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NUMERO 207 - MAGGIO / GIUGNO 2012
Questo periodico è associato
all'Unione Stampa Periodica Italiana
PERIODICO BIMESTRALE DELL'ASSOCIAZIONE
DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI
CONTABILI DELLE TRE VENEZIE
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CECCHETTO (VI) - M
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CONZATTI (TN) -
S
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IADA
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ICOLA
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A
LESSANDRA
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Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 380 del 23 marzo 1965
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. La redazione si riserva di modificare e/o abbreviare. I colleghi
possono prendere contatto con il redattore del proprio Ordine per proposte e suggerimenti. Gli interventi
pubblicati riflettono esclusivamente il pensiero degli autori e non impegnano Direzione e Redazione.
Numero chiuso il 26 settembre 2012 - Tiratura 11.600 copie.
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Ordine di Padova
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ARTIGIANI,
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D
AI
MERCANTI
VENEZIANI
ALLA
CRISI
FINANZIARIA
Autore:
G
IORGIO
B
RUNETTI
Editore:
BollatiBoringhieri
Edizione:
Febbraio 2012
Prezzo:
Euro 14,50
Se vogliamo che i nostri Paesi
, l’Ita-
lia, la Spagna, la Francia, ma anche la
Germania, possano avere, nei prossi-
mi anni, un minimo di peso nell’eco-
nomia mondiale, dobbiamo assoluta-
mente costruire l’unità politica
d’ Europa. Per questo dobbiamo spe-
rare di incontrare un nuovoAdenauer,
un nuovo Schumann, un nuovo De
Gasperi, perché quel-
li di prima sono riu-
sciti soltanto a fare
l’unità economica del-
l’Europa: e questo
non basta.
L’unità politica del-
l’Europa, se e quando
sarà completata, sarà
una cosa bella.
Ma anche questa uni-
ficazione sarà fatta da
alcunementi illumina-
te e, nellamigliore del-
le ipotesi, il popolo
avrà seguito la loro
indicazione. Nessuna
unificazione è stata
fatta a “furor di popolo”. Ma va bene
ugualmente. Una volta fatta ci spie-
gheranno che tutti i popoli ansiosa-
mente attendevano la riunificazione.
E anche questo andrà bene.
Siamo nel 1861
e il processo di uni-
ficazione dell’ Italia sta per raggiunge-
re il primo importantissimo traguardo
con l’annessione delle regioni del Sud
e la proclamazione del Regno d’ Italia.
Siamo all’impresa dei Mille.
Mille garibaldini presi dove era pos-
sibile. Certamente Garibaldi non do-
veva fidarsi troppo delle sue truppe
se a capo del servizio finanziario, il
tesoriere, ha messo un personaggio
di primissimo piano, un letterato, un
patriota di fede, un
giovane pensatore:
Ippolito Nievo. Pro-
prio quell’ Ippolito
Nievo che non aveva
ancora trent’anni e
aveva già scritto
Le
confessioni di un ita-
liano
, ponderoso rac-
conto politico e pa-
triottico.
Un italiano giovane e
focoso, probabilmen-
te inesperto nella
contabilità, ma sicu-
ramente onesto e fe-
dele. All’inizio del
1861 già si sentiva che
la situazione era matura e probabil-
mente si cominciava a discutere da
chi Garibaldi aveva preso i soldi, come
erano stati spesi, se c’erano state delle
distrazioni. Cose che conosciamo. Nel
marzo del 1861 viene richiesto a
Ippolito Nievo di presentare la docu-
mentazione contabile.
Da buon soldato, corretto patriota,
Ippolito Nievo si dichiara disponi-
bile. Ma l’esame non deve essere fat-
to a Palermo dove avevano operato i
Mille e dove di trovava la ponderosa
documentazione.
Era opportuno che l’esame della con-
tabilità venisse fatto nel Nord Italia,
probabilmente a Torino. Si trattava di
portare le casse con i documenti al
Nord. Anche questa volta Ippolito
Nievo obbedisce. Il cinque marzo
1861 era un lunedì. Si imbarcano lui e
le casse sulla nave Ercole che nella
mattinata salpa da Palermo, alla volta
di Napoli. Ma a Napoli non arriva.
Non arriva da nessuna parte.
Della nave si sono perse le tracce.
Nonostante i tentativi, anche delle
famiglie degli altri imbarcati, non si
trova nulla. Scompaiono 80 passeg-
geri e 232 tonnellate di merci varie.
Siamo nell’area di mare fra Palermo e
Napoli, un po’ più a nord di Ustica.
Purtroppo della contabilità della spe-
dizione dei Mille non si è saputo più
nulla e non si è potuto sapere chi
aveva finanziato e come erano stati
spesi i soldi. Pazienza. Il 17 marzo
Vittorio Emanuele viene proclamato
re d’ Italia. L’Italia è fatta.
Per quel che mi riguarda, grazie.
G.Michela: poesie –
Il tesoriere
P
er molti di noi, ma anche per
molti imprenditori e per i così
detti “addetti ai lavori”, il
nome del professor Giorgio Brunetti,
autore di questa interessante e cu-
riosa “partitura musicale perché si
articola in tanti quadri, uno diversi
dall’altro”, come la chiama l’autore,
rappresenta uno dei più importanti
e conosciuti riferimenti universita-
ri, economici ed aziendali del nostro
paese e non solo.
Già il professor Brunetti è stato og-
getto di una intervista sul nostro
giornale pubblicata nel n. 182 del
marzo/aprile 2008. Veneziano, lau-
reato in Economia e Commercio
all’Università di Ca’ Foscari e
diplomato in Organizzazione
aziendale al CUOA di Padova, già
Ordinario di Economia aziendale a
Ca’ Foscari, è stato chiamato nel
1992 a ricoprire la cattedra di Eco-
nomia aziendale all’Università Boc-
coni di Milano dove è attualmente
professore emerito di Strategia e
Politica Aziendale. Siede in Consi-
gli di amministrazione di numerose
note società anche quotate.
Il libro è consigliato perché rappre-
senta una “ veloce panoramica che,
oltre ad accompagnare un percorso
di vita, offre l’opportunità di risve-
gliare la memoria su tante vicissitu-
dini che molti lettori hanno vissuto,
mentre per i più giovani, può costi-
tuire l’occasione per storicizzare al-
cuni aspetti del passato”.
Dalla interessante storia dell’Arse-
nale veneziano del ‘500 alla prima
Scuola di Economia eManagement,
dai nomi dei padri fondatori di
Ca’Foscari e docenti di Fabio Besta,
al suo allievo più noto Gino Zappa
a Gino Luzzato, uno dei massimi stu-
diosi di storia economica d’Italia, temi
esposti nei primi capitoli.
I capitoli successivi trattano della
funzione manageriale, del controllo
di gestione “uno strumento poco vis-
suto”, del modello direzionale per
condurre un’azienda, delle PMI forza
del Paese, dei diversi “archetipi” di
imprenditori ed infine l’ultimo quadro
è dedicato alla finanza e alla crisi, un
affresco sulle ragioni dell’attuale gra-
ve momento ed una riflessione sui
perduranti squilibri mondiali tra la cri-
si dei debiti sovrani e la rivoluzione
tecnologica.
Il testo è corredato da una
nutritissima bibliografia utilizzata per
ogni tema trattato.
Un testo storico, attuale, molto inte-
ressante e di facile lettura per le im-
plicazioni economiche e culturali che
indubbiamente possiede.
Gino Luzzato