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NUMERO 210 - NOVEMBRE / DICEMBRE 2012
IL COMMERCIALISTA VENETO
Finanza derivata: la "preveggenza"
della professionalità e il buon senso
ENRICO PRETE
Ordine di Udine
I
n un momento in cui siamo
alle prese con lo
scoppio della “bolla” dei derivati a tutti i
livelli, dei Comuni che non hanno più disponibilità e della Spending
Review che ci toglie anche il respiro, delle banche che non concedono
credito alle aziende perché si sono depauperate, questa è la relazione
che avevo rilasciato ad un Ente locale nel gennaio del 2006 quando
aveva intenzione di procedere alla sottoscrizione di strumenti di finan-
za creativa sull’onda del martellamento di marketing che tante, trop-
pe, banche hanno cavalcato. Preveggenza? Non credo. Semplicemente
professionalità e buon senso.
Spett.le Segretario Generale
del Comune di ____________________
Con nota di data 04/01/2006 il Segretario Generale del Comune
di_______ ha richiesto un parere del Collegio circa la proposta di
ristrutturazione del debito dell’Ente trasmessa dalla banca_____ S.p.A..
Questo Collegio ha inteso improntare la propria attività ad una fattiva
collaborazione con gli Organi dell’Ente ed in questo ambito viene rila-
sciata la seguente valutazione che ha lo scopo di favorire la discussio-
ne in vista di una successiva decisione sul merito.
Premesso
- che l’art. 41 Legge 28/12/2001 n. 448 consente agli Enti di provvedere
alla conversione dei mutui contratti successivamente al 31/12/1996,
anche mediante rinegoziazioni dei mutui, in presenza di condizioni di
rifinanziamento che consentano una riduzione del valore finanziario
delle passività totali a carico degli Enti stessi, al netto delle commissio-
ni e dell’eventuale retrocessione del gettito dell’imposta sostitutiva di
cui all’art. 2 del D.Lgs. 239/1996 e successive modificazioni;
- che il provvedimento di attuazione dell’articolo 41 della legge 488/
2001 “Regolamento sul coordinamento dell’accesso ai mercati e sulle
operazioni in strumenti derivati” è stato approvato con Decreto Min.
Tesoro, pubblicato sulla G.U. del 5/2/2004;
Vista
la proposta di ristrutturazione del debito sottoposta all’Ente da parte
dell’Istituto bancario ___________ S.p.A., di data 21/12/2005;
Considerato
che, l’Amministrazione comunale sta valutando l’opportunità di pro-
cedere alla rimodulazione del debito mediante l’emissione di un pre-
stito obbligazionario e anche attraverso l’utilizzo di
strumenti di fi-
nanza derivata
;
Secondo______ S.p.A., risultano estinguibili mutui contratti con la
Cassa Depositi e Prestiti dopo il 31/12/1996 per circa Euro/migl. 2.417
regolati ad un
tasso medio
del 4,37% n.a.
Preso atto
che la rinegoziazione di cui sopra è stata valutata con effetto dal 31/12/
2005 (e che andrà quindi rimodulata) e comporterebbe l’aumento della
durata residua del debito di 6 anni (dal 31/12/2019, la scadenza passe-
rebbe al 31/12/2025) e la riduzione del tasso di interesse dal 4,37 al
3,78% fisso con un risparmio secondo la ________ S.p.A., calcolato
sulla base delle quotazioni attuali e comprensivo della retrocessione
del beneficio fiscale, dello 0,82% rispetto all’attuale tasso medio di
indebitamento. Il Collegio dei Revisori al fine di contribuire alla forma-
zione di un motivato parere sulla proposta in oggetto ne analizza gli
aspetti positivi e quelli negativi.
Aspetti positivi:
1.
L’adesione alla proposta di rinegoziazione, comportando sia una
riduzione del tasso di interesse applicato che un allungamento del pe-
PROFESSIONE
riodo di ammortamento del debito considerato, come evidenziato dalla
proposta, determinerebbe una notevole riduzione dell’impegno finan-
ziario di parte corrente fino all’anno 2019 (anno di attuale scadenza di
tutti i mutui in considerazione). Si tratterebbe di liberare 130.672,30 euro
nel 2005, 202.152,09 euro nel 2006, 201.950,54 euro nel 2007, 201.741,30
euronel 2008, 168.529,11euronel 2009, 130.043,09euronel 2010, 90.993,57
euro nel 2011 e 10.034,90 euro nel 2012.
2.
Una parte dei mutui concessi ed interessati dalla anticipata estin-
zione (pari a circa Euro/migl. 1.405) è giacente presso la CDP su conto
infruttifero. La proposta prevede il loro deposito in c/fruttifero presso il
Tesoriere con vantaggi finanziari ed amministrativi.
Aspetti negativi:
1.
come evidenziato dagli allegati alla proposta, l’allungamento
del periodo di ammortamento avrebbe riflessi notevolmente negativi
sugli esercizi successivi al 2019 quando, in assenza di rinegoziazione, i
bilanci verrebbero alleggeriti dell’onere finanziario di ammortamento
dei mutui in considerazione. Aderendo alla proposta di rinegoziazione,
invece, per 6 anni, i bilanci annuali verrebbero gravati di 1.054.822,55
euro, di cui Euro 119.763,01 per oneri finanziari e Euro 935.059,54 per
rimborso obbligazioni al netto dei benefici fiscali ottenibili;
2.
gli schemi allegati alla proposta mostrano che, alla fine del nuo-
vo periodo di ammortamento e per effetto del suo allungamento, il Co-
mune di ________pagherebbe complessivamente 570.399,31 euro in
più, di cui euro 51.550,17 quale onere per indennizzo di anticipata estin-
zione.
Attualizzando i flussi finanziari
tuttavia si avrebbe per l’Ente
una riduzione del “valore finanziario delle passività totali” calcolato da
______S.p.a. in Euro 88.471,03, raggiungendo così le finalità di legge;
3.
non risulta di immediata comprensione l’ipotesi, contenuta nella
proposta in esame, di sottoscrizione di un IRS con “collar” ancorato ed una
oscillazione traunminimodel 2%edunmassimodel
6%
del tassoEURIBOR
6M, in quanto l’operazione base a tasso fisso già determina nel 3,78% il
costo di riferimento che si vorrebbe ridurre proprio sottoscrivendo l’ Interest
Rate Swap.
Il Collegio dei Revisori
osserva
inoltre che:
1)
la eventuale conclusione di contratti in operazioni derivate deve
avvenire con intermediari contraddistinti da adeguato e certificato me-
rito di credito (art. 3, co. 4, D. Min. Tesoro);
2)
la flessibilità dell’operazione va garantita prevedendo la possi-
bilità di estinzione anticipata, in qualsiasi momento senza applicazione
di penali e/o spese, in quanto il valore di liquidazione sarà determinato
dalle condizioni di mercato vigenti in quel preciso momento.
Tale scelta, in ogni caso, dovrà rappresentare una esclusiva facoltà
dell’Ente e non dell’intermediario finanziario;
3)
la scelta dell’intermediario deve essere preceduta da una pre-
liminare verifica di mercato, contattando istituti che operano nel
settore, allo scopo di valutare offerte alternative. La Corte dei Conti
infatti ha peraltro sancito la sussistenza del danno erariale, anche
nel caso di applicazione di condizioni di mercato, nell’ipotesi della
mancata evidenza di una contrattazione tesa ad ottenere condizioni
più favorevoli;
4)
va rilevato infine che l’eventuale riduzione dell’impegno finanzia-
rio per il pagamento degli interessi sui mutui (spesa che non rileva ai fini
del Patto di Stabilità Interno) comporterebbe la liberazione di molte risor-
se di parte corrente che, se non impegnate andrebbero ad incrementare
l’avanzo di amministrazione degli esercizi futuri mentre, se impegnate (e,
di conseguenza, successivamente pagate) comporterebbero un possibi-
le sfondamento degli obiettivi del Patto di Stabilità Interno.
Luogo____ (data)