Trieste

Le origini di Trieste sono antichissime e le prime attestazioni della presenza dell’uomo in questa zona risalgono alla preistoria.

Nel II secolo a.C. divenne colonia romana ed assunse il nome di Tergeste, e vi rimase fino alla caduta dell’Impero Romano.

A questa data fu conquistata dai Bizantini e successivamente passò sotto la giurisdizione dei Franchi.

Dopo alcune lotte contro Venezia per l’indipendenza, Trieste decise di assoggettarsi all’Impero Austro-ungarico, sotto la quale rimase fin tutto il XIX secolo.

All’inizio del XX secolo la città, insieme a Trento, divenne il simbolo dell’irredentismo, che voleva che le due città fossero annesse al neonato regno d’Italia; ciò avvenne solamente alla fine della I Guerra Mondiale, anche se alcuni città come Fiume e i territori della Dalmazia, dichiaratamente italiani, furono assegnati alla Jugoslavia.

Durante la II Guerra Mondiale Trieste fu, suo malgrado, al centro delle cronache mondiali, in quanto nelle vicinanze della città vi era l’unico campo di concentramento in Italia con forno crematorio: la Risiera di San Sabba (oggi museo e monumento nazionale).

Da qui inoltre partivano i deportati destinati ai compi di sterminio della Polonia e della Germania.

Al termine del secondo conflitto mondiale Trieste fu dichiarata dall’Onu Territorio Libero, ossia uno stato a se diviso però in due zone, una sotto il dominio italiano ed una sotto quello jugoslavo.

Tale situazione di incertezza rimase fino al 1975, quando i due stati firmarono il Trattato di Osimo, in cui si dichiarava che tutta la zona B (l’attuale Istria) passava di diritto sotto i possedimenti dello stato jugoslavo, mentre Trieste e tutta la zona A era sotto la giurisdizione italiana.

Oggi Trieste è uno dei maggiori porti dell’Adriatico e per secoli ha rappresentato l’unico sbocco sul Mediterraneo per l’impero Austro-ungarico.

L’economia della città è molto variegata e va dalle attività industriali al turismo.
San Giusto, festeggiato il 3 novembre, è il patrono di Trieste.