insopportabili da parte non solo dei cittadini-contribuenti,
ma anche degli operatori del settore. Non aiutano, in tal senso, le
sovrapproduzioni normative, che nell’ultimo periodo hannomesso a
dura prova gli interpreti chiamati ad applicare disposizioni troppo
spesso approssimative e lacunose. In tale contesto, abbiamo assistito
di recente ad un progressivo aumento dell’interesse per iniziative di
formazione professionale “congiunta”, improntate al confronto ed al
dibattito traAgenzia eCommercialisti, di cui abbiamo avuto un esem-
pio concreto con l’attività dell’Officina di Fiscalità Internazionale
promossa dall’Agenzia. Ritiene che sia questa la strada per il prossi-
mo futuro?
«L’Officina di Fiscalità Internazionale è senz’altro uno degli esempi di
successo (almeno a giudicare dal gran numero di iscritti e dal gradi-
mento riscosso) tra gli spazi di incontro culturale, dei quali già da
tempo l’Agenzia delle Entrate si è fatta promotrice anche con la colla-
borazione della Scuola Superiore dell’Economia e delle Finanze. Ma se
ne potrebbero citare altri, come il Master Vanoni che ripartirà a Venezia
con la terza edizione nel mese di aprile 2013. Credo che la formazione
congiunta rappresenti un importante
humus
nel quale, pur nel rispetto
di ruoli che rimangono diversi, possa accrescersi un solido rapporto di
reciproca fiducia. La strada da perseguire è quella di ampliare progres-
sivamente gli spazi di questo terreno di confronto; penso, ad esempio,
agli orizzonti che si sono aperti con l’istituto della mediazione tributa-
ria. Se si abbandonano schemi e modelli desueti, che certo mal si con-
ciliano con la complessità che oggi siamo chiamati a gestire, un conte-
sto come quello della formazione professionale deve sempre arricchirsi
di stimoli e di punti di vista differenti. La questione non è solo quella di
analizzare e approfondire la normativa, ma anche di condividere una
lettura del territorio, di conoscere più a fondo gli scenari economici e le
caratteristiche di business rispetto alle quali le interpretazioni delle
norme fiscali trovano applicazione.Alle Officine di Fiscalità Internazio-
nale hanno partecipato 52 commercialisti, 4 Avvocati e consulenti
aziendali, 14 funzionari dell’Agenzia delle Entrate, 9 discenti prove-
nienti dalla Guardia di Finanza».
2. A quanto sembra dai primi dati, l’esito della nuova
Mediazione
Tributaria
sembra essere più che confortante. Quali possono essere
le evoluzioni che lo stesso avrà in futuro?
«La mediazione, durante il primo anno di applicazione, si è affermata
con successo come un istituto che si riflette direttamente sul rapporto
con i contribuenti che avranno possibilità di definire i rapporti con
l’Agenzia senza i costi e i tempi del contenzioso. Ricaduta positiva
anche sulla qualità degli atti, redatti in base ai parametri di legittimità
elaborati dalla giurisprudenza ed enucleati in sede di mediazione, non-
ché sulla tax compliance».
3.Tra le prerogative della Direzione Regionale vi sono le attività di
controllo e verifica nei confronti dei grandi contribuenti, spesso fa-
centi riferimento a gruppi internazionali.Ariguardo, si ha l’impres-
sione che non sia ancora radicata nel nostro territorio la cultura del
Ruling Preventivo
e dell’
APA
. Come vede la situazione esistente?
«Il tema del Transfer pricing, sebbene sia una problematica tipica dei
Grandi Contribuenti, riguarda, in generale, tutte le imprese che effet-
tuano operazioni transnazionali infragruppo. Le Convenzioni stipulate
dall’Italia e la normativa vigente impongono che le transazioni tra due
imprese associate, residenti in Stati diversi, siano valorizzate al prezzo
che sarebbe stato pattuito tra imprese indipendenti in condizioni
comparabili. In questo modo, si garantisce che il reddito sia ripartito
tra le varie giurisdizioni in maniera appropriata e si evita la doppia
imposizione internazionale. Sempre più contribuenti veneti adottano il
particolare regime di oneri documentali che consente, sussistendone i
presupposti previsti dalla norma, la disapplicazione delle sanzioni am-
ministrative qualora l’Agenzia delle Entrate dovesse accertare mag-
giori redditi derivanti da rettifiche di transfer pricing. Tale norma valo-
rizza lo spirito collaborativo dei contribuenti che consentono un sere-
no controllo sulla disciplina dei prezzi di trasferimento predisponendo
un set documentale adeguato. L’adesione al regime in parola è positi-
vamente valutata nell’ambito dell’analisi del rischio, essendo indice di
trasparenza e collaborazione».
4.Mai come nell’ultimo anno abbiamo assistito a dibattiti tanto accesi
sulla
tax compliance
e sulla necessità della sensibilizzazione dei
cittadini sul tema “culturale”, come viene ormai quotidianamente
definito, dell’evasione fiscale. Qual è la sua valutazione sulla situa-
zione attuale, e quali sviluppi si aspetta per il prossimo futuro? Il